Skip to main content

La sensazione è quella che si continui a sparare nel mucchio, tanto, fra tanta gente, di sicuro ci sono i corrotti, i concussori, i falsari e, comunque, i malandrini. Questo, a prima vista, si ricava dall’ennesima denuncia di Raffaele Cantone, questa volta a proposito della sanità pubblica.

Che il fenomeno fosse ignoto non si può dire, visto che i costi standard hanno da tempo messo in rilievo le ingiustificabili differenze di costo tra alcuni sistemi sanitari regionali che fanno supporre la presenza di pesanti e illegali gabelle burocratiche e politiche. Ma i dati presentati dall’Ispe (Istituto – privato – per l’etica nella sanità) insieme a Trasparency International e Censis non sembrano essere corroborati da fondamenti scientifici. Per esempio, consultando i documenti di Trasparency International si scopre che essi sono fondati – in sostanza – sugli articoli dei giornali, cioè su un meccanismo che si autoalimenta. Pensiamo proprio a questo rapporto Ispe e a quanto articoli di giornale ha provocato: ebbene di per se stesso esso ha causato un picco nella corruzione percepita. Basta consultare il sito di Trasparency International per avere conferma di un metodo empirico, che garantisce solo una approssimazione (buona o cattiva dipende poi da chi ha la possibilità di verificare punto per punto le rilevazioni) sul fenomeno. Del resto Transparency International si autodefinisce “the biggest ever survey tracking world-wide public opinion on corruption”: più o meno la più grande opera di monitoraggio della pubblica opinione su scala mondiale. Ergo, informazioni sulle sensazioni, non dati esatti provenienti da autorità indipendenti, da governi e autorità giudiziarie.

Di questo documento, sarebbe interessante verificare per tabulas quale sia stato il contributo del Censis che, di norma, presenta studi impeccabili che superano ogni più o meno occhiuta perplessità, per merito di chi, Giuseppe De Rita, lo ha fondato e lo ha guidato con mano ferma, aliena da ogni deriva demagogica. E non credo che ci possano essere altri numeri che quelli che derivano dai costi standard e da alcuni dati delle autorità giudiziarie, visto che anche la Corte dei conti basa le sue annuali relazioni su proiezioni di elementi direttamente in suo possesso. Operando in questo modo, Raffaele Cantone getta un’inquietante ombra sul proprio operato e sul coacervo di sue dichiarazioni su tutti i campi dello scibile corruttivo e induce a ritenere, a torto, che l’opzione “sparare sul mucchio” sia quella preferibile per i risultati comunicativi che consente di ottenere.

Un metodo, questo, che, purtroppo, è troppo diffuso nel paese della simulazione. Già, un fenomeno nazionale, la simulazione che trova la sua espressione più evidente nel vezzo dei giocatori di pallone di buttarsi in terra appena si avvicinano a un avversario per fare intendere all’arbitro di avere subito un colpo, una lesione, un fallo di gravità immane. Se ci giriamo intorno e guardiamo la nostra società, possiamo osservare come la simulazione esonda dai campi di calcio e investe la vita civile. Non voglio fare esempi specifici anche perché sono le sensazioni a governare queste opinioni e non sempre le opinioni corrispondono alla realtà.

In qualche modo, il discorso di Cantone richiama vicende giudiziarie, vecchie e attuali, come l’inchiesta della procura di Potenza. Ieri siamo stati inondati da un’altra valanga di intercettazioni di dubbia utilità processuale e di sicuro sputtanamento dei destinatari. Mi riferisco alle discussioni tra la ministra Guidi e il suo compagno Gemelli, che sembrano appartenere più alla normale dialettica tra i componenti di una coppia che all’area del codice penale, visto che si incentrano sull’accusa (di lei a lui) “tu mi usi”, che non è detto appartenga al rapporto di affari (?) tra i due, dato che può appartenere per uso comune anche alla sfera dei rapporti intimi. Quante volte abbiamo letto in letteratura o visto nel cinema, affermazioni di uno dei componenti di una coppia che, con riferimento alle abitudini sessuali dell’altro, sostenevano, appunto “tu mi usi”.

