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Angela Merkel ha confermato la sua quarta candidatura. Sa che rischia di non entusiasmare troppo gli elettori, ma anche che la corsa per il rinnovo della Cancelliere è quasi solitaria (qui l’approfondimento di Andrea Affaticati per Formiche.net). L’Unione cristiano-democratica della Germania è pronta per fare partire una campagna personalistica, incentrata sulla figura del cancelliere. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante la visita a Berlino, ha detto che “se fossi tedesco voterei Merkel”. Un endorsement che, dopo la sconfitta di Hillary Clinton alle presidenziali americano, potrebbe avere l’effetto contrario.

HORST SEEHOFER: AMICI O NEMICI?

Il partito vuole sfruttare le proposte di sicurezza e difesa di Merkel, in un contesto regionale che esige risposte di transizione economica, demografia e tecnologia per un’Unione europea post-Brexit.

Ma ci sono non poche incrinature all’interno della coalizione. Durante questo anno, Merkel ha trovato uno dei più acerrimi oppositori: Horst Seehofer, presidente di Baviera e leader dell’Unione Social-cristiana (CSU). Il cancelliere dovrebbe concordare con questo alleato un programma elettorale comune, per unire forze e cercare di rinnovare il potere, ma Seehofer è contrario alle politiche sugli immigrati di Merkel. Gli scontri sono aumentati negli ultimi tempi al punto che i due non si invitano reciprocamente ai congressi dei rispettivi partiti.

LA SFIDA DI SIGMAR GABRIEL

Anche gli altri partiti tedeschi sono impegnati in una strategia per arrivare al potere. Il Partito Socialdemocratico di Germania (SPD) è pronto il congresso di gennaio. Sigmar Gabriel, vice-cancelliere e ministro dell’Economia, vorrebbe essere nominato candidato per le elezioni generali del 2017. Ma forse non sarà l’unico. Il segretario generale del partito, Katarina Barley, ha detto che ci sarà un processo di votazione, secondo lo statuto dell’organizzazione. La stampa tedesca sostiene che l’attuale presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, vorrebbe proporsi come candidato.

Gabriel è il leader del SPD. Guida il partito dal 2009. È stato ministro della Bassa Sassonia e Ministro dell’Ambiente. Laureato in Letteratura, politica e sociologia, è stato eletto come membro del parlamento federale nel 2005. È uno dei promotori del governo della Grande coalizione dopo le elezioni del 2013. Il suo punto debole? Secondo alcuni analisti, molti colleghi di partito non sono d’accordo con il potere di controllo che esercita. La scelta del candidato del SPD potrebbe ricadere su Schulz, già che Gabriel è in posizione di svantaggio in quanto a popolarità rispetto alla Merkel. E anche perché ha fatto parte di tutte le politiche che vengono criticate all’attuale cancelliere.

L’ASCESA POPULISTA DI FRAUKE PETRY

Così, un altro rivale politico di Merkel nelle elezioni del 2017, potrebbe essere il partito Alternativa per la Germania (AfD). Divenuta la terza forza politica dopo le elezioni regionali, il leader del partito, Frauke Petry, (qui l’articolo di Formiche.net), è stata confermata dal Congresso regionale del partito come candidato alle elezioni. All’evento, sono state confermate le idee radicali sull’Unione europea, immigrazione e politiche economiche europee. Così come Donald Trump, la visione di Petry è a favore di un ravvicinamento con la Russia di Vladimir Putin. L’Afd è nell’elenco dei partiti euroscettici che sarebbero finanziati dal Cremlino, secondo un’inchiesta del sito Mediapart.

L’OPZIONE DE “LA SINISTRA” E I VERDI

Ultimo, ma non meno pericoloso, è il partito Die Linke (La Sinistra). Con un passato legato al vertice della Germania comunista (l’ARD), questo partito è nato nel 2007 da una fusione con il Partito del Socialismo Democratico (PDS). In caso di una diminuzione del sostegno popolare per la Merkel, i leader di Dir Linke, Katja Kipping e Bernd Riexinger, potrebbero arrivare ad un accordo con il SPD e i Verdi per una possibile coalizione tripartitica. Il candidato con più visibilità sarebbe Kipping: figlia di un economista, è laureata in Studi Americani e Diritto. È stata volontaria sociale a Gatchina, Russia.

Germania, ecco chi punta alla poltrona di Angela Merkel

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