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L’avevamo scritto nel 2014, nel bel mezzo dell’ inarrestabile avanzata di quelli che allora venivano chiamati “new media”: se il sindacato non riuscirà ad aggiornare il suo modo di comunicare – cosa tra l’altro non alla portata di tutti – correrà il rischio di rimanere schiacciato tra la stantia retorica dei talk show e quella di alcuni giornalisti pigri, che continuavano a raccontare il lavoro guardandolo attraverso lenti novecentesche ( il caso Fiat-FCA ha fatto scuola) .

La Fim Cisl ha raccolto la sfida con determinazione e, già da qualche anno, ha messo in piedi il cantiere “sindacato 2.0”, lanciato dal Segretario generale Marco Bentivogli, da una settimana riconfermato con il 97% dei voti alla guida dei metalmeccanici della Cisl. Per stare al passo con i cambiamenti e saperli interpretare, infatti, il sindacato non ha bisogno di rinnovarsi solo dal punto di vista delle politiche, ma deve essere in grado di diffondere le proprie scelte con una comunicazione efficace, sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione. La Fim ha la grande ambizione, come ha ricordato Bentivogli nell’intervista concessa al Sole 24 Ore il 14 giugno, di rinnovare se stessa e il Paese, riportando il lavoro al centro del dibattito politico.

Tornando alla comunicazione, non c’è dubbio che un primo importante banco di prova sulla capacità di utilizzare la rete e le sue potenzialità sia stato il contratto nazionale. Ne ha scritto in modo penetrante Francesca Brudaglio di Adapt: “Ogni negoziazione è una storia da raccontare e gli strumenti per portarla fuori dalle mura dei palazzi e oltre la cerchia dei delegati sono tantissimi. Questo il sindacato sembra averlo compreso bene tanto che, per chi si è perso qualche tappa della vicenda, basterà cercare su Twitter gli hashtag lanciati dalla Fim Cisl #EoraContratto, #FightingXCCNL o scorrere le pagine ufficiale Facebook delle diverse sigle sindacali e dei segretari generali”. Un cambiamento, afferma Brudaglio, che riguarda sia i contenuti sia la tecnica espositiva, che cerca di instaurare un rapporto più diretto con i lavoratori, aggiornati ed ascoltati quotidianamente sulla rete per sostenere la logica dell’azione partecipativa.

E’ precisamente l’obiettivo che la Fim persegue da tempo. Oggi per un sindacalista maneggiare gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia, fornire informazioni e stabilire un rapporto diretto con i propri iscritti (pensiamo alle decine di migliaia di lavoratori delle piccole medie imprese, ad esempio, con i quali ci sono poche possibilità d’incontro) è fondamentale. Pensare che l’utilizzo dei social network sia una perdita di tempo significa andare fuori strada: è come se negli anni ’70 si fosse rinunciato all’utilizzo del ciclostile per diffondere i manifesti.

L’analisi fornitaci da Alkemy Lab e CatChy sulla comunicazione in rete relativa al XIX Congresso della Fim Cisl (7-9 giugno Auditorium Parco della Musica) ha evidenziato come dal lancio dell’hashtag #AddYourVoice (lo slogan del Congresso) , avvenuto nel mese di gennaio, si è verificata via via una crescita della discussione intorno ai temi principali: #Bentivogli #lavoro #giovani #industria40 #sindacato #formazione #smartwok #votocolportafoglio #benecomune #imprese #populismo, sono solo alcuni tra i principali hashtag (vedi grafici) che si sono agganciati al dibattito congressuale e hanno raggiunto picchi di discussione in occasione degli oltre 2257 Congressi di fabbrica, dei 47 provinciali e dei 20 Congressi regionali e interregionali che hanno poi portato al Congresso regionale che si è tenuto a Roma il 7-9 giugno scorso.

