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La ‘rottura’ con il passato, determinata dallo tsumani elettorale del 5 giugno, è un dato di fatto, inoppugnabile e il ballottaggio di domenica prossima diventa la sfida della vita e non solo a Roma.. “Riprendiamoci la vita, la nostra vita e insieme rimettiamo in piedi Roma, la nostra città, affogata nelle macerie e nel marcio prodotti dal mal-governo degli ultimi vent’anni”. La pentastellata Virginia Raggi scatena l’entusiasmo delle centinaia e centinaia di persone, molti i compagni delusi, incontrate in uno dei quartieri più popolati e popolari di Roma: il XVII Muncipio, ossia Statuario, Cinecittà, IV Miglio e Tuscolana. Meglio le 5 Stelle che i 5 Cerchi, risponde la gente comune all’indirizzo di Virginia una di noi, una di noi. “Ci sono priorità indilazionabili: il risanamento di quel debito mostruoso [12-14 miliardi di euro] che grava sulle famiglie [200 milioni in tasse] e dei servizi pubblici, trasporti, rifiuti, scuole, asilo nido e sanità, che non vanno privatizzati, ma resi efficienti e funzionali con il concorso dei lavoratori e dei sindacati. C’e’ da migliorare la qualità della vita: più parchi, più verde e più centri d’incontro, più cultura. Questo e’ l’ordinario da affrontare subito, hic et nunc, e poi, una volta risolto, si può pensare, insieme ai cittadini, allo straordinario”. Parole chiare e semplici fuori dal politichese. Attenta a soppesare le parole, scandisce al megafono, “vogliamo far rinascere insieme a voi una città sotto le macerie, restituire autorevolezza e trasparenza alle istituzioni soffocate dal gran marcio accumulato da chi l’ha governata negli utimi vent’anni”. E giù applausi.  Il 19 giugno sarà così la sfida della vita e non solo a Roma. “Vedrete quante promesse sentiremo: la mobilità pubblica? la legalità? ma in vent’anni non ci hanno mai pensato? E oggi vogliono distruggere la Costituzione. E quante secchiate di fango ci lanceranno: resistiamo, facciamo un ultimo sforzo perchè il 19 giugno sia il nostro giorno”.
La ‘tacita alleanza’ con la Lega, passata, malignamente, per patto segreto? “Più che concentrarsi sulle questioni nazionali, si concentrino piuttosto sui grandi problemi di Roma, ridotta da loro a un cumulo macerie”, taglia corto la Raggi.  Roma è la Capitale d’Italia e quindi ha i riflettori dell’Europa puntati addosso: non a caso a pressare di più la Raggi sono i media di Germania, Francia e Spagna. Lei non si scompone. “L’Europa? Vogliamo che le istituzioni siano trasparenti e aperte ai cittadini: in Europa, invece, le porte sono aperte a banche e grandi imprese”.  Qualche sassolino da togliersi lo ha ancora: per il suo avversario diretto, Roberto Giachetti che “eletto per fare il parlamentare si fa con i soldi da parlamentare la campagna elettorale e ha avuto il coraggio di dire che se vince non molla la doppia poltrona” e per il Premier Matteo Renzi, “è bene che torni presto a indossare i panni di Premier del Governo:  continua a confondere il ruolo di segretario di partito con quello di Presidente del Consiglio. Dovrebbe aver un contegno diverso”. A Renzi manda a dire se il 19 giugno andrà come tanti romani sperano, “la relazione con il Governo sarà franca e diretta: ora facciamo rinascere questa stupenda città. Forza, un ultimo e decisivo sforzo!”.

Virginia Raggi: riprendiamoci la vita e rimettiamo in piedi Roma

La 'rottura' con il passato, determinata dallo tsumani elettorale del 5 giugno, è un dato di fatto, inoppugnabile e il ballottaggio di domenica prossima diventa la sfida della vita e non solo a Roma.. "Riprendiamoci la vita, la nostra vita e insieme rimettiamo in piedi Roma, la nostra città, affogata nelle macerie e nel marcio prodotti dal mal-governo degli ultimi…