Ancora più gravi sono le indiscrezioni, sempre fondate su intercettazioni, sul sottosegretario De Vincenti (estraneo al procedimento lucano), sul ministro delle infrastrutture Graziano Delrio (estraneo), del cui profilo politico sono sempre stato critico, ma del cui profilo morale sarebbe meglio essere rispettosi, e sul ministro Pier Carlo Padoan (estraneo), tecnico di notorietà internazionale, per incarichi prestigiosi (già direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale e poi vice segretario generale ed economista capo dell’Ocse), la cui onorabilità non deve, ripeto non deve ,essere messa in discussione a causa dell’origliare –autorizzato – di una squadra di carabinieri e poliziotti, anche per le gravi conseguenze che può avere sugli interessi del Paese, mentre è alle prese con negoziati vitali per il futuro.

In fondo, il trucco è semplice: le intercettazioni vengono rese pubbliche da ignoti che non saranno mai individuati. I giornalisti compiono il loro dovere mettendole in pagina. Le vittime che non sono oggetto di indagini o di avvisi di garanzia non hanno alcuna possibilità di difendersi: non possono querelare i giornalisti perché questi hanno esercitato il diritto di cronaca; non possono denunciare gli ignoti diffusori di atti non rilevanti di procedimenti che non li riguardano a cagione del fatto che nessun seguito – è garantito – avranno le loro denunce; non possono in alcun modo dimostrare la loro trasparenza o probità, in quanto non ci sono risposte alle chiacchiere da bar o da toilette tra estranei.

Del resto, è normale che nei retrobottega e non solo degli uffici complessi, anche giudiziari, si trincino giudizi poco benevoli su colleghi e superiori, talché, sono sicuro, se qualcuno decidesse di mettere sotto controllo i telefoni dei magistrati addetti a qualsiasi procura, se ne ascolterebbero di belle (compresi i pettegolezzi riguardanti le infedeltà coniugali).

C’è un briciolo di civiltà giuridica in questo modo di procedere? C’è da dubitarne, anche se il metodo è diffuso, quasi un codice comportamentale largamente adottato.

Ma l’adesione di Magistratura Democratica ai comitati per il No nel referendum istituzionale sembra – se ce ne fosse bisogno – una sorta di controprova dell’ostilità al processo riformista messo in moto da Matteo Renzi, il cui più importante risultato sarebbe l’abbandono del bicameralismo e la fine di un sistema politico fondato sui ricatti di gruppi e corporazioni.

Come finirà è impossibile prevederlo, visto il volume di fuoco disponibile per lo schieramento ostile al presidente del consiglio. È, però, inutile che i nemici delle riforme si illudano: Renzi o non Renzi nulla sarà più come prima.

(Pubblicato su Italia Oggi, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)

Raffaele Cantone ha sempre ragione?

La sensazione è quella che si continui a sparare nel mucchio, tanto, fra tanta gente, di sicuro ci sono i corrotti, i concussori, i falsari e, comunque, i malandrini. Questo, a prima vista, si ricava dall'ennesima denuncia di Raffaele Cantone, questa volta a proposito della sanità pubblica. Che il fenomeno fosse ignoto non si può dire, visto che i costi…

Ecco come Papa Francesco guarda ai mezzi di comunicazione

Il prossimo 8 maggio la Chiesa celebra la giornata mondiale delle comunicazioni sociali, all'insegna del tema "Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo". A tre anni dall'elezione al soglio pontificio, avvenuta il 13 marzo 2013, proviamo a raccogliere i temi principali della riflessione di Bergoglio sulla funzione dei media nel nostro tempo. UN ECOSISTEMA MEDIATICO INQUINATO In un discorso rivolto al…

