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La Cina ha recentemente dispiegato aerei da combattimento in una delle isole contese del Mar Cinese Meridionale, alzando ulteriormente il livello delle polemiche sulla “militarizzazione” della regione. Lo rivelano funzionari americani al corrispondente da Washington del Wall Sreet Journal Gordon Lubold (lo stesso che ha firmato l’articolo in cui si dava la notizia dell’accordo USA-Italia per l’uso di UAV armati da Sigonella).

I cinesi rivendicano la sovranità su un gruppo di isole disabitate che però si trovano su una rotta commerciale cruciali, che sposta oltre 5 miliardi di traffici l’anno, e hanno dunque una forte connotazione geostrategica: insieme a Pechino diversi altri paesi della regione rivendicano diritti analoghi su varie parti degli arcipelaghi.

La notizia del posizionamento dei jet cinesi a Woody Island, parte della catena di isole Paracel, arriva a pochi giorni di distanza dalle tensioni create dal recente posizionamento di missili da difesa aerea che Pechino ha disposto sulla stessa isola (le immagini sono state mostrate da Fox News mentre il ministro degli Esteri cinese Wang Yi era in visita a Washington).

Per gli Stati Uniti è l’ennesima prova dell’attività muscolare che la Cina sta conducendo per accaparrarsi il controllo delle isole. Sono “parte di una preoccupante tendenza di militarizzazione della Cina del Mar Cinese Meridionale” ha dichiarato al WSJ il portavoce del Pacific Command americano. Secondo l’ufficiale a Woody Island sarebbero arrivati alcuni caccia da superiorità aerea J-11, una variante made in China del Flanker russo, e cacciabombardieri JH-7.

Il Wall Street Journal scrive anche che “il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Hua Chunying non conferma né smentisce la distribuzione dei caccia quando gli viene chiesto sulla questione in una conferenza stampa di mercoledì, e ha ribadito la posizione della Cina sulla sovranità “indiscutibile” sopra le Paracels”.

 

 

Caccia cinesi su un'isola contesa del Mar Cinese Meridionale

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