Skip to main content

Se fossi uno scrittore di fantapolitica mi piacerebbe lavorare intorno al seguente soggetto. In un Paese immaginario – che potrebbe chiamarsi Stivalia –  la lobby dei poteri forti (e occulti) con stretti legami internazionali è preoccupata per le condizioni di instabilità permanente in cui versa il Paese. Dopo aver provato a raddrizzarne le sorti con l’imposizione di un governo tecnico, presieduto da Mario Collina, un economista ben introdotto nei circoli del continente e dopo aver constatato che a Collina stesso non era riuscito il passaggio diretto in politica, la lobby decide di puntare su di un giovane esponente politico di periferia, Lorenzo Mattei, affidandogli il compito di dare un giro di vite ai meccanismi del potere di Stivalia ed assicurandogli, di conseguenza,  quell’appoggio che gli avrebbe garantito il successo. Mattei è abile nell’utilizzare circostanze favorevoli inattese (e la dabbenaggine degli avversari) per una tempestiva prise du pouvoir. Ma gli appoggi, istituzionali, politici, economici e mediatici, sono decisivi ed essenziali per arrivare alla segreteria del partito di maggioranza e di lì alla presidenza del Consiglio, da dove esegue puntualmente e con determinazione i compiti che gli erano stati assegnati: modificare in senso autoritario e decisionista la Costituzione stivaliana e la legge elettorale.

++++

Il fatto è che Lorenzo Mattei, nell’impostare la campagna elettorale per il referendum confermativo della riforma costituzione, riesce a perdere clamorosamente una sfida che si riteneva avesse vinto in partenza. Poi, sulla legge elettorale si mette di mezzo la Corte Suprema di Stivalia che la rende praticamente inservibile allo scopo per cui era stata pensata. Così il castello di carte crolla di colpo e Mattei si trova in braghe di tela.

++++

Tenta una rapida rivincita cercando di provocare le elezioni politiche anticipate prima che la gente si dimentichi di lui. I media, che prima lo rincorrevano, gli voltano le spalle; un pezzo del suo partito se ne va; la persona di fiducia che lui aveva messo al suo posto per un breve periodo con l’incarico di tenere in caldo la poltrona, ci prende gusto e non se ne vuole più andare. I grandi protettori lo abbandonano. In Stivalia, però, non basta sconfiggere un leader sul piano politico; bisogna annientarlo, annichilirlo sul piano personale, accusandolo di colpe che suscitino l’indignazione della gente, ormai addomesticata allo spettacolo della gogna.

++++

Quale è il punto debole di Mattei? Il padre Raffaello che – a quanto dicono – ha delle frequentazioni che sollevano riserve ed obiezioni. Così da “colà dove si puote ciò che si vuole” vengono attivate le procure (se ne trova sempre una disponibile), perché le colpe del padre ricadano sul figlio. Mattei deve pagare per gli errori commessi, per non aver portato a termine, per presunzione, quei percorsi che aveva iniziato con successo.

++++

Non ho ancora deciso come concludere questo racconto di fantapolitica. Probabilmente mi convincerò ad immaginare un lieto fine.

 

 

 

Usa mattei, Giuliano Cazzola, Trump, movimento 5 stelle

C'era una volta Matteo Renzi, alias Lorenzo Mattei. Il racconto fantapolitico di Cazzola

Se fossi uno scrittore di fantapolitica mi piacerebbe lavorare intorno al seguente soggetto. In un Paese immaginario – che potrebbe chiamarsi Stivalia –  la lobby dei poteri forti (e occulti) con stretti legami internazionali è preoccupata per le condizioni di instabilità permanente in cui versa il Paese. Dopo aver provato a raddrizzarne le sorti con l’imposizione di un governo tecnico,…