Tempa Rossa, tutte le contraddizioni dei politici parolai

Archiviato lo scivolone della ministra dello Sviluppo troppo loquace con il proprio partner sulle questioni istituzionali, resta alto il polverone contro la ministra per i Rapporti col Parlamento, per l’emendamento oggetto delle conversazioni intempestive della sua ex-collega. Leggetelo, per favore. Dice soltanto questo: quando il governo, nel rispetto della legge, abbia deciso di autorizzare l’estrazione di petrolio o gas da un…

La Russia farà la guerra anche con i delfini

Alle Forze armate della Federazione russa non bastano i carri armati T-14 Armata, i più imponenti della Terra, e nemmeno i nuovi caccia Su-35S della Sukhoi, o gli elicotteri da combattimento Ka-52 Alligator. Il ministero della Difesa è pronto ad arruolare anche i delfini. Il dicastero guidato dal ministro Sergeij Shoigu, infatti, ha pubblicato un bando per l'acquisto di cinque…

Che cosa si dice tra cardinali e monsignori delle moschee

"Le chiese non sono moschee", firmato cardinal Giuseppe Betori. Lo ha riaffermato l'altro giorno la Conferenza episcopale toscana-Cet, organismo che riunisce i 17 vescovi della regione, e che è appunto presieduta dall'arcivescovo fiorentino.Come ha riferito il Corriere Fiorentino, i vescovi hanno sì "ribadito e incoraggiato l'impegno delle comunità ecclesiali della regione per l'accoglienza e per una piena integrazione di chi…

ELON MUSK TESLA

Perché Elon Musk di Tesla è un genio

Quello che credo molti ancora non abbiano capito del genio di Elon Musk è che, fin dal primo post oltre di dieci anni fa, in cui annunciava la strategia di sviluppo di Tesla, l'obiettivo non era tanto quello di portare sul mercato mondiale la prima macchina elettrica di qualità ad un prezzo accessibile, quanto di minacciare di farlo in maniera così convincente,…

Ci sono i russi dietro ai Panama Papers?

Sicuramente i Panama Papers continueranno a far uscire enormi quantità di informazioni su potenti e poteri, e sulle rotte che certi soldi che contano prendono nel mondo. La mole dei documenti annunciata dai giornalisti che ci stanno lavorando è enorme, e il loro significato va molto oltre lo stillicidio quotidiano di nomi di personaggi famosi o pseudo tali che in Italia…

Cosa c'è di nuovo nel lavoro femminile

Il lavoro femminile è da sempre il tallone d’Achille dell’occupazione nel nostro Paese. Il tasso d’impiego delle donne, per quanto in crescita, rimane nettamente al di sotto della media Europea: nel 2015 l’occupazione delle donne tra i 15 e i 64 anni è arrivata al 56,6% (Fonte: Dati Istat sul Tasso di occupazione). Tuttavia il divario tra occupazione maschile e…

Esiste ancora una politica industriale?

Per pura coincidenza temporale, il saggio di Franco Debenedetti (Scegliere i vincitori, salvare i perdenti. L’insana idea di una politica industriale, Marsilio, pp. 335 €18) esce proprio mentre, da un lato, le cronache politiche e giudiziarie trattano di episodi (veri e presunti) di intervento pubblico particolaristico nella politica industriale e, da un altro, del Documento di Economia e Finanza (DEF) e…

A Berlino la Chiesa Evangelica dice sì

Il sinodo della Chiesa Evangelica di Berlino e del Brandeburgo ha deciso: anche le coppie omosessuali potranno sposarsi con rito religioso. Con 91 voti a favore su 105 voti consegnati anche Berlino e il Brandeburgo fanno un passo avanti importante. Non c'è molto da aggiungere, la notizia parla da sola. Chissà quanto dovremmo aspettare ancora noi in Italia prima che la…

×

Iscriviti alla newsletter