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“Per troppo tempo le istituzioni americane hanno investito in maniera inefficiente sulle infrastrutture di questo Paese, ignorando le criticità esistenti e permettendo così che il nostro sistema infrastrutturale si deteriorasse. Di conseguenza, gli Stati Uniti hanno perso sempre più terreno rispetto agli altri Paesi. È ora di dare agli americani le infrastrutture moderne e funzionanti che meritano”, con queste parole il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha reso pubblico un corposo documento di 53 pagine che segna l’avvio del tanto atteso piano della Casa Bianca per rilanciare il sistema infrastrutturale americano.

Il provvedimento è stato presentato da un presidente visibilmente entusiasta dinanzi ad una platea di sindaci ed esponenti delle amministrazioni locali con i toni che confermano l’interesse da parte del mercato nazionale ed internazionale, pronto a investire nel settore.

I numeri del piano, in parte anticipati dalle bozze preliminari uscite dalla Casa Bianca nei giorni scorsi, vedono un significativo impegno da parte dello stato federale e delle amministrazioni locali, che nel corso dei prossimi dieci anni inietteranno nel mercato statunitense denaro per un valore di 1.500 miliardi di dollari, dei quali circa 200 saranno stanziati dal governo federale. L’idea del presidente è quella di creare una forte sinergia tra gli attori, federali e statali, pubblici e privati, impegnati nell’alimentare e nel manutenere le numerose infrastrutture statunitensi. Nell’elenco della Casa Bianca rientrano voci di ammodernamento e recupero delle reti stradali e autostradali, degli impianti idrici, del sistema ferroviario e di pubblico trasporto, del settore energetico fino agli investimenti per porti e aeroporti così come numerosi altri capitoli di intervento.

Il piano è stato concepito per potenziare e consolidare la crescita dell’economia reale avviata con la riforma del dicembre scorso che ha prodotto un taglio delle tasse senza precedenti nella storia recente del Paese. Il documento introduce come tema fondamentale anche il lavoro di deregolamentazione che dovrà semplificare la vita degli imprenditori interessati a lavorare nel settorre.

I mercati guardano con interesse alle novità introdotte dalla Casa Bianca e si registrano i primi commenti positivi da parte repubblicana. Gli esponenti democratici, per ora, condividono le preoccupazioni del presidente per lo stato di abbandono di buona parte delle infrastrutture del Paese, che risalgono generalmente alla fine degli anni sessanta del secolo scorso. Dubbi sono invece espressi per i possibili effetti nagativi sull’ambiente, eventualmente causati da una legislazione più permissiva e favorevole alle imprese.

Nei prossimi mesi le amministrazioni statali e locali implementeranno le disposizioni della Casa Bianca , sancendo così la definitiva apertura dell’immenso cantiere voluto da Donald Trump.

tpp

Dopo le tasse, ecco la nuova scommessa di Trump: le infrastrutture

“Per troppo tempo le istituzioni americane hanno investito in maniera inefficiente sulle infrastrutture di questo Paese, ignorando le criticità esistenti e permettendo così che il nostro sistema infrastrutturale si deteriorasse. Di conseguenza, gli Stati Uniti hanno perso sempre più terreno rispetto agli altri Paesi. È ora di dare agli americani le infrastrutture moderne e funzionanti che meritano”, con queste parole…

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