Skip to main content

Nell’immaginario collettivo, se si pensa ai cavalli di battaglia della Lega, la mente corre a sicurezza, immigrazione, difesa delle piccole e medie imprese, ma la Lega non è solo questo”, ci conferma Luca Briziarelli, vice presidente della Commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

Dopo le recenti esternazioni di Matteo Salvini a favore dei termovalorizzatori e dell’economia circolare, qualcuno avrà forse pensato come anche la Lega, di botto, avesse scoperto l’ambiente e le problematiche legate alla sua salvaguardia e allo sviluppo sostenibile. Errato. Intanto uno dei due sottosegretari al ministero dell’Ambiente, Vannia Gava, è della Lega. E poi basta andare a rileggersi il programma elettorale di questo partito per avere un’idea di cosa rappresentassero e rappresentino le tematiche ambientali, “universali e trasversali”. “Il nostro compito – si legge nel programma – è di sostenere la green economy, la ricerca, l’innovazione e la formazione per lo sviluppo del lavoro ecologico e per la rinascita della competitività del nostro sistema industriale”.

Non è certo un caso se i primi capoversi del capitolo 4 del contratto di governo (quello dedicato ad “Ambiente, green economy e rifiuti zero”) siano copiati pari pari (un vero e proprio copia/incolla) dalla parte del Programma elettorale della Lega dedicato appunto all’”ambiente”. E se il contratto si limita ad una serie di enunciazioni generali, senza indicare le azioni da mettere in campo per realizzarle, il programma entra nel dettaglio indicando concrete iniziative per la loro messa in opera. Un esempio per tutti: “Vogliamo ridurre l tassa dei rifiuti di almeno il 50% per ogni famiglia entro il 2020”. Come? “Rivedere completamente il significato delle raccolte differenziate (e spiega come) e sostituire parzialmente il carbone che utilizziamo in Italia con i nostri rifiuti trasformati e selezionati”. (Si parla anche di inceneritori, definiti “impianti di pubblica utilità”).

“Noi crediamo nell’ambiente come motore di sviluppo – ci ha detto la Sottosegretario al ministero dell’Ambiente Vannia Gava – e crediamo che il ministero dell’Ambiente non deve essere il luogo dei ‘no, non si può fare’, ma il luogo del ‘come fare per fare bene’. In questo Paese dobbiamo fare strade, ponti, impianti, dobbiamo sviluppare tecnologia, dobbiamo rafforzare l’industria, dobbiamo crescere e crescere in modo sostenibile”.

Si parte dalla “green economy” e dall’”economia circolare” che rappresentano il percorso da intraprendere per mettere in atto una strategia nazionale di sviluppo economico sostenibile, “massimizzando l’efficienza dell’uso delle risorse, prendendo in considerazione l’intera catena del valore (compreso il consumo sostenibile,la produzione, la gestione dei rifiuti) anche attraverso l’innovazione, favorendo lo sviluppo di nuovi mercati e nuovi modelli di business”. “L’economia circolare – ha aggiunto la Sottosegretario Gava – è un settore fortemente strategico, che pone sfide importanti non solo ai nostri sistemi produttivi, ma anche all’intera società in cui viviamo”.

“Le politiche ambientali – aggiunge Briziarelli, – rivestono un’importanza strategica per il futuro del Paese, a patto di uscire dalla logica di una contrapposizione ideologica tra difesa dell’ambiente e sviluppo. Nel contratto di governo si fissano obiettivi importanti in questa direzione. Occorre tuttavia essere conseguenti perché l’ambiente non si difende soltanto con controlli e sanzioni, ma anche attraverso ricerca, investimenti e semplificazione burocratica”.

In questi giorni il Parlamento sta approvando il disegno di legge relativo alle disposizioni per gli adempimenti degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea – Legge europea 2018, che delega il Governo a predisporre gli atti relativi al recepimento delle direttive europee nel nostro ordinamento. Tra queste vi sono quelle contenute nel cosiddetto “Pacchetto la sull’economia circolare”: la direttiva sui rifiuti; la direttiva sugli imballaggi; quella sulle discariche e quella sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il nostro Paese ha due anni di tempo per recepirle. La palla passa quindi alle Istituzioni che, come sottolinea ancora Vannia Gava, “debbono cercare di favorire attivamente, con misure concrete, queste trasformazioni, integrare e condividere risorse e conoscenze, radicare nei nostri sistemi produttivi una diversa impostazione del produrre, nella quale sia sempre maggiore la consapevolezza dell’importanza di preservare l’ambiente e le risorse naturali non rinnovabili”.

Il contratto di governo, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, si richiama espressamente alla gerarchia europea dei rifiuti e quindi “una forte riduzione del rifiuto prodotto, una crescente percentuale di prodotto riciclato e una drastica riduzione della quota di rifiuti smaltiti in discarica ed incenerimento”. Ma dobbiamo stare attenti, avverte la sottosegretario della Lega, “quello che dobbiamo scongiurare è il sopravvento della demagogia. Lottare contro il marine littering non significa abolire di punto in bianco l’uso della plastica. Lottare contro i roghi dei rifiuti ed investire sull’economia circolare non significa proporre la riedizione di chi, con l’immondizia al terzo piano dei palazzi di Napoli, si opponeva al termovalorizzatore di Acerra. Quella fu una scelta giusta”.