Maurizio Zamparini e la cessione del Palermo a Paul Baccaglini

Paul Baccaglini, le Iene, il Partito del Limone e la presidenza del Palermo

Le sue parole d'ordine, finora note al pubblico italiano, sono limonare e mojito. La prima ribadita in alcuni video su youtube in cui il neo-presidente del Palermo calcio Paul Baccaglini scherza sul nuovo, fantomatico, Partito del Limone appena fondato e la seconda divenuta celebre per alcune sue performance televisive nella trasmissione di Italia 1 Le Iene. In una delle quali compaiono…

grow, boccardelli,

Grow, il programma dell'iniziativa della Luiss per le studentesse universitarie

La leadership si tinge di rosa alla Luiss, l'università romana retta da Paola Severino che ha scelto l'8 marzo, festa delle donne, per dare il via a Grow (Generating Real Opportunities for Women), l’iniziativa di alta formazione rivolta a tutte le studentesse. I piani d’azione di Grow sono stati definiti l'11 novembre 2016 in occasione del primo incontro ufficiale alla presenza del direttore generale…

Saryusz-Wolski e Tusk, così i popolari polacchi bisticciano sul presidente del Consiglio europeo

La partita che si sta giocando per il rinnovo del presidente del Consiglio Europeo, l’organo dell’Ue che riunisce i capi di Stato e di governo dei Paesi membri, sembra essere diventata la sede della resa dei conti di un lungo contenzioso interno tra l’attuale governo polacco e l’ex primo ministro di Varsavia Donald Tusk. Ma dove, ad aver la meglio,…

may

Perché io, conservatore, critico il bizzarro conservatorismo di May, Merkel e Trump

Ma che cosa gli frulla per la testa a questi sedicenti conservatori che fanno di tutto per non esserlo? Theresa May, premier britannico, ha appena varato un piano di tasse e di spesa pubblica che avrebbe fatto inorridire Margaret Thatcher, contraddicendo tutta la politica conservatrice da Winston Churchill a David Cameron. Donald Trump, gettando a mare l'aurea regola dell'equilibrio alla…

Francesco Caio

Poste Italiane, ecco come Caio cambierà il piano dei tagli agli uffici postali

La quotazione di un'altra fetta di capitale (30%) è ancora tutta da decidere, la riserva legale sugli atti giudiziari è in scadenza e la Banca del Mezzogiorno è stata appena ceduta a Invitalia. Cambiamenti che Poste non teme, anzi. Di questo e molto altro è convinto l'amministratore delegato del gruppo Francesco Caio, ascoltato ieri pomeriggio dai senatori della commissione Industria, presieduta da…

bpm, ubi Victor Massiah

Ubi Banca, tutti i dettagli sull'aumento

Dopo Unicredit , Ubi Banca potrebbe essere il secondo istituto di credito italiano a chiedere capitali al mercato in questa prima metà del 2017. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la banca lombarda guidata da Victor Massiah potrebbe lanciare l’aumento da 400 milioni nel mese di giugno, prima finestra disponibile per raccogliere nuove risorse. Domani intanto dovrebbe essere pubblicata la…

Alberto Nagel, Mediobanca, Sanpaolo, Generali

Ieo e Monzino, come si sono divisi Mediobanca e Intesa Sanpaolo su Rocca e Rotelli

Di Francesca Gerosa e Andrea Montanari

Porta chiusa all’ingresso dell’Humanitas di Gianfelice Rocca e al gruppo San Donato di Paolo Rotelli nello Ieo anche come soci di minoranza. Il no è arrivato dall’assemblea dell’istituto che si è riunita ieri mattina nella sede di Mediobanca primo azionista dell’istituto con una quota salita dal 14,78% al 24,81%, in seguito all’acquisto, avvenuto l’1 marzo, delle partecipazioni di Italcementi, Edison…

Psa-Opel, come e perché in Germania i mugugni si stanno smorzando

Alla conferenza stampa di ieri a Parigi nella quale veniva annunciato il divorzio definitivo, dopo 90 anni di convivenza – a volte più e a volte meno soddisfacente - tra Opel e General Motors, c’erano, oltre al Ceo di PSA Peugeot Citroën Carlos Tavares, anche la numero uno di GM Mary Barra, arrivata appositamente dagli States, e Karl-Thomas Neumann attuale boss…

Perché Geert Wilders ha già vinto le elezioni in Olanda

Geert Wilders è a capo di un partito virtuale, appare raramente in pubblico, comunica mediante Twitter, predica l'uscita dall'Unione Europea e di proibire il Corano. Personaggio mediatico, definito il prototipo del politico populista, la sua vittoria alle prossime elezioni del 15 marzo non si misurerà nei consensi, ma in come è riuscito a cambiare la scena politica olandese. Il 15…

×

Iscriviti alla newsletter