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Apprezzamento perché si potenzia la riscossione, al di là degli annunci mediatici. Critica per i rischi che corrono i dipendenti di Equitalia. Sono due dei principali aspetti che si rilevano da un comunicato congiunto dei maggiori sindacati, confederali e non, sul decreto fiscale con cui il governo ha riformato la riscossione superando Equitalia, che sarà inglobata in una agenzia ex novo per la riscossione.

NESSUN CAMBIAMENTO REALE, ANZI UN POTENZIAMENTO

“Ad una prima analisi – si legge nel comunicato sindacale firmato da Cgil, Cisl, Uil, Fabi e Ugl- emerge che il provvedimento non cambia le regole della riscossione in quanto non prevede la definizione agevolata di cui tanto si è sentito parlare negli ultimi tempi, ed in questo senso delude le aspettative dei contribuenti. Il testo, anzi, prevede un potenziamento della riscossione riconoscendo al nuovo ente pubblico economico che sostituirà Equitalia ancora più poteri circa l’utilizzo dei dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps”.

LA CRITICA PRINCIPALE

Ma nel provvedimento del governo c’è un aspetto grave, secondo i sindacalisti del comparto: “Tale decreto contiene al proprio interno una condizione gravissima ed inaccettabile per i lavoratori del settore: il personale del Gruppo Equitalia potrà passare alle dipendenze del nuovo ente “PREVIO SUPERAMENTO DI APPOSITA PROCEDURA DI SELEZIONE E VERIFICA DELLE COMPETENZE, IN COERENZA CON I PRINCIPI DI TRASPARENZA, PUBBLICITÀ E IMPARZIALITÀ””.

LE INTERPRETAZIONI DELLA NORMA

“Non ci è dato ancora sapere, con assoluta certezza, che cosa significhi esattamente questa frase nelle intenzioni del Governo”, dicono i sindacati. Ciò che sappiamo certamente è che – scrivono – “il personale dipendente dal gruppo Equitalia è transitato dai vecchi concessionari privati alla società ad azionariato pubblico a seguito di una legge dello Stato, la n. 248 del 2 dicembre 2005. Tutte le assunzioni effettuate dalla società a partecipazione pubblica successivamente alla data di entrata in vigore di quella legge sono state fatte utilizzando procedure di selezione tempo per tempo previste dal contratto vigente e dalle procedure deliberate dai vari CdA succedutisi negli anni, ed i cui componenti sono stati decisi dagli azionisti pubblici (Agenzia delle Entrate ed Inps)”.

L’ANNUNCIO DEI SINDACATI

Conclusione: “Combatteremo con grande determinazione, in tutte le sedi e con ogni mezzo possibile affinché nessun dipendente di Equitalia possa dover superare alcuna prova per continuare serenamente ad applicare tutta la professionalità nell’ambito del suo rapporto di lavoro a causa di una scelta di modifica organizzativa e gestionale del servizio di riscossione. A tale fine porremo in essere ogni possibile iniziativa di carattere sindacale, politico e giuridico con il coinvolgimento attivo di tutta la categoria”.

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