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La Spagna vuole cambiare strategia per affrontare la crisi in Venezuela. Secondo il quotidiano spagnolo El País, il governo del socialista Pedro Sánchez proporrà durante la riunione odierna di ministri degli Affari esteri dell’Unione europea a Lussemburgo la revoca delle sanzioni contro il regime di Nicolás Maduro in cambio di un nuovo processo di dialogo. Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha incluso il dossier venezuelano nella riunione dopo le richieste di Spagna, Francia, Italia e Portogallo. Dall’incontro potrebbero uscire idee su come “promuovere il dialogo politico in Venezuela e come aprire nuovi canali di collaborazione”.

Il ministro di Affari esteri spagnolo, Josep Borrell, ha sostenuto che “il nuovo governo spagnolo cerca di fare enfasi nella necessità di trovare soluzioni politiche alla situazione del Venezuela, che non si risolverà unicamente con l’imposizione di sanzioni”. A gennaio, l’Unione europea ha deciso di limitare il transito nel territorio europeo e bloccare i conti bancari di sette funzionari del governo venezuelano. A giugno le sanzioni sono state allargate ad altri 11 funzionari. La linea strategica dell’attuale governo spagnolo è opposta a quella dell’ex premier spagnolo, Mariano Rajoy e anche a quella eseguita dall’amministrazione americana di Donald Trump.

La Spagna sta anche collaborando nell’apertura di nuovi canali di dialogo con il regime di Maduro. Il segretario di Stato di Cooperazione per l’America latina, Juan Pablo de Laiglesia, è andato a Caracas per incontrare rappresentanti del governo venezuelano e dell’opposizione, ma anche imprese spagnole con interessi in Venezuela. Gli incontri si sono ripetuti a New York durante l’Assemblea generazione dell’Onu.

E pensare che Sánchez si trova davanti alla difficoltà dell’ondata migratoria venezuelana. Secondo il sito Politico, negli ultimi mesi il numero di venezuelani che hanno lasciato il Paese e che si sono trasferiti in Spagna è aumentato considerevolmente. Tra gennaio e giugno del 2018, i richiedenti provenienti dal Venezuela sono stati 11.805. La Spagna è la quarta destinazione dei venezuelani che scelgono di lasciare il loro Paese, dopo Colombia, Perù e Stati Uniti.

A gioire per il cambio di strategia di Madrid è il governo venezuelano. Il ministero di Affari esteri sostiene che i rapporti diplomatici tra il Venezuela e l’Unione europea sono più stretti e positivi. Il ministro Jorge Arreaza ha informato su Twitter di una riunione con rappresentanti diplomatici – tra cui Borrell – per sviluppare nuovi progetti di cooperazione bilaterale con la Spagna.

La pericolosa proposta della Spagna sulla crisi in Venezuela

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