Ci sono stati alcuni congressi regionali che hanno lasciato il segno. Il congresso della Fim Cisl Marche ha tenuto per più di 2 ore l’hashtag #AddYourVoice tra il primo e il secondo posto della topic trend nazionale di Twitter, con un live twitting continuo sui lavori, un racconto praticamente in diretta del congresso. Un successo sul piano comunicativo che ha dato una visibilità nazionale ad un dibattito “locale”, anche grazie alla scelta di concentrare l’attenzione sullo stato di emergenza dovuto al terremoto e sulle sue conseguenze per le imprese ed il lavoro. Un successo che è stato poi replicato il 29 aprile, in occasione dell’evento con cui a Muccia (MC), comune pesantemente colpito dal terremoto, la Fim Cisl insieme a NexT ( l’associazione di Leonardo Becchetti) ha organizzato, per il secondo anno consecutivo, un Primo Maggio “diverso”, premiando con il “voto col portafoglio” le aziende sostenibili delle Marche. Anche in questo caso gli hasthtag #AddYourVoice e #votocolportafoglio sono stati per diverse ore in testa alle tendenze di Twitter a livello nazionale. Risultati che in entrambi i casi hanno trovato riscontro nell’attenzione che i media hanno dedicato ai due eventi sia all’interno dei Tgr regionali che sulla stampa locale.

Tornando alla tre giorni congressuale i dati mostrano chiaramente l’attenzione della rete al dibattito innescato dalla Fim con il live twitting della relazione d’apertura del segretario generale Marco Bentivogli. Oltre 14142 sono state le citazioni legate ad “#Addyourvoice” e poco meno della metà (7208) quelle connesse a #Bentivogli nel solo pomeriggio del 6 giugno, quando nonostante i tragici fatti legati alla sparatoria nel parlamento iraniano (il congresso ha aperto con un minuto di silenzio per le vittime) e le notizie “forti” della cronaca Italiana ( la tragedia del bimbo lasciato in macchina ad Arezzo) , l’hashtag #AddYourVoice è stato per diverse ore tra le prime posizioni della topic trends di Twitter.

1C #addyourvoice andamento top 10 hashtag_12 giugno

La cosa interessante che emerge dalla discussione in rete è l’interesse anche di mondi lontani dal sindacato. Ma temi come giovani, sindacato, industria 4.0, voto col portafoglio ecc… hanno contaminato positivamente la rete e innescato interessanti riflessioni sul ruolo e la funzione educativa del sindacato. Un andamento ancora migliore si è registrato su Facebook (in particolare sulla pagina ufficiale di Marco Bentivogli e su quella Fim Cisl nazionale), da dove sono state trasmesse le dirette streaming della relazione, delle tavole rotonde e delle conclusioni, seguite da oltre 12mila persone in tutte le zone d’Italia.

Dati che trovano riscontro anche nell’attenzione dedicata al congresso ed ai suoi temi dai “media tradizionali”: radio, televisione e giornali nazionali. Un’attenzione che mostra sicuramente la capacità della Fim di presidiare le questioni relative alla contemporaneità del lavoro in maniera competente e chiara, ma anche la capacità di comunicarle con gli strumenti che la tecnologia oggi mette a disposizione.

1A #addyourvoice_account collegati a elenco hashtag_12 giugno

Un passaggio importante, specie in un’epoca in cui, come scrive Paolo Pagliaro nel suo ultimo libro (“Il Punto” – ed. Il Mulino) “l’epidemia che ha investito l’intero sistema dei media sembra inarrestabile”, post-verità, fake news, hanno assunto una viralità impressionante, tanto da condizionare e destabilizzare la democrazia di intere nazioni, avvelenando i pozzi del dibattito pubblico e abusando della credibilità popolare.

Un dibattito che invece può essere ricondotto sui binari di una sana dialettica, anche conflittuale ma costruttiva. Compito del sindacato è anche questo: tornare ad essere oltre che soggetto di rappresentanza anche un soggetto educatore. La rete non è solo uno sfogatoio, è l’infrastruttura che sorreggerà l’ecosistema del lavoro del domani (Industria 4.0) e un luogo di diffusione della buone pratiche.

marco bentivogli, Cisl

Il 19 °congresso Fim-Cisl visto dalla rete

L’avevamo scritto nel 2014, nel bel mezzo dell’ inarrestabile avanzata di quelli che allora venivano chiamati “new media”: se il sindacato non riuscirà ad aggiornare il suo modo di comunicare – cosa tra l’altro non alla portata di tutti - correrà il rischio di rimanere schiacciato tra la stantia retorica dei talk show e quella di alcuni giornalisti pigri, che…

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