“Non è un caso – conclude Briziarelli – che tra i compiti della Commissione d’inchiesta sugli ecoreati vi sia quello di segnalare gli impianti virtuosi presenti sul territorio, perché il miglior modo per tutelare l’ambiente è assicurare regole e comportamenti realmente sostenibili”.

L'ambiente al tempo della Lega

“Nell’immaginario collettivo, se si pensa ai cavalli di battaglia della Lega, la mente corre a sicurezza, immigrazione, difesa delle piccole e medie imprese, ma la Lega non è solo questo”, ci conferma Luca Briziarelli, vice presidente della Commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Dopo le recenti esternazioni di Matteo Salvini a favore dei termovalorizzatori e dell’economia circolare,…

Così il politicamente corretto minaccia la cultura in Occidente

Negli anni della lunga Guerra fredda, fra le malefatte che venivano giustamente imputate agli Stati comunisti e in genere ai regimi variamente autoritari e totalitari c’era quella concernente l’esistenza di una “verità storica” ufficiale e non contestabile. La sua elaborazione presupponeva la connivenza, con quei regimi politici, di un gruppo di intellettuali organici, pronti a “riscrivere la storia” secondo i…

L'Asinello è al bivio. Il futuro del Partito democratico negli Usa

Di Stefano Graziosi

Non è esattamente un bel periodo per il Partito Democratico americano. Nonostante sia riuscito a riconquistare la Camera dei Rappresentanti alle ultime elezioni di metà mandato, l’Asinello risulta infatti afflitto da non pochi problemi. Da più di due anni, questa compagine è dilaniata da durissime lotte intestine, che vedono contrapposte le correnti centriste alla sinistra guidata dal senatore socialista, Bernie…

Trump è in vantaggio. La guerra dei dazi con la Cina porta risultati (per ora)

Gli Stati Uniti stanno vincendo la guerra commerciale con la Cina, che sta pagando sulla propria economia il grosso della crisi commerciale, secondo un report della EconPol Europe, una rete di ricercatori nell'Unione europea. Le aziende e i consumatori statunitensi pagheranno solo il 4,5 per cento in più dopo che Washington ha imposto il 25 per cento di dazi su 250 miliardi di prodotti cinesi, mentre…

Due anni senza Fidel. Cuba con una nuova Costituzione e l’ombra (perenne) sui diritti umani

La notte del 25 novembre del 2016 l’isola di Cuba è rimasta in silenzio. Il presidente Raúl Castro era apparso in televisione con l’uniforme militare per annunciare che il fratello, Fidel Castro, si era spento per sempre. “Oggi 25 novembre alle 22:29 – disse – è morto il Comandante in capo  della Rivoluzione cubana Fidel Castro”. Le voci sulla morte…

Siria, assad

La Siria, i pacifisti e il collasso della democrazia liberale

Era il 24 agosto 2018 quando l’ex presidente Carter scriveva un articolo sul New York Times: "In Siria, una brutta pace è meglio della prosecuzione della guerra”. L’ex consigliere dell’amministrazione Obama dimessosi dall’incarico nel 2012, l’ambasciatore Frederic Hof, l’ha analizzata, trovandola una base che potrebbe certamente essere gradita al regime. Il punto è molto importante perché con un processo di…

Governo, imprese e territori a confronto a Roma. L'appuntamento di I-Com

Oltre trenta relatori tra rappresentanti del governo, parlamentari, sindaci, amministratori locali, accademici e manager. Un report dettagliato sull'economia dei territori in Italia con dati e approfondimenti inediti. Dopo le tappe locali di Torino, Milano e Napoli, l’osservatorio sulle relazioni tra imprese e territori dell'Istituto per la Competitività (I-Com) - di cui Formiche è media partner - arriva a Roma per…

Cambiamento climatico, cause, ritmi e (possibili) soluzioni

“Te ne prego, buon Mercuzio ritiriamoci: la giornata è calda, i Capuleti son fuori di casa, e, se ci incontriamo, non potremo evitare una rissa, poiché in queste giornate di caldo il sangue, inviperito, ribolle.” [Benvolio in “Romeo e Giulietta” Atto III, Scena 1] Chiariamo subito una cosa: il clima della Terra è cambiato diverse volte nel corso della sua…

L'arte di mettere insieme donne di buona volontà

Di Paola Severini

Il 2 giugno di 73 anni fa le donne italiane votarono per la prima volta. In realtà il suffragio universale venne sancito con un decreto legislativo già nel gennaio 1945. Nel decreto non era tuttavia prevista l’eleggibilità delle donne, ma in attesa del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 si era insediata la Consulta, il primo organismo politico nazionale in…

scelsi

Tra ricerca musicale e innovazione artistica. Giacinto Scelsi trent'anni dopo

Poliedrico artista, visionario, sperimentatore, innovatore, fra i più significativi protagonisti del Novecento musicale italiano e sempre più al centro d’interesse delle giovani generazioni. Giacinto Scelsi se ne andava trent’anni fa, l’8 agosto 1988, nella sua casa di via San Teodoro 8 al Palatino “linea ideale di demarcazione tra Oriente e occidente” come amava ricordarla, e oggi sede della Fondazione Isabella…

×

Iscriviti alla newsletter