Skip to main content

È giusto ricordare i settant’anni delle prime elezioni libere in Italia. Le elezioni del 18 aprile 1948 nella storia repubblicana italiana rappresentano la pietra miliare della democrazia nel nostro Paese, che ebbe fiducia in quel lontano aprile 1948 nei confronti della Democrazia Cristiana e del suo grande leader e statista Alcide De Gasperi, che fino al luglio 1954 guidò il governo dell’Italia con consapevolezza, capacità, fermezza. I nuovisti a tempo perso non ricordano che già quelle elezioni decretarono ufficialmente il vero bipolarismo, infatti, nonostante il sistema di voto in quella competizione fosse il proporzionale, si sottoposero alla scelta degli elettori due diversi e contrapposti schieramenti: da una parte il fronte delle sinistre, formato da socialisti e comunisti e che aspirava a realizzare il modello di Stato socialista.

Sul fronte avverso c’era la Democrazia cristiana, che guardava al modello delle democrazie parlamentari dell’Occidente, catalizzando su di sé l’interesse non solo di un elettorato moderato e conservatore ma anche di cattolici, gruppi sociali sensibili alle esigenze di un rinnovamento profondo delle vecchie strutture della società italiana, con una presenza di ceti medi, di mondo operaio e contadino che diffidava dei social-comunisti. Il risultato elettorale alla fine premiò la Democrazia Cristiana, che conseguendo uno straordinario successo e infliggendo una chiara sconfitta al rassemblement delle sinistre individuò nel partito di De Gasperi il fulcro su cui costruire il nuovo equilibrio politico istituzionale e di governo. La Dc ottenne il 48,5% dei voti, conquistando la maggioranza assoluta dei seggi a Monte Citorio. Per le sinistre fu una vera e propria debacle. Persero regioni tradizionalmente socialiste o comuniste e mondi che da sempre votavano i loro partiti. Le elezioni del 1948 legittimarono la Dc, attraverso il voto democratico degli elettori, nel ruolo di tutela del sistema democratico parlamentare.

La funzione di “baluardo” nei confronti del pericolo comunista, di cui il partito venne investito il 18 aprile, gli rimase addosso a lungo, fino al crollo del Muro degli anni ’80. Con le elezioni del 18 aprile 1948 De Gasperi e la Democrazia Cristiana, scegliendo di entrare a far parte del Patto Atlantico e del mondo Occidentale in collegamento con gli Stati Uniti avevano chiaro l’obiettivo di garantire crescita, sviluppo e benessere nella libertà agli italiani. A distanza di settant’anni, resta solida la speranza che le nuove classi dirigenti potranno garantire tanti anni di pace e di benessere al Paese quanti ne donò la Dc agli italiani.

Le elezioni del 18 aprile 1948, la Dc e una speranza

È giusto ricordare i settant’anni delle prime elezioni libere in Italia. Le elezioni del 18 aprile 1948 nella storia repubblicana italiana rappresentano la pietra miliare della democrazia nel nostro Paese, che ebbe fiducia in quel lontano aprile 1948 nei confronti della Democrazia Cristiana e del suo grande leader e statista Alcide De Gasperi, che fino al luglio 1954 guidò il…

putin russia

Perché l'allarme di Usa e Uk sugli hacker russi deve preoccupare. Parla Giustozzi

Il documento con il quale Washington e Londra hanno lanciato un nuovo allarme sugli hacker russi accusando direttamente il Cremlino giunge "in un momento molto delicato per i rapporti tra Occidente e Mosca, dando alla notizia una carica fortemente politica, tuttavia sono probabilmente anni che gruppi di hacker considerati vicini al Paese, come Apt28, infiltrano le reti occidentali per essere…

