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In Italia i cattolici praticanti sono oggi una minoranza. Ma il loro pensiero, la loro cultura no! Anzi, permeano la vita di tutti i giorni, anche dei non praticanti! Il loro magistero, unito alle straordinarie testimonianze dei pontefici che si susseguono sono un punto di riferimento non solo per l’occidente, ma per il mondo intero. La domanda che ci facciamo allora è questa: se il loro ruolo è così incidente perché non può avvalersene anche la politica, anche il governo della polis? Non possiamo cedere al feticcio della semplificazione! Alla demagogia che genera illusioni! Alla piazza che genera irrazionalità! Ai radicalismi, che generano dogmatismi e false verità! All’economia, che finisce con premiare i più forti. Al localismo, che ti promette protezione e ti consegna all’isolamento e all’involuzione.

Se la politica esprime buona politica, guida i processi; armonizza gli interessi; sta davanti all’economia e alla finanza; persegue la giustizia sociale e quindi realizza il bene comune. Ecco perché questo è il tempo del coraggio e della testimonianza. Il coraggio di pensare cose nuove; di tentare strade diverse; di adottare il metodo della ricerca: che vuol dire avventurarsi in percorsi non conosciuti, consci della straordinaria attualità che riveste la dottrina sociale cristiana. Guardando all’Italia, noi siamo per una chiara discesa nel campo della politica. Per assicurare il nostro contributo alla soluzione dei tanti problemi e delle tante sofferenze con cui gli italiani sono alle prese.

Quindi siamo per una discesa in campo non per tenere in piedi una bandiera, ma per portare delle proposte e dei contributi concreti; e per concorrere al bene dell’Italia. Bisogna quindi uscire dall’attuale condizione difensiva del dover sempre rincorrere, e dall’emergenza della inconsistenza politica! Dall’esserci supinamente omologati alla dottrina della diaspora, il passaggio alla frammentazione politica è stato quasi naturale! Non si comprese però che la frammentazione politica ci avrebbe consegnato alla irrilevanza nei processi decisionali dentro le istituzioni. Nel discorso agli ateniesi del 461 a.C., Pericle (che non era giudeo!) sostiene: “Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile”. Se dentro la Chiesa cattolica, da anni, si tiene la settimana di preghiera per l’unità di tutti i cristiani, perché noi dovremmo rinunciare all’obiettivo di un’area politico-culturale unita e incidente! Un’area che ponga al vertice del suo impegno la ricerca delle verità, sia negli aspetti e nei contenuti teologici, sia in quelli della concreta quotidianità del bene. Ricomporsi in un’area comune, per condividere un progetto politico-economico comune dentro un impegno fatto di dialogo e apertura verso esperienze e tradizioni diverse.

Nell’età della globalizzazione assistiamo al dominio del liberismo senza controllo e allo strapotere dei sistemi finanziari senza etica. La crisi finanziaria scoppiata negli Stati Uniti nel 2008 e diffusasi in breve tempo nel resto del mondo ha messo in evidenza, oltre alla necessità di norme che regolino i mercati finanziari, la mancanza di un’etica nelle azioni degli operatori. Il tutto in presenza di grandi e insopportabili disuguaglianze che hanno generato tensioni e imponenti movimenti migratori. Per superare questa situazione può esserci utile ricorrere alle esperienze della cosiddetta finanza etica. Questa trova il suo fondamento nel pensiero economico contemporaneo che mira a riportare l’uomo al centro dell’economia, considerando il denaro come un mezzo per raggiungere uno scopo e non più come un fine.

Va in questa direzione l’auspicio di una riforma del sistema finanziario internazionale con una autorità pubblica a competenza mondiale, al servizio del bene comune, al fine di ridurre, se non a eliminare del tutto, il degrado delle relazioni sociali ed economiche dove prevale la spietata logica del più forte. Idee e progetti che abbisognano di preparazione professionale, di coerenza morale e di una classe dirigente che abbia radici nei valori etici e in quelli dell’umanesimo integrale.

