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In molti, a cominciare dalla Germania del cancelliere Olaf Scholz, hanno promesso cambi di passo nella spesa militare, ma, mentre svariate capitali non hanno dato seguito alle loro parole e Berlino non abbia chiarito se, dopo il fondo speciale da 100 miliardi per il 2022-27, continuerà a spendere a tali ritmi, Tokyo ha annunciato il budget della Difesa più grande della sua storia. Ora la parola alla Dieta (il Parlamento).

Sono stati stanziati 57 miliardi di dollari, per un aumento del 7,4% rispetto all’anno precedente (che, a sua volta, era stato protagonista di una sensibile crescita). Questi dati consolidano Tokyo come decimo investitore mondiale nella difesa (quantomeno in dollari nominali), ma, alla luce di un Pil di 4,21 trilioni di dollari nel 2023 (dati della Banca mondiale), il Giappone dedica solo l’1,35% del proprio Prodotto interno lordo alla difesa – insomma, potrebbero non fermarsi qui. D’altra parte, c’è da considerare l’alto costo giapponese e la debolezza dello yen, che potrebbero costringere il ministero della Difesa a rivedere a ribasso le proprie ambizioni.

Ad ogni modo, il nuovo budget presenta sette principali aree di interesse. Intanto, 6,4 miliardi di dollari per “sostenibilità e resilienza”, ossia munizioni e materiali. Per la “capacità di difesa a lungo raggio” sono previsti 5,1 miliardi in piattaforme missilistiche a lunga distanza e una piccola costellazione satellitare a corredo. Poi, grandi investimenti per “funzioni di Intelligence e comando e controllo” (4,4 miliardi)  “abilitatori di proiezione” (3,9 miliardi, per trasformare il Giappone in una potenza militare in grado di operare al di là dei propri confini) e capacità anti-aerea e missilistica (1,7 miliardi,  per proteggersi dai missili di Cina, Corea del Nord e Russia). A completamento di questo, “capacità operative multidominio” per spazio, cyber e guerra elettronica e droni. 

Nel mezzo, importante notare la spesa dedita per l’Aeronautica. Si pianifica quasi 1,3 miliardi per acquistare 8 nuovi F-35A e 3 F-35B. In parallelo, 787 milioni per la fase preliminare del Global combat air programme. 

La crescita della spesa giapponese va collocata all’interno di un contesto più ampio. Dopo anni di spesa da “zero virgola”, fu l’allora primo ministro Shinzo Abe, nel 2012, ad iniziare la crescita degli investimenti. Un’altra svolta è arrivata nel dicembre 2022, quando il nuovo libro bianco di Tokyo ha annunciato l’ambizione di raddoppiare la spesa per la difesa, schierare una portaerei per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale (stanno già adattando due porta-elicotteri) e, in generale, potenziare tutto l’apparato militare.

In Giappone il budget difesa più alto di sempre. I dettagli

Il Giappone rilancia di nuovo: dopo un aumento del budget del 7,4%, stanziati 57 miliardi di dollari (1,35% del Pil). Forti investimenti in munizionamento, capacità di difesa a lungo raggio, abilitatori di proiezioni e asset anti aerei e missilistici. 787 milioni per il Gcap

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Di Giancarlo Chiapello

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