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Nei giorni passati ci sono state diverse allerte su potenziali attentati durante la notte di Capodanno in varie città europee e non solo. Ci sono stati arresti e perquisizioni, con l’obiettivo di scovare jihadisti in giro per il mondo: lupi solitari, elementi di Al Qaeda o dello Stato islamico, o altri gruppi radicali combattenti che si ispirano ai baghdadisti.

VIENNA

Quattro giorni fa, il capo della polizia austriaca ha parlato di una soffiata ricevuta dall’intelligence di un Paese amico il giorno prima di Natale, per possibili attentati durante le feste di piazza organizzate nella notte di San Silvestro in una o più città del Vecchio continente. Il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha rassicurato sull’avviso di Vienna, sostenendo l’Austria non avrebbe detto niente di nuovo e che, l’allerta e l’attenzione durante le manifestazioni sia in Italia sia in Europa, erano già a livelli molto alti. Nello stesso giorno in cui il capo della polizia viennese lanciava l’allarme, a Sarajevo venivano arrestate 11 persone sorprese mentre progettavano un piano per colpire la capitale bosniaca con una bomba: pensavano di piazzarla sotto un’auto della polizia o in un luogo affollato per Capodanno e, ha detto il procuratore antiterrorismo, puntavano ad uccidere «più di cento persone».

BRUXELLES

Mercoledì scorso la polizia belga ha arrestato sei persone sospettate di organizzare un attacco terroristico che avrebbe colpito Bruxelles tra il 31 dicembre e il primo gennaio; quattro sono state poi rilasciate. Il procuratore federale del Paese, che ha diffuso la notizia, ha parlato di una serie di operazioni di polizia condotte tra il 27 e il 28 dicembre tra Bruxelles e Liegi attraverso le quali sono state rilevate «gravi minacce» a «diversi luoghi simbolici» della capitale belga. I poliziotti hanno trovato nelle case dei sospettati abbigliamento militare e materiale di propaganda dello Stato islamico (tra le accuse anche quella di facilitare il proselitismo), ma niente armi o materiale esplosivo. Secondo diversi media, in progetto c’era un attentato in “stile-Parigi” che avrebbe avuto come obiettivo le postazioni della polizia vicino alla Grand Place, nel centro di Bruxelles. Prima il livello sicurezza è stato alzato da “2” a “3”, poi, nella serata di mercoledì, il sindaco della capitale belga ha deciso di cancellare tutti gli eventi pubblici in programma per la notte di Capodanno.

TURCHIA

Ad Ankara la polizia ha arrestato due presunti membri dello Stato islamico con l’accusa di voler colpire con un’azione kamikaze durante la notte di giovedì. Gli uomini, secondo quanto riferito dalle autorità, sarebbero entrambi di nazionalità turca e avevano come obiettivi un centro commerciale e una strada vicina alla centrale piazza Kizilay. Secondo fonti del quotidiano Hürriyet, l’attentato progettato dai due jihadisti sarebbe stato peggiore di quello con cui l‘Isis ad ottobre ha colpito un corteo pacifico nel centro cittadino uccidendo oltre cento persone; tra i pochi dettagli diffusi, una foto dell’ordigno artigianale, messo in uno zaino imbottito con esplosivo e biglie di ferro.

STATI UNITI

La Cnn parla di possibili attacchi a centri di primo interesse nelle maggiori città americane e scrive che le autorità stanno alzando l’allerta in particolare a Times Square (New York), allo stadio Rose Bowl di Los Angeles e a Washington DC. Prima della partenza alle Hawaii per le vacanