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Papa Francesco arriva a Singapore e per prima cosa incontra le autorità, la società civile e il corpo diplomatico. Il suo discorso si concentra in particolare sullo Stato, l’equità, il multilateralismo e le nuove tecnologie al servizio della tutela dell’ambiente. Sullo sfondo sembra chiaro che da lì oltre che a Singapore parli alla Cina.

Francesco si sforza di non toccare i temi divisivi, come la pena di morte, sulla quale la sua fermezza è ben nota, anche alle autorità di Singapore che seguono un’idea opposta. Preferisce così cercare ciò che può consentire di avviare un cammino che avvicini. Cominciamo da quello sulla “laicità dello stato”, e che Francesco ha chiamato “imparzialità”.

È alla base del passaggio cruciale della prima parte del suo discorso: “Singapore è un mosaico di etnie, culture e religioni che convivono in armonia, e questa parola è molto importante: l’armonia. Il raggiungimento e la conservazione di questa positiva inclusività sono favoriti dall’imparzialità dei poteri pubblici, impegnati in un dialogo costruttivo con tutti, rendendo possibile che ognuno apporti il suo peculiare contributo al bene comune e non consentendo all’estremismo e all’intolleranza di acquisire forza e di mettere in pericolo la pace sociale. Il rispetto reciproco, la collaborazione, il dialogo e la libertà di professare il proprio credo nella lealtà alla legge comune sono condizioni determinanti del successo e della stabilità ottenuti da Singapore, requisiti per uno sviluppo non conflittuale e caotico, ma equilibrato e sostenibile”. L’idea “orientale” (e cinese) di “armonia” viene dunque accettata e spiegata però in termini molto importanti. L’armonia non è una sola voce.

A proposito dell’equità il papa loda alcune politiche intraprese da Singapore, come l’edilizia pubblica, e poi dice in modo chiarissimo: “E a questo proposito, vorrei segnalare il rischio che un certo pragmatismo e una certa esaltazione del merito comportano, vale a dire la conseguenza non intenzionale di legittimare l’esclusione di coloro che si trovano ai margini dei benefici del progresso”.

Armonia ed equità sociale: due cardini del rapporto possibile, termini da chiarire, camminando insieme. Sempre attento a costruire, il papa al riguardo dell’equità infatti ha subito aggiunto: “Su questo fronte, riconosco e lodo le varie politiche e iniziative messe in atto per sostenere i più deboli, e auspico che venga prestata particolare attenzione ai poveri, agli anziani – le cui fatiche hanno gettato le fondamenta per la Singapore che conosciamo oggi – e anche per tutelare la dignità dei lavoratori migranti, che molto contribuiscono alla costruzione della società, e ai quali occorre garantire un salario equo”. Le critiche sono suggerimenti, ciò che chiede segue sempre l’indicazione di constatazioni positive.

Siamo al terzo pilastro del discorso, il multilateralismo, tanto importante nella visione del futuro che auspica il papa: “Singapore ha anche un ruolo specifico da giocare nell’ordine internazionale – questo non lo dimentichiamo – minacciato oggi da conflitti e guerre sanguinose, e mi rallegro che abbia meritoriamente promosso il multilateralismo e un ordine basato su regole da tutti condivise. Vi incoraggio a continuare a lavorare per l’unità e la fraternità del genere umano, a beneficio del bene comune di tutti, di tutti i popoli e di tutte le Nazioni, con una comprensione non escludente né ristretta degli interessi nazionali”.

Siamo all’ultimo dei quattro punti qui indicati, tra i diversi toccati nel discorso: le nuove tecnologie al servizio della tutela dell’ambiente: “Non possiamo nascondere che oggi viviamo in una crisi ambientale, e non dobbiamo sottovalutare l’impatto che una piccola Nazione come Singapore può avere in essa. La vostra posizione unica vi offre accesso a capitali, tecnologie e talenti, risorse che possono guidare l’innovazione per prendersi cura della salute della nostra casa comune. Il vostro impegno per uno sviluppo sostenibile e per la salvaguardia del creato è un esempio da seguire, e la ricerca di soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali può incoraggiare altri Paesi a fare lo stesso”.

Le quattro priorità di Francesco a Singapore, così vicina alla Cina

“Singapore è un mosaico di etnie, culture e religioni che convivono in armonia, e questa parola è molto importante: l’armonia”, ha detto papa Francesco durante la sua visita a Singapore. Ecco i 4 pilastri del discorso tenuto da Bergoglio nella riflessione di Riccardo Cristiano

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