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In un’era dominata dalla digitalizzazione e dalle crescenti minacce informatiche, diventa essenziale potenziare le capacità nazionali a livello di cybersecurity. E il consolidamento di tali capacità non può non passare per il rafforzamento cibernetico delle piccole e medie imprese, vera struttura portante del tessuto economico nazionale e quindi fondamentale tassello dell’ecosistema cyber italiano.

Le Pmi hanno da tempo avviato un importante percorso di digitalizzazione che, se da un lato le ha rese più adeguate all’attuale contesto di business, dall’altro le ha sovraesposte a rischi cibernetici, al cui contenimento si sono rivelate impreparate. Si dovrà, pertanto, rendere più accessibili le tecnologie cyber a questa rilevante parte di aziende che, per disponibilità di risorse, complessità della materia e mancanza di talenti disponibili sul mercato, si trovano a dover fronteggiare con grandi difficoltà le minacce nel dominio cibernetico.

È da rilevare, peraltro, come la cyber intelligence e la protezione delle reti informatiche siano ormai chiaramente riconosciute quali domini strategici da gestire a beneficio della sicurezza del Paese. Ce lo ricorda Emanuele Galtieri, amministratore delegato di Cy4Gate, che sottolinea anche come “gli attacchi odierni sono così sofisticati e ben organizzati che diventa prioritario concentrarsi sulle azioni da intraprendere quando la prima linea di difesa cede – spiegando ad Airpress il suo punto di vista, dal quale emerge chiaramente che – più che su una invulnerabilità impossibile da raggiungere, si debba lavorare sull’identificazione e gestione dei rischi e sulla continuità del business a fronte di un eventuale attacco”. Questo obiettivo viene perseguito sia attraverso una visibilità totale sulle minacce sia sfruttando l’IA per garantire una risposta rapida ed efficace.

La riflessione continua con un tema sempre più centrale, che è quello della sovranità tecnologica: il vero elemento di vantaggio competitivo sarà l’eccellenza del made in Italy e in Europe, il possesso di know-how tecnologico e soluzioni proprietarie. “La nostra forza è la proprietà intellettuale – ha ricordato Galtieri – sviluppiamo internamente le nostre tecnologie, garantendo un controllo totale e la possibilità di personalizzazione per ogni cliente”.

Nata nel 2014 come spin-off di Elt Group, l’approccio di Cy4Gate in questo senso si basa su cinque pilastri fondamentali: capacità avanzata di detection e observability, intelligence sulle minacce, sviluppo di algoritmi di IA composita, e intelligence decisionale.

È in questo contesto che si inserisce la recente strategia di crescita e potenziamento del portfolio del gruppo Cy4Gate, che ha incorporato realtà tecnologiche innovative come Xtn cognitive security, azienda italiana che sviluppa soluzioni all’avanguardia di antifrode basate sull’IA, e Diateam, società francese che ha portato in dote l’Hybrid digital twin, “un gemello digitale rappresentativo della rete informatica, utilizzato per valutare la resilienza agli attacchi e addestrare gli amministratori a rispondere con contromisure efficaci”, come ha spiegato Galtieri.

Un aspetto che si collega direttamente all’importanza attribuita dall’azienda negli investimenti in ricerca e sviluppo, indispensabili per la creazione di tecnologie e per il mantenimento di posizioni di leadership sul mercato, portando il valore aggiunto del made in Italy nel settore della cybersecurity.

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Di Marco Battaglia

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