Skip to main content

Secondo Carl Gustav Jung, in ogni disordine c’è un ordine nascosto. Dal canto suo, José Saramago ha scritto che il caos è solo un ordine non ancora decifrato. Sarà anche vero, ma sospetto che nemmeno un Alan Turing sarebbe capace di decrittare il cafarnao italiano sulla legge elettorale.

****
A pensarci bene, le riforme elettorali dell’ultimo quarto di secolo hanno un merito culturale tutt’altro che disprezzabile: quello di aver riscoperto il latinorum.

****
Pur avendo una concezione realistica della politica, devo ammettere che il successo di Silvio Berlusconi prima, di Matteo Salvini e Beppe Grillo poi, è in larga misura ascrivibile al disgusto che gli italiani hanno maturato nei confronti del Palazzo di pasoliniana memoria, visto come luogo di estenuanti e inconcludenti mediazioni, di puro potere e di corruzione dilagante. Chi di antipolitica ferisce, però, di antipolitica può perire. La Seconda Repubblica è ormai sul viale del tramonto, e anche questa volta le campagne moralistiche contro le ignominie della Casta continuano a occupare la scena.

Possiamo anche prendercela con la magistratura, con i giornali, con i talk show televisivi, con i social media, ma la verità è che un’intera classe dirigente è sotto scacco, in quanto – per riprendere l’immagine di Bernard de Mandeville – esibisce molti vizi privati ma offre pochi benefici pubblici. Insomma, non ha più autorevolezza. Un padre può perdere la sua autorevolezza sia picchiando il figlio che discutendo con lui, cioè sia comportandosi come un despota che trattandolo come un uguale. Per poterla conservare ci vuole rispetto, per la persona o per la carica che ricopre. Quando al rispetto subentra – a torto o a ragione – il disprezzo, il destino di una élite politica è segnato. È possibile che qualche trasformista di professione riesca a farla franca, ma perché esso si compia è solo questione di tempo.

****
Traggo la storiella che segue da un aureo pamphlet di Andrea Tagliapietra, Non ci resta che ridere (il Mulino, 2013). Nel film di Patrice Leconte Ridicule (1996), ambientato nella Francia del 1780, il protagonista, marchese de Malavoy, si fa largo alla corte di Luigi XVI a colpi di motti di spirito, ossia mettendo in ridicolo i suoi rivali. Il suo scopo è avvicinare il re per proporgli un importante progetto umanitario di bonifica, che avrebbe posto al riparo dalla malaria le popolazioni del suo feudo. Ma proprio quando sta per raggiungere l’obiettivo cade vittima di un tiro mancino: letteralmente di uno sgambetto che lo fa ruzzolare a terra durante un ballo di corte, rendendolo ridicolo e precudendogli definitivamente l’accesso all’attenzione e ai favori del monarca.

Di fronte alle risate dei cortigiani, il marchese li accusa invano di insensibilità morale nei confronti delle sorti delle donne e delle donne che la mancata bonifica delle paludi condannerà alla malattia e alla morte. Essi, infatti, hanno davanti agli occhi solo la sua goffaggine e non lo ascoltano neppure. In altre parole, il ridicolo esclude ogni condivisione emotiva delle disgrazie altrui. Come scriveva Henri Bergson due millenni e mezzo dopo Aristotele, “il comico esige, per produrre tutto il suo effetto, qualcosa che somigli a un’anestesia momentanea del cuore” (Il riso. Saggio sul significato del comico, Mondadori, 1992).

Ora, se esaminiamo quella forma breve del discorso comico che si traduce nella battuta fulminante della barzelletta, è possibile, a partire da suo bersaglio manifesto, ricostruire la cartà d’identità di un popolo, di un gruppo politico, di una classe sociale, colti in un determinato momento della loro storia. Razzismo, sessismo, antisemitismo e ogni genere di pregiudizi e di luoghi comuni (gli idola fori di Bacone) si cristallizzano, circolando, “in odiosa moneta spicciola, grazie alla capillare comunicazione orale della barzelletta” (Tagliapietra). Ebbene, il mio sarà cupo pessimismo, ma il genere narrativo dominante nel dibattito politico domestico non è forse quello della derisione, termine che designa la trasformazione della spontaneità del riso nel gesto intenzionale di chi non solo ride delle disavventure del suo avversario, ma ride per far male e ferire profondamente la vittima del suo dileggio? In questo senso, pensando a un personaggio come Grillo (la lingua batte dove il dente duole) si potrebbe dire che il comico altro non è che il tragico visto di spalle.