Affaire Catalogna, perché è una questione di diritti civili e politici

Quando ho deciso di accostarmi, da giurista e cittadina europea, alla vicenda catalana, un mio vecchio amico spagnolo ha ritenuto suo dovere mettermi in guardia. Si tratta, mi ha detto, di un conflitto più complesso di quanto non appaia a un osservatore esterno. “Sugiero que no te mojes” (“suggerisco di non bagnartici”, letteralmente), ha concluso, con una precisazione di cortesia…

A scuola di management da Napoleone

Il magazine dell'Associazione Italiana per la Direzione del Personale mi ha chiesto quest'articolo: http://www.aidp.it/hronline/2018/4/7/a-scuola-di-management-da-napoleone.php Guerre, battaglie e strategie sono temi su cui spesso la letteratura manageriale è andata ad attingere a personaggi della storia, sia antica che più recente, per ricavare indicazioni e modelli utili per il manager di oggi: da Sun Tzu a Carl von Clausewitz a Machiavelli, solo…

errori. governo, difesa, def

Piaggio Aerospace e lanciatori spaziali, il governo esercita il golden power

In attesa di risolvere il nodo dell'esecutivo, l'Italia un governo ce l'ha. E lo dimostra il Consiglio dei ministri di oggi, intervenuto su due temi sensibili con il ricorso allo strumento del cosiddetto golden power, i poteri speciali dello Stato previsti dal decreto legge 21 del 2012 che prevede la possibilità di esercitare un veto o porre condizioni specifiche all’acquisto (in…

La lobby e il senso della politica

Non è roba da avvocati né da spin doctor, né da comunicatori d’impresa. Il lobbista deve conoscere la legge e avere una sensibilità per le relazioni esterne delle aziende, ma il suo mestiere non si colloca né qua né là. La rappresentanza di interessi è una cosa che sta nel mezzo, o di lato. Insomma, da un’altra parte. Ma, ovunque…

mattarella

I due assi nella manica di Mattarella: un governo si può fare (dopo le regionali?)

Pur con una lentezza esasperante, qualcosa inizia a muoversi nel pantano politico in cui s’è infilata l’Italia con il voto del 4 marzo. Si tratta di una specie di “rivolta” contro la logica della proporzionale, figlia di due decenni e più di schema maggioritario. Già, perché il voto di marzo si è svolto con regole da Prima Repubblica, mentre tutti…

Vincent Bolloré, vivendi

Tim, l'ultima zampata di Bolloré a Elliott prima della resa dei conti

Che la tensione fosse massima da tempo è cosa nota. Ma ora cominciano ad arrivare i primi attacchi frontali tra Elliott e Vivendi, alla vigilia del doppio scontro in assemblea (24 aprile e 4 maggio), che deciderà il nuovo assetto della governance di Tim, il cui azionista di riferimento è oggi la media company francese del bretone Vincent Bolloré (nella…

governo cina, democrazia, vincolo valori popolare democrazie, legge, casaleggio, vitalizi, crisi, giochi, terza repubblica, doppio turno politica, Stato

L’importanza per i nostri giovani di avere un governo con pieni poteri

Il 15 maggio a Bruxelles siamo stati invitati a un importante simposio organizzato dal Parlamento e dalla Commissione. È indispensabile sapere chi rappresenta l’Italia e quale contributo porterà per la risoluzione dell’emergenza occupazione giovanile. Secondo i recenti dati Eurostat, 3,722 milioni di giovani (meno di 25) erano disoccupati nel 2017 nell'UE28, con una diminuzione di 380mila rispetto a ottobre 2016.…

siria, parlamento, gentiloni

Che triste il Parlamento diviso (senza ragione) sulla Siria. Brutto spettacolo

L’Italia è saldamente al fianco degli Stati Uniti, al nostro alleato atlantico. Senza però rinunciare a un dialogo con Mosca, che può essere di aiuto nella risoluzione per via diplomatica del conflitto in Siria. Il governo italiano dice la sua sulla crisi siriana, dopo l’attacco dei giorni scorsi sferrato dagli Stati Uniti, insieme a Gran Bretagna e Francia, su obbiettivi…

×

Iscriviti alla newsletter