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La transizione globale verso l’energia pulita sta accelerando, e i biocarburanti sono emersi come una soluzione chiave per la decarbonizzazione del settore dei trasporti. Tra le nazioni che stanno guidando questa trasformazione ci sono l’India e l’Italia, la cui collaborazione all’interno della Global Biofuels Alliance sottolinea l’impegno congiunto verso transizioni energetiche sostenibili. Questa partnership non solo riflette priorità condivise, ma posiziona entrambe le nazioni come leader nell’avanzamento di politiche e tecnologie per l’energia rinnovabile. La cooperazione si inquadra in una fase molto frizzante delle relazioni tra i due Paesi.

La leadership dell’India nella rivoluzione dei biocarburanti

L’India ha posto i biocarburanti al centro della sua strategia energetica. Il Paese ha il potenziale per triplicare l’uso di biocarburanti, una mossa che potrebbe accelerare significativamente la diffusione globale di questa fonte di energia rinnovabile — vista la dimensione demografica indiana e il suo slancio produttivo. La leadership indiana è stata formalizzata durante il Vertice del G20 di Nuova Delhi (settembre 2023), dove ha guidato la creazione della Global Biofuels Alliance (Gba). Questa iniziativa mira a promuovere la collaborazione internazionale sui biocarburanti, con particolare attenzione al trasferimento tecnologico, all’allineamento delle politiche e alla decarbonizzazione del settore dei trasporti.

Il primo ministro Narendra Modi ha sottolineato i benefici duali dei biocarburanti: sicurezza energetica e resilienza climatica. Con un settore dei trasporti in rapida crescita e una domanda energetica in aumento, l’India vede nei biocarburanti un mezzo per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e sostenere le economie rurali. Programmi come l’Ethanol Blended Petrol (EBP) sono ulteriori dimostrazioni dell’impegno indiano nell’aumentare l’adozione di biocarburanti, posizionandosi come modello globale per l’integrazione dell’energia rinnovabile nello sviluppo.

Il ruolo dell’Italia nell’avanzamento dei biocarburanti sostenibili

Anche l’Italia, come detto membro fondatore della Global Biofuels Alliance, sta iniziando a rendere i biocarburanti una priorità strategica. Durante le riunioni organizzate per il G7 Ambiente, Energia e Clima di Venaria Reale, Roma, in qualità di presidente di turno del gruppo delle sette economie più industrializzate, ha dimostrato l’impegno a favorire un dialogo globale sui biocarburanti sostenibili. L’evento specifico collaterale, “International Summit on Sustainable Biofuels”, si è concluso con la firma della Turin Joint Statement on Sustainable Biofuels (TJS), un documento sottoscritto da oltre 75 organizzazioni internazionali. Questo testo sottolinea il ruolo cruciale dei biocarburanti nella decarbonizzazione dei trasporti, un settore che ha ridotto meno le proprie emissioni rispetto a comparti come il manifatturiero e la produzione di energia elettrica.

L’attenzione dell’Italia ai biocarburanti si allinea con la sua più ampia strategia di transizione energetica, che incrocia i grandi progetti strategici coke il Piano Mattei. Ne è un esempio l’investimento del Fondo Italiano per il Clima nella controllata kenyana di Eni. Questo progetto da 210 milioni di dollari, sostenuto dall’International Finance Corporation (IFC), mira a espandere la produzione di biocarburanti avanzati sostenendo al contempo i mezzi di sussistenza di 200.000 agricoltori kenyani. Tali progetti dimostrano la capacità dell’Italia di integrare lo sviluppo dei biocarburanti con benefici economici e sociali in Paesi terzi, dando spinta operativa a quel modello di crescita sostenibile raccontato dal Piano Mattei.

Lo sviluppo dell’industria dei biocarburanti nei Paesi africani può incentivare in parte la tanto necessaria modernizzazione agricola in tutto il continente, produrre preziosi combustibili a basse emissioni di carbonio per soddisfare la crescente domanda interna e mondiale e promuovere la sicurezza alimentare, spiega un issue brief dell’Atlantic Council. La possibilità di cooperare insieme in Africa è una di quelle forme di proiezione verso il Global South che Italia e India identificano come prioritaria nella loro relazione.

La partnership Italia-India: un modello di cooperazione globale

Anche nel Joint Strategic Action Plan (2025-2029) tra Italia e India, che fa da framework per la collaborazione dei due Paesi, si parla di biocarburanti. Tra i suoi impegni, si distingue quello di rafforzare la Global Biofuels Alliance e promuovere la ricerca e lo sviluppo congiunto nel campo dell’energia rinnovabile. Questa partnership riflette una comprensione condivisa dei molteplici vantaggi dei biocarburanti: non solo strumenti per la decarbonizzazione, ma anche leve per migliorare la sicurezza energetica, la resilienza economica e la diversificazione delle filiere produttive — sia livello bilaterale che nelle proiezioni strategiche.

Il Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa (Imec) offre un’ulteriore piattaforma per approfondire la cooperazione tra Italia e India nell’ambito dell’energia rinnovabile. Integrando i biocarburanti nelle infrastrutture di questo corridoio, le due nazioni possono promuovere l’innovazione nei trasporti sostenibili in Europa, Medio Oriente e Asia meridionale, creando un corridoio energetico geostrategico in linea con gli obiettivi globali di decarbonizzazione.

Gap infrastrutturali, alti costi di produzione e disallineamenti politici rimangono ostacoli significativi per cui la Global Biofuels Alliance fornisce la piattaforma per affrontare queste problematiche, attraverso la cooperazione internazionale e la condivisione delle best-practice.

Per l’Italia, cercare la propria leadership nell’Unione Europea, pur coltivando partnership nel Global South, sarà essenziale. Per l’India, bilanciare le esigenze energetiche interne con le ambizioni di leadership globale richiederà innovazione politica e investimenti sostenuti.

Un percorso condiviso verso la decarbonizzazione

La partnership tra Italia e India rappresenta una convergenza significativa di valori condivisi e interessi strategici. Attraverso iniziative e progetti le due nazioni stanno definendo un modello di cooperazione internazionale che comprende anche il campo dell’energia rinnovabile (e vettori come Sace sono già attivi in questo settore della cooperazione). Integrando i biocarburanti nelle rispettive strategie energetiche, Italia e India non solo avanzano i propri obiettivi nazionali, ma contribuiscono a un panorama energetico globale più sostenibile e inclusivo.

Questa collaborazione, che può trovare ulteriore sintesi nelle pianificazioni comuni verso il Global South e nelle alte capacità specifiche di economici strategici come Eni, evidenzia il potenziale trasformativo dei biocarburanti. Non solo strumenti di decarbonizzazione, ma catalizzatori per partnership globali che uniscono continenti e promuovono prosperità condivisa.

Biofuel, l’altra energia del rapporto Italia-India

Connesso all’Imec, proiettato con il Piano Mattei, ecco perché l’interesse di Italia e India nel mondo del biofuel è un altro esempio della cooperazione non solo bilaterale tra i due Paesi. Per l’Italia, cercare la propria leadership nell’Unione Europea, pur coltivando partnership nel Global South, sarà essenziale. Per l’India, bilanciare le esigenze energetiche interne con le ambizioni di leadership globale richiederà innovazione politica e investimenti sostenuti

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