Giuliano Poletti

Meno italiani (dopo novant'anni) perché manca una certa idea dell'Italia

Non accadeva da novant’anni, ma c’è sempre una prima volta quando si rinuncia a guardare lontano, a immaginare l’Italia fra cinque, dieci o vent’anni. La prima volta ora riguarda il calo dei cittadini residenti, cioè degli italiani, nella misura di quasi 142 mila persone in meno. Un saldo negativo consistente, senza precedenti. In controtendenza persino se confrontato al contemporaneo aumento…

Hillary, pioggia d'endorsement. Trump, tempesta di polemiche

Assegnate le nomination, sale di tono il tormentone dei vice che faranno ticket con Hillary Clinton e Donald Trump: molti i nomi già indicati, talora con esercizi di fantasia e/o di autopromozione. E, intanto, sui due candidati, specie su Hillary, piovono endorsement politici significativi: dopo quelli del presidente Obama, del suo vice Biden e della senatrice Elizabeth Warren, l’ex first…

Giachetti e Raggi, i programmi a confronto su Olimpiadi, metro C, debito e stadio della Roma

"Il ballottaggio è un'altra storia. Adesso Virginia Raggi non può più scappare", commenta Roberto Giachetti. "Va mendicando voti, i nostri rapporti sono al buongiorno e al buonasera", risponde la pentastellata. Tensione sempre più alta a Roma tra i due candidati giunti al ballottaggio: la grillina - forte del 35% dei consensi ottenuti in occasione del voto del 5 giugno -…

Come arrivano al ballottaggio Giuseppe Sala e Stefano Parisi

Mentre in una generale e comprensibile indifferenza i cinesi conquistano l’Inter e si accingono a fare la stessa cosa con il Milan, la città affronta la sfida conclusiva di una campagna elettorale che non avrà scaldato i cuori e risvegliato le passioni dei milanesi ma si è caratterizzata per la correttezza e lo stile dei candidati e per la concretezza…

Perché io, renziano, a Napoli preferisco Lettieri a De Magistris

La sfida a Napoli è tra due candidati. In democrazia uno sceglie sempre il meno lontano o si astiene. A Napoli no. A Napoli (o meglio in una parte dello sconfitto Pd napoletano) l'argomento è ideologico: uno dovrebbe scegliere tra "destra e sinistra". E sarebbe? Vediamo. Tra i due candidati uno è certamente di centrodestra e l'altro non si sa…

yellen

Cosa faranno Fed e Bce

Nelle prossime settimane si riuniranno le principali Banche Centrali. Gli occhi saranno puntati soprattutto sulla Federal Reserve (Fed), che a metà mese si pronuncerà sul prossimo aumento dei tassi di interesse americani. Recentemente, i segnali che indicano un ulteriore inasprimento sono aumentati, allineandosi alle nostre attese. La Fed, indipendentemente da quanto espansiva possa restare la sua linea, alla fine potrebbe…

npl

Ecco come le nuove regole bancarie europee penalizzano le pmi

A ben vedere negli ultimi anni l’evoluzione del rapporto banca-impresa sul fronte dell’erogazione del credito ha subito un'evoluzione quasi darwiniana. Il primo stadio di questo processo potrebbe essere definito, in senso buono, come lo stadio del "credito di vicinanza". In questa fase (ante anni 90) i bilanci e i conti delle aziende entrano ovviamente nell’analisi del merito creditizio, ma molto…

Vi racconto l'eterna epopea dei Clinton

La prima, lunga fase di una delle campagne elettorali americane più convulse, e potenzialmente rivoluzionarie, si è conclusa pochi giorni fa con la più conservatrice fra le scelte a disposizione degli elettori democratici, quelli che dovrebbero, in teoria o secondo la leggenda, voler cambiare le cose, anzi "cambiare l'America". Erano le ultime sei primarie e contenevano, soprattutto in teoria, l'ultima…

Usa 2016, cosa succede tra Hillary Clinton, Bernie Sanders e Barack Obama

Hillary Clinton ha già fatto storia: è diventata la prima donna in corsa verso la Casa Bianca. Dopo 10 dibattiti, 27 giornate di campagna elettorale e 212 milioni di dollari spesi nella prima fase, l’ex first lady ha raggiunto il numero di delegati necessari per ottener la nomination del Partito Democratico. La sua candidatura ha il supporto ufficiale del presidente…

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