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Le sfide della transizione ecologica e digitale richiedono modelli capaci di coniugare sostenibilità ambientale, inclusione sociale e innovazione. Le Comunità Energetiche Rinnovabili e il Passaporto Digitale di Prodotto rappresentano due esempi emblematici di come strumenti diversi possano rispondere a questa esigenza, valorizzando trasparenza, tracciabilità e partecipazione collettiva.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili possono essere un modello sociale capace di guidare la transizione ecologica in modo inclusivo e sostenibile. Oltre alla loro funzione tecnica e ambientale, queste comunità rappresentano una risposta concreta e collettiva ai bisogni sociali, fondandosi su valori di altruismo e solidarietà. È particolarmente significativo il loro impegno nel non lasciare indietro le fasce più vulnerabili della popolazione, evitando che cadano in condizioni di povertà energetica. I risultati di questo studio, scritto con Paolo Basilico, Alberto Biancardi, Massimo Gastaldi e Vincenzo Stornelli, hanno messo in luce una forte propensione alla solidarietà comunitaria, che si esprime sia nel sostegno alle infrastrutture pubbliche sia nell’aiuto mirato alle famiglie in difficoltà economica. Questo orientamento non è solo ideale, ma trova riscontro concreto nel modello economico adottato, che traduce gli intenti sociali in meccanismi operativi di condivisione dei benefici.

Il Passaporto Digitale di Prodotto può rafforzare il legame tra tracciabilità, riduzione degli sprechi e circolarità, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, in particolare nel contesto del “Made in Italy” e della doppia transizione verde e digitale. I risultati di questo lavoro, scritto con Annarita Colasante, Simona Desideri, Martina Iannilli e Valeria Magani, evidenziano che nonostante la scarsa familiarità, c’è fiducia negli strumenti digitali come leve di trasparenza aziendale. La sensibilità ambientale cresce, in particolare verso l’uso delle materie prime, e la trasparenza si conferma centrale per favorire consumi responsabili. Emerge una connessione significativa tra sostenibilità e altruismo: l’integrazione di una componente benefica nelle scelte di consumo rafforza il legame tra acquisto e responsabilità sociale.

“Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro” erano le parole di San Giovanni Paolo II ai giovani nel 1985 e poi ci ha ricordato “Ecco cari giovani è difficile credere in un mondo così nel 2000, si è divisi: non è il caso di nasconderlo”. Le tue sentinelle del mattino stanno provando a difendere la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, ma hanno bisogno di essere ascoltati. Papa Francesco nel 2021 ha ricordato che “abbiamo bisogno dell’entusiasmo, abbiamo bisogno dell’ardore dei giovani”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sostenibilità e altruismo per il bene comune. Due esempi

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“Qui sarà possibile scoprire come Acea ha contribuito alla crescita economica, sociale e civile del nostro Paese: il patrimonio storico esposto è unico e rappresenta la nostra creatività e il nostro impegno per la qualità. Siamo orgogliosi di poter condividere i nostri spazi con la collettività e di poter raccontare la nostra storia”. Queste le parole dell’ad di Acea, Fabrizio Palermo, all’inaugurazione di Acea Heritage, la nuova mostra permanente che racconta la storia del primo operatore idrico in Italia. Tutti i dettagli

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