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Donne manager al servizio di aspiranti donne manager. Società pubbliche e private aperte al cambiamento e università come luogo di crescita professionale di una classe dirigente al femminile. Sono questi gli ingredienti di Grow (Generating Real Opportunities for Women), l’iniziativa di alta formazione rivolta a tutte le studentesse e le future allieve dei master della Luiss Business School, presentata questa sera nella sede di viale Romania dell’università retta da Paola Severino. (leggi qui i dettagli dell’evento)

A presentare il progetto a Formiche.net sono Paolo Boccardelli, direttore Luiss Business School, Marco Icardi, regional vice president Sas, e Nicoletta Luppi, president and managing director Msd Italia.

L’OBIETTIVO

Perché nasce Grow? “La leadership al femminile ha dei tratti parzialmente differenti rispetto a quella maschile: è una necessaria complementarietà per fare poi bene quello di cui le aziende hanno oggi bisogno. Ciò è un processo di rinnovamento, di crescita, di innovazione, di apertura al diverso, di crescita in ambiti non ancora esplorati dove servono il talento e la leadership al femminile per affrontare le sfide che la società sta ponendo a tutti noi, comprese le aziende”, racconta il direttore della Business School.

 CHE COS’È GROW

“È un programma di crescita delle giovani professioniste, ma in qualche modo anche di creazione di cultura dell’equilibrio di genere all’interno di tutta la Scuola, quindi non solo con le donne”, spiega Boccardelli.

Nelle fasi precedenti all’avvio del progetto, la Luiss Business School ha lavorato su due fronti: studenti e imprese: “Da un lato abbiamo presentato agli studenti le iniziative nel dettaglio. Dall’altro abbiamo lavorato con i corporate partner per acquisire la loro disponibilità su più fronti”, racconta Boccardelli. Il progetto prevede infatti attività di mentoring e networking, nello specifico seminari di incontri con donne manager affermate nel loro settore, speed mentoring e shadowing, passando per la formazione fino al talent program, con due progetti specifici: Data Girls e Grow Talent Program. Tra questi si distingue Grow Fast, un’iniziativa che sostiene la carriera di studentesse dai profili brillanti attraverso l’accesso a un Mba internazionale presso la Luiss Business School e un percorso di inserimento accelerato nel mondo del business sponsorizzato da corporate partner.

“Su Data Girls la cosa più significativa che è stata fatta è quella di sviluppare insieme a corporate partner delle challenge, dei progetti in cui si fa un rilevante utilizzo di data analytics. Sono sfide legate al business specifico delle aziende o istituzioni che partecipano e che possono essere affrontate con l’utilizzo di tecnologie o strumenti del mondo del digitale, con riferimento ai dati, ma non solo, perché in realtà quello che manca è una partecipazione consistente di talenti femminili nel mondo del digitale”, aggiunge il direttore della Business School.

 COSA FARÀ SAS

“In SAS stiamo operando per lo sviluppo personale e professionale delle donne e dei giovani. Per questo aderire al progetto della Luiss Business School ci è sembrato un ulteriore contributo in questa direzione”, dichiara Icardi.

Un primo contributo di Sas al progetto è formativo: “Quest’anno abbiamo sviluppato dei corsi di e-learning, che chiamiamo digital learning, su diversi aspetti: analisi del dato, visualizzazione e gestione dei dati, che permettono di dare una base comune di conoscenza su temi che oggi sono su molti tavoli di discussione”, racconta il manager dell’azienda specializzata nel mercato dei servizi di business analytics.

Alla formazione si aggiunge la possibilità di effettuare stage e di accompagnare alcune studentesse che verranno formate ad aderire a progetti presso le aziende partner, dove l’utilizzo degli analytics è fatto in maniera estesa: “Noi questo lo stiamo già facendo con tanti giovani. Accompagnare anche figure femminili in questo percorso, e facilitarle nell’inserimento al mondo del lavoro, è per noi un bel differenziante”.

DONNE CHE FANNO LA DIFFERENZA

Icardi spiega poi perché lavorare con le donne fa la differenza: “Le donne in Sas italia rappresentano il 42% della popolazione, coprono posizioni manageriali e se guardo ai miei diretti riporti vedo più donne che uomini. Abbiamo dei programmi specifici, un welfare aziendale e benefit che indirizziamo a tutti i dipendenti ma in alcuni casi con una particolare attenzione alle donne”. Le preferisce? “Ci sono alcune caratteristiche delle donne che vanno dalla capacità di problem solving, alla curiosità, alle capacità di relazione e comunicazione, abbinate ad altre che ritengo molto importanti in questa fase, di inventiva creatività e innovazione, che ritengo molto importanti”.

Un falso mito vedrebbe le donne lontane da questi settori: “Siamo abituati forse a vedere figure maschili guidare progettualità nel mondo digitale, ma in realtà quando andiamo ad operare nelle aziende ci troviamo di fronte un bell’equilibrio tra uomini e donne che si cimentano come data scientist, e quindi con queste competenze digitali applicate a progettualità reali”, spiega Icardi.

MSD, LAVORARE CON LE DONNE PER LE DONNE

Anche Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia, come donna e manager, è particolarmente sensibile alle problematiche della famiglia e femminili. “Ritengo fondamentale la presenza femminile nelle aziende: nella nostra, la metà dei dipendenti è donna, nel fisiologico riconoscimento dei meriti e della professionalità. Nel nostro Leadership Team – prosegue Nicoletta Luppi -abbiamo il 40% di donne, la stessa percentuale che abbiamo di donne manager e dirigenti: un dato sensibilmente superiore rispetto alla media nazionale (29% secondo il Rapporto 2016 Grant Thornton ndr)”.

Msd lavora con le donne, ma soprattutto per le donne: “L’attenzione alla donna – prosegue Luppi – è una priorità della nostra azienda anche nel campo della Ricerca & Sviluppo. In particolare, abbiamo programmato una divisione che si chiama “Women’s Health” (Salute della donna), che si occupa di tutto questo. Abbiamo studiato farmaci adatti per le malattie che colpiscono le diverse età della donna: dai vaccini, ai farmaci per l’età adulta come ad esempio per il trattamento delle malattie cardiovascolari, del diabete, delle infezioni da virus dell’epatite (HCV) e virus dell’Aids (HIV), fino alle più innovative terapie antitumorali”.

Ma non c’è solo ricerca e sviluppo: “Abbiamo inoltre ideato alcuni cortometraggi per informare correttamente sulla salute, tra cui uno recente sull’importanza dell’uso appropriato degli antibiotici e un altro, “Insieme”, che ha come protagonista due sorelle unite nella lotta contro il tumore – che ha ottenuto riconoscimenti ai festival internazionale del cinema di Venezia e di Taormina. La donna e la sua salute sono, quindi, davvero nel cuore di Msd”, conclude Luppi.

Grow, vi spieghiamo cosa faremo alla Luiss per la leadership al femminile

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