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Che fare dopo il caso di Paola Muraro? È la domanda che si pone anche il Fatto Quotidiano: per il direttore del Fatto cartaceo, Marco Travaglio, si deve dimettere l’assessore all’Ambiente; per il direttore del Fatto on line, Peter Gomez, se il sindaco Virginia Raggi non chiarisce la vicenda a dimettersi deve essere lei.

CHE COSA È SUCCESSO

Per Virginia Raggi non sono giorni semplici. La sindaca di Roma, dopo le dimissioni di giovedì scorso del capo di gabinetto Carla Raineri, dell’assessore al Bilancio e alle Partecipate Marcello Minenna e dei vertici di Atac e Ama, deve affrontare l’inchiesta a carico dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro e le accuse di poca trasparenza sulla vicenda. Per capire errori e eventuali mosse future, è utile leggere due firme del giornalismo che seguono da tempo, e spesso apprezzano, politica e posizioni del Movimento 5 stelle: Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, e Peter Gomez, direttore del fattoquotidiano.it.

L’EDITORIALE DI TRAVAGLIO DOPO LE DIMISSIONI DI MINENNA E RAINERI

Nell’editoriale del 2 settembre (titolo: “Tutti zitti o tutti a casa”), il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, si esprimeva così riguardo alle dimissioni del “superassessore” al Bilancio e alle Partecipate Marcello Minenna: “Se vogliono aiutare la Raggi a rilanciare la giunta, si cuciano la bocca, si tengano per sé i buoni consigli tipici di chi ha finito i cattivi esempi e lascino governare chi è stato eletto per farlo. Se invece intendono continuare a logorare la loro giunta, a lanciare sassate contro la loro vetrina, a segare il ramo su cui sono seduti, lo dicano subito e sfiducino la Raggi, confessando di non essere pronti a governare Roma e dunque, a maggior ragione, l’Italia. In questo caso, tutti a casa. Ma per sempre”. Silenzio, dunque, perché “tollerare i troppi galli nel pollaio” che hanno rilasciato interviste e dichiarazioni dopo le dimissioni di Raineri, Minenna e i vertici di Ama e Atac ha fatto solo male al Movimento, impedendogli di governare.

IL COMMENTO DI GOMEZ URGONO PIÙ SPIEGAZIONI

In un commento pubblicato il giorno seguente (3 settembre) il direttore del fattoquotidiano.it (testata online del FattoPeter Gomez, chiedeva invece alla sindaca di “motivare analiticamente e pubblicamente tutte le sue decisioni più importanti” soprattutto in riferimento alle polemiche sugli stipendi di alcuni dei componenti della giunta. Secondo Gomez “i militanti e i simpatizzanti dei 5Stelle, da sempre abituati a vedere il Movimento in prima linea contro sprechi e privilegi della Casta, avevano tutto il diritto di non capire perché fosse stato triplicato lo stipendio al capo-segreteria della sindaca (da 40 a 120 mila euro) o perché quello dell’ex capo di gabinetto Carla Raineri fosse di 193 mila euro l’anno”. Secondo il direttore del fattoquotidiano.it, dunque, “l’unico modo per evitare i retroscena dei giornali (spesso giocoforza imprecisi e sempre forieri di divisioni) è quello di parlare apertamente e con una voce sola”, la voce di Virginia Raggi, che sarebbe dovuta ripartire dalle questioni lasciate in sospeso prima del voto: la questione Olimpiadi (con il no definitivo, così come detto in campagna elettorale) e la questione sull’Imu da far pagare alla chiesa. Parole, dunque, non silenzio.

TRAVAGLIO: MURARO BUGIARDA, SI DIMETTA

Sulla scia del “giovedì nero” della giunta Raggi, sono arrivate le notizie sull’inchiesta a carico di Paola Muraro, assessore all’Ambiente indagata per reati ambientali, su cui la stessa Muraro e la sindaca Raggi non hanno informato cittadini e militanti a 5 stelle. Per Travaglio non ci sono troppe soluzioni, si legge nel commento di oggi sul Fatto: Muraro deve dimettersi perché anche se “aveva persino il diritto di non parlarne e di non rispondere sul punto alle domande dei giornalisti […] quando ha accettato di rispondere – per esempio – al Fatto, doveva dire la verità. Invece non l’ha fatto e ora dovrebbe trarne le conseguenze, cioè dimettersi”. E Raggi, invece? Il direttore del Fatto non si pronuncia sulla sindaca se non sostenendo che probabilmente “ha sottovalutato l’indagine o non ha voluto costringere la Muraro a rivelare una notizia ancora riservata in piena bufera, anche se avrebbe fatto molto meglio a farlo”.

GOMEZ: RAGGI CHIARISCA E SPIEGHI, ALTRIMENTI IL SINDACO SI DIMETTA

Si è pronunciato, invece, Peter Gomez con un commento pubblicato proprio lunedì sera sul fattoquotidiano.it, dopo l’audizione di Raggi e Muraro davanti alla Commissione sulle Ecomafie: “L’unica cosa che può fare (Raggi, ndr) per tentare di non passare per sempre per una furbetta è presentarsi in consiglio comunale e ammettere il suo grave errore. Chiedere scusa agli elettori romani. Garantire che una cosa del genere non si ripeterà mai più” e conclude: “Va cambiato registro subito. Ci vuole un’autocritica severa. Se non arriva meglio che la Raggi si dimetta”.

marco travaglio peter gomez

Ecco come Travaglio e Gomez discutono (e si dividono?) su Raggi e Muraro

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