Skip to main content

Riceviamo e pubblichiamo

In qualità di cittadini ed elettori chiediamo piena trasparenza dei costi associati alle vicende che hanno portato alle note e commentatissime serie di dimissioni avvenute nella giunta di Roma Capitale.

Tra le tante polemiche sollevate nei giorni che hanno visto sia la costituzione della nuova giunta Raggi, ma anche successivamente alle
dimissioni, alcune erano connesse alle retribuzioni dei neo incaricati e conseguenti costi a carico della collettività romana.

Per quanto concerne i costi del Capo di Gabinetto, Carla Romana Raineri magistrato di Corte di Appello in Milano, si è detto e letto di tutto posto che i numeri del suo compenso, lordo, erano noti fin da subito. Poco è stato detto invece dell’importante ruolo svolto dalla stessa nella task force capeggiata dal Prefetto Francesco Paolo Tronca, a fianco del Dott. Minenna, durato nel pieno riserbo per ben 6 mesi. Non una parola in tutto il periodo, salvo i pubblici ringraziamenti del dott. Tronca il quale riconosceva che non sarebbe stato possibile fare un lavoro così puntuale ed efficace senza la sua squadra. Alla dottoressa Raineri venivano riconosciuti gli stessi emolumenti economici percepiti nella sua attività di magistrato per un lavoro comunque svolto fuori dalla sua sede di residenza, Milano, con tempi e modalità serratissime.

Qualsiasi nuovo governante avrebbe fatto tesoro dell’ottimo lavoro svolto dalla Dott. Raineri e dal Dott. Minenna cercando di coinvolgerli nella
nuova giunta. Si tratta di efficienza oltre che di buon senso. L’incarico proposto alla giudice avrebbe richiesto comunque una conferma dello stesso trattamento economico. Francamente nulla di strano o anomalo: non si può contestare una retribuzione al caso specifico (come molti hanno fatto colpiti dal semplice valore “facciale” dello stipendio) se la stessa è fissata per legge. Se così non fosse, piaccia o meno, bisognerebbe ridurre lo stipendio a tutti i magistrati, per legge, ma è evidentemente altra questione.

Ancora più interessante è l’analisi che riguarda l’assessore al Bilancio, patrimonio e  partecipate del Comune dott. Marcello Minenna, dirigente dell’Ufficio dall’ufficio “Analisi quantitative ed innovazione finanziaria della Consob”, grande esperto di finanza quantitativa, noto nel mondo accademico.

Minenna ha lavorato spesso come consulente tecnico specializzato in delicate indagini della magistratura relative all’utilizzo di strumenti
finanziari strutturati da parte di comuni ed enti locali. Le competenze tecniche,  la  padronanza la sua “posizione” storica, quasi genetica di
tutela del “contraente più debole”, rendevano il suo profilo perfetto per il ruolo affidatogli. Chiunque abbia avuto modo di interagire con Marcello Minenna è in grado di valutare autonomamente.

Ebbene nonostante le polemiche nessuno era a conoscenza che per il ruolo di super assessore con tre deleghe a Minenna venivano riconosciuti i soli emolumenti da assessore e pari a 75.000 euro (congelando l’emolumento percepito come dirigente Consob pari al doppio).

Ed ora arriviamo al paradosso: il Sindaco Raggi ha deciso di scorporare le deleghe. Chiediamo: con quale obiettivo? Quello di avere persone più competenti e con profili più adeguati oltre a voler realizzare un risparmio?

Purtroppo no. Da un assessore ne avremo quindi 3. L’effetto sarà maggiori oneri per il Campidoglio pari a 150.000 euro annui.

Poi è noto che ogni assessore può portarsi collaboratori per 300.000 euro. Minenna non aveva portato nessuno se non l’addetto stampa richiesto dallo stesso Movimento per 35.000 euro. Aveva infatti deciso di fare affidamento solo a dipendenti comunali per valorizzare le risorse interne. Ora se i nuovi 3 Assessori faranno uso di queste facoltà si aggiungeranno altri 900.000 euro a carico del Campidoglio.

In sintesi la decisione muscolare della Raggi di costringere Minenna alle dimissioni costerà oltre 1 milione di euro l’anno (300.000 euro x 3 +
75.000 euro x 2 = 1.050.000 euro).

Caro Sindaco, in nome della”legalità, onestà e  trasparenza” che hai promesso ai tuoi elettori puoi fornirci informazioni sul vantaggio
economiche che le scelte dell’ultima settimana comporteranno?

Rosella Castellano
Professor on Quantitative Finance
Università di Roma Unitelma-Sapienza

Rita Laura D’Ecclesia
Professor of Quantitative Finance
Dipartimento di Scienze Statistiche
Sapienza Università di Roma

Marcello Minenna

Ecco quanto costerà a Roma e a Virginia Raggi l'uscita di Marcello Minenna

Di Rosella Castellano e Rita Laura D'Ecclesia

Riceviamo e pubblichiamo In qualità di cittadini ed elettori chiediamo piena trasparenza dei costi associati alle vicende che hanno portato alle note e commentatissime serie di dimissioni avvenute nella giunta di Roma Capitale. Tra le tante polemiche sollevate nei giorni che hanno visto sia la costituzione della nuova giunta Raggi, ma anche successivamente alle dimissioni, alcune erano connesse alle retribuzioni dei neo incaricati…

cnr

Tutte le chance del Sud con i treni del futuro

Nel pacchetto di misure varato dal Governo prima di ferragosto vi sono ben 8,9 miliardi di euro per il contratto di programma delle ferrovie (Rfi), 1,5 per le metropolitane, 300 milioni per la sicurezza delle ferrovie regionali interconnesse, 1,4 miliardi per il materiale rotabile; l’area che ne beneficerà sarà in prevalenza il Mezzogiorno. Nei commenti governativi si è parlato del…

Ecco come l'Europa fa harakiri rispetto a Usa e Cina

L’inizio “formale” della crisi economica si fa risalire al settembre del 2008, con il crollo della banca d’affari americana Lehman Brothers. La data collima abbastanza bene con lo “svaccamento” dell’Unione Europea che - con in più la coincidenza non del tutto casuale della crisi dell’immigrazione incontrollata - ha radici sostanzialmente economiche. Ha fatto comodo a molti in questi anni supporre…

Che cosa non mi convince, da magistrato, dell'Anac di Cantone

Se c'è hic et nunc (qui ed ora ndr) un elemento di confusione istituzionale che incide su tutti i procedimenti amministrativi, influendo negativamente sulla certezza del diritto e sulle possibilità concrete che il sistema delle imprese, italiano e straniero, sia invogliato a investire in Italia, esso è la legge 6 dicembre 2019, 190, istitutiva dell'autorità anticorruzione, uno dei tanti regali…

Perché l'economia della Siria è al collasso

Seconda parte dell'analisi del ricercatore Luca Longo, la prima parte si può leggere qui L’ECONOMIA Anche se l’economia siriana non è mai stata incentrata sul petrolio, prima della guerra la vendita di idrocarburi ha rappresentato un quarto degli introiti statali. Dopo oltre cinque anni, il controllo formale dell’economia da parte del governo è completamente collassato. Il colpo di grazia è…

Come si muove il governo su lavoro e occupazione. L'intervento del ministro Poletti

Di Giuliano Poletti

Il disallineamento tra domanda e offerta di competenze (skill mismatch) rappresenta una delle principali fonti di ostacolo alla crescita della produttività nelle economie avanzate. Secondo l’Ocse, in numerosi Paesi dell’Unione europea, tra cui l’Italia, tre lavoratori su cinque ritengono di sperimentare una qualche forma di squilibrio tra competenze possedute e lavoro svolto, siano esse in eccesso o in difetto rispetto…

Sul caso M5S dopo il caos a Roma

Quanto sta accadendo a Roma è indescrivibile: cadute di stile, omissioni, dimissioni in massa, provini per scegliere gli assessori, email fraintese o non lette bene, doppia o tripla morale quando si tratta degli avvisi di garanzia degli altri. Eccolo qua il M5S alla prova del governo di una grande città. E non una qualsiasi, si tratta della capitale d'Italia. Bene.…

Cosa succede se vince il No al referendum? Risponde Stefano Parisi

Cosa succede se vince il No al referendum? “Niente, non crolla il mondo, non fuggono le imprese. Semplicemente ci sarà un nuovo governo che farà la legge elettorale e condurrà il paese con serenità a nuove elezioni”. Così Stefano Parisi da Matera alla Festa del No, incalzato dalle domande di un Nicola Porro in procinto di iniziare la stagione con…

Non è ancora suonata la campana per Virginia, la Regina di Roma

Non è ancora suonata la campana per Virginia Raggi, incoronata tre mesi fa, dal voto popolare: oltre 770 mila consensi, Regina di Roma. Nonostante l'intonazione di frettolosi, scomposti e interessatissimi 'de profundis', compresi quelli partiti dal Vaticano, in seguito a sviste clamorose, errori di valutazione e annebbiamenti improvvisi, che hanno prodotto dimissioni a catena, la Regina gode ancora la fiducia…

beppe grillo, M5s, energia

Tutti gli effetti economici negativi del No alle Olimpiadi

Pugno fermo sulle Olimpiadi 2024 in casa 5 stelle. Dopo il no di Beppe Grillo, apparso ieri sul blog del pentastellato, non resta che attendere la decisione ufficiale sulla candidatura di Roma da chi le compete, la sindaca della Capitale, Virginia Raggi. Per capire quali sono le conseguenze di questa scelta, proviamo a rispondere all'interrogativo di Elio Lannutti, presidente Adusbef,  autore del post sul blog di…

×

Iscriviti alla newsletter