In un op-ed uscito sull'israeliano Haaretz, Daniel Shapiro, ex ambasciatore americano a Gerusalemme e direttore dell'ufficio Medio Oriente del Consiglio per la Sicurezza nazionale dell'amministrazione Obama, si chiede (con una domanda retorica): l'Arabia Saudita sta spingendo Israele verso una guerra contro Hezbollah e l'Iran? Sabato il primo ministro libanese Saad Hariri ha annunciato le proprie dimissioni: lo ha fatto dall'Arabia Saudita,…
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Ecco nomi e obiettivi delle purghe di Mohammed bin Salman in Arabia Saudita
Undici principi, 4 ministri e "decine" (scrive il network di informazione saudita Al Arabya) di ex ministri sono stati arrestati in Arabia Saudita nell'ambito di due indagini condotte da una speciale commissione anticorruzione creata dal nuovo erede al trono Mohammed Bin Salman (MbS). Le inchieste formalmente riguardano la gestione dell'alluvione che nel 2009 causò la morte di un centinaio di persone…
Paradise Papers, tutti gli affari di Wilbur Ross in Russia e Venezuela
Un nuovo caso si abbatte sull’amministrazione del presidente americano Donald Trump. Questa volta non si tratta di nuove rivelazioni dal Russiagate (che è tutt’altro che finito), ma da quelle che arrivano dai Paradise Papers. L’inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalists (Icij) contiene documenti filtrati da uno studio delle Bermuda e racconta di investimenti di fondi e personaggi pubblici in società off-shore con sede in…
Ecco i primi dati definitivi sulle elezioni in Sicilia
Lo scrutinio è iniziato con un caffè. In Sicilia, dalle 8, è in corso lo spoglio delle elezioni regionali. I dati parziali sembrano confermare il trend degli exit poll notturni: le prime sezioni scrutinate, 572 su 5.300, vedono il candidato del centrodestra, Nello Musumeci, in vantaggio rispetto all’esponente del M5s, Giancarlo Cancelleri: 40,1% contro 34,6%. Il campione, però, è ancora…
Perché Ana Colau può riannodare i fili del dialogo tra Barcellona e Madrid
Catalogna: un enigma racchiuso in un mistero. Resta inesplicabile cosa abbia spinto le parti a trovarsi in questo cul-de-sac. Ora, piano piano, ci si risveglia come dopo una sbornia: non ci si raccapezza più di come si sia giunti a questo punto, non si sa come uscirne. I due estremi continuano a battersi senza sapere dove ciò li potrà condurre:…
Cosa può fare il Vaticano in Libano dopo le dimissioni di Hariri
Una dimenticanza, un piccolo vuoto legislativo. Sta qui la chiave che ha consegnato il Libano ad Hezbollah. L’assetto istituzionale del Paese dei cedri prevede due Camere. Una alta, eletta su base comunitaria e vincolata al 50% di eletti musulmani e al 50% cristiana, la grande novità istituzionale che rasserena tutte le comunità e consente al Paese dei prefigurare un modello…
Vi racconto la sfida del secolo tra Borg e McEnroe
Quella finale di Wimbledon fu uno di quegli eventi per i quali mi ricordo esattamente dove ero: davanti alla Tv in bianco e nero dei miei nonni in una domenica di un caldissimo 5 luglio a Marina Romea, Ravenna. Borg McEnroe è il film presentato alla festa del cinema di Roma, accolto da grandi applausi, vincitore della dodicesima edizione sarà nei cinema dal 9…
Le vere mire della visita di Donald Trump in Asia
Cominciato domenica con la tappa in Giappone, il lungo tour asiatico di Donald Trump in Asia è un guanto di sfida alla Cina di Xi Jinping, che contende agli Usa il ruolo egemone in una regione centrale negli equilibri mondiali nonché in preda agli spasimi nucleari della Corea del Nord di Kim Jong-un. E rappresenta l’opportunità, per i leader dell’area,…
Come procede l’agenda europea a Bruxelles
L’inizio della settimana di Bruxelles è scandita da temi caldi, anche trascurando la Catalogna. Si va dall’unione bancaria alla riforma dell’Iva (che sarà importante nelle transazioni intra-UE), dall’elezione del nuovo presidente del Comitato militare Eu alla cooperazione con la Nato, dai pesticidi ai prodotti alimentari “uguali per tutti”, visto che a Est hanno notato di ricevere quelli di serie B.…
Ecco perché Matteo Renzi (non) si consolerà in tv con Luigi Di Maio
Ora, a urne chiuse per fine partita e rovesciate per svuotarle delle schede da contare con la calma abituale, quasi genetica, degli isolani di ogni latitudine, lo sconfitto designato già in apertura della campagna elettorale siciliana, che è il segretario del Pd Matteo Renzi, può consolarsi solo in un modo. È quello di avere evitato, nella disgrazia, il sorpasso del…