Beppe Grillo

Beppe Grillo, ovvero il tragico visto di spalle

Secondo Carl Gustav Jung, in ogni disordine c'è un ordine nascosto. Dal canto suo, José Saramago ha scritto che il caos è solo un ordine non ancora decifrato. Sarà anche vero, ma sospetto che nemmeno un Alan Turing sarebbe capace di decrittare il cafarnao italiano sulla legge elettorale. **** A pensarci bene, le riforme elettorali dell'ultimo quarto di secolo hanno…

Cosa ha detto Coats a porte chiuse sul Russiagate al Senato?

Giovedì il director della National Intelligence, Dan Coats, nominato dal presidente Donald Trump a capo della struttura che coordinata tutte le agenzie di servizi segreti americani, ha testimoniato davanti alla Commissione Intelligence del Senato. L'INDAGINE Coats già la scorsa settimana era passato sotto l'esame di quegli stessi senatori, che stanno conducendo un'indagine approfondita per valutare sia la profondità della penetrazione…

Cosa deve insegnare il caso La Vardera

Abbiamo avuto le fake news. E adesso anche i candidati sindaco fake. Per la vicenda di Ismaele La Vardera, finto candidato a Palermo, possono arrabbiarsi gli elettori, i volontari e i donatori della sua campagna; chi ne ha fatto il proprio portabandiera dovrebbe, invece, fare autocritica. Se nella quinta città italiana il candidato a sindaco è un ragazzo che non…

Spazio

Ecco le ultime novità sul riordino del settore Spazio

Da anni si parla della necessità di riformare la governance spaziale in Italia. Ora è forse finalmente giunto il momento di dare concretezza ai progetti. Parola di Gianluca Benamati, coordinatore dell’intergruppo parlamentare sullo Spazio, intervenuto nell’ambito di un incontro organizzato presso la sede del Partito Democratico per riflettere, appunto, sul futuro dello Spazio nel nostro Paese. Il disegno di legge,…

Maastricht, popolari

Perché l'educazione finanziaria accresce la fiducia

I due terzi, o quasi, degli italiani non raggiungono un livello sufficientemente elevato dell’indicatore di conoscenza, a fronte di circa un terzo nella media degli altri Paesi dell’Ocse. Parliamo di competenze finanziarie, dell’insieme, in altre parole, delle conoscenze, delle motivazioni e dei comportamenti che rendono possibile scelte oculate nella gestione del bilancio familiare. Il dato è il frutto di un’indagine…

Pil, GIANFRANCO POLILLO

Perché è prematura l'euforia sul Pil italiano

Le più recenti dichiarazioni della delegazione del Fondo monetario, chiamata come ogni anno a verificare lo stato di salute di tutti i Paesi membri, sono state accolte con un nuovo brivido di piacere. Possibile crescita del Pil, per il 2017, all'1,3 per cento. Il che, per un malato anoressico, come l'Italia, è comunque una buona nuova. Tanto più che solo…

Bcc, cosa non farà Iccrea su Borsa e ricapitalizzazione

Avanti tutta verso la costituzione della capogruppo, senza ricapitalizzazione e con un orecchio agli scricchiolii delle popolari venete. Per Iccrea è tempo di bilanci dopo 15 mesi (la riforma del credito cooperativo è di aprile 2016) passati a tessere le fila del progetto alternativo e, forse, antagonista a quello di Cassa centrale (qui il focus di pochi giorni fa di…

Palese

Forza Italia ricomincia dalla Puglia?

Ai non addetti ai lavori la notizia potrà, forse, non dire granché, ma chi conosce bene la politica - anche e soprattutto quella pugliese - sa benissimo che si tratta di una novità molto rilevante, destinata a smuovere le acque e pure una gran massa di voti. Rocco Palese da ieri ha abbandonato ufficialmente Direzione Italia - la formazione politica…

Europol ROB WAINWRIGHT EUROPOL

Come cambiano obiettivi e propaganda Isis. Rapporto Europol

L’anno scorso ben 17 attentati sono stati sventati in Italia anche se 16 riguardavano organizzazioni di estrema sinistra: se ne deduce che un attentato sventato fosse probabilmente di matrice jihadista. La cifra è contenuta nell’ultimo report dell’Europol presentato dal direttore, Rob Wainwright (nella foto), alla riunione dei ministri dell’Interno a Malta. Un numero che dimostra lo straordinario lavoro di prevenzione…

Perché Silvio Berlusconi è pazzo del proporzionale

Ovvio che farà decantare il confronto sulla legge elettorale e sui conseguenti assetti del centrodestra, che pongono la questione dirimente della leadership, insidiata dal leader leghista Matteo Salvini, fino ai ballottaggi per le elezioni amministrative di domenica 25 giugno. Ma nei dintorni di Silvio Berlusconi c’è già chi è convinto che il presidente di Forza Italia, anche nel caso di…

×

Iscriviti alla newsletter