Come i cristiano popolari si preparano a scendere (di nuovo) in politica

Di Ivo Tarolli

In Italia i cattolici praticanti sono oggi una minoranza. Ma il loro pensiero, la loro cultura no! Anzi, permeano la vita di tutti i giorni, anche dei non praticanti! Il loro magistero, unito alle straordinarie testimonianze dei pontefici che si susseguono sono un punto di riferimento non solo per l’occidente, ma per il mondo intero. La domanda che ci facciamo…

Perché i cattolici devono impegnarsi in politica. Parola del cardinale Re

Di Giovanni Battista Re

Il presente momento storico, segnato da tante difficoltà economiche, culturali, sociali e politiche, costituisce per i cattolici un forte richiamo all’impegno per affrontare in modo saggio e incisivo le sfide emergenti, attingendo linfa dai valori umani e cristiani, alla luce della dottrina sociale della Chiesa. Nell’attuale situazione in cui versa l’Italia, il discorso sulla presenza e sul modo di partecipazione…

Come misurare il merito in politica?

Esiste una formula del merito in politica? E’ questo l’obiettivo di “Addio Cencelli. Come misurare il merito in politica” (Armando Curcio Editore) scritto a quattro mani da Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, e Michele Ruschioni, giornalista e comunicatore e recentemente presentato alla Stazione Termini di Roma in un incontro con gli autori ed i giornalisti Elena…

Vi racconto il Buon Esempio

Per presentare l'iniziativa si è scelto un periodo simbolico: la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, in programma in tutti gli Stati dell'Unione Europea dal 18 al 26 novembre, che proprio il ministero dell'Ambiente coordina e promuove in Italia da otto anni. "Il Buon Esempio": così si chiama il progetto messo a punto dal dicastero di via Cristoforo Colombo…

L'Eugenio Indro-nato

Il can can di questi giorni è tutto dedicato al rapporto uomo-donna, sulla pruriginosa ricerca del confine tra avance e molestia. Milioni di pagine di romanzi di formazione, di letteratura di tutte le levature non hanno insegnato nulla. Alla pubblica opinione le cose verranno spiegate dal Wired dei costumi cui Sette – l’inserto del Corriere – ambisce a somigliare. Poveri…

CALIGIURI Servizi segreti

Chi c'era e cosa si è detto alla presentazione del libro di Giorgio Galli e Mario Caligiuri

“Il nome di James Staley significherà molto poco  eppure è la prima delle 65 persone che realmente influenzano i destini del pianeta”. Con queste parole si potrebbe sintetizzare il volume scritto dal decano dei politologi italiani Giorgio Galli e dallo studioso di intelligence Mario Caligiuri dal titolo “Come si comanda il mondo. Teorie, volti, intrecci” edito da Rubbettino che questa…

Minniti, foreign fighter

La strategia di Minniti per combattere il terrorismo

La vittoria sul campo contro il Daesh non può farci abbassare la guardia, ma anzi deve suggerire un'attenzione ancora maggiore. A dirlo è stato il ministro degli Interni Marco Minniti, che oggi è nuovamente intervenuto sul tema del contrasto al terrorismo partecipando ai lavori del Gruppo speciale per il Mediterraneo e Medio Oriente (Gsm) dell'Assemblea parlamentare della Nato, riunitosi alla Camera…

Obiettivi e strategie politiche dei cristiano popolari in vista delle prossime elezioni

I cristiano popolari si preparano a rientrare sulla scena politica con un nuovo soggetto unitario, aperto però anche al contributo di uomini e di donne provenienti da esperienze diverse. Al progetto - già in corso dall'Appello di Rovereto del luglio 2015 - è stato posto un altro tassello ieri nel corso della presentazione del libro "Il tempo del coraggio. L'Italia…

Tutti i dettagli sugli accordi firmati dall'Italia con l'Unoosa

A giugno 2018 lo spazio festeggia i 50 anni dalla prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’esplorazione e l’utilizzo pacifico dello Spazio (Unispace+50). E nel percorso che condurrà a una due giorni di incontri e riflessioni, c’è chi già semina buone pratiche. GLI ACCORDI FIRMATI Qualche giorno fa, infatti, l’Italia ha firmato due accordi di cooperazione con l’Unoosa – l’ufficio Onu…

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Il Pil, la lettera di Bruxelles e gli effetti mortiferi del Fiscal compact

Alla fine la strategia di Quinto Fabio Massimo, il temporeggiatore, non ha prodotto i risultati sperati. Nonostante la continua interlocuzione con la Commissione europea, Pier Carlo Padoan non ha convinto i tetragoni guardiani del bilancio, come dimostra la lettera fatta recapitare a Via XX settembre. Al governo che verrà, il compito di trovare 3,5 miliardi per coprire un presunto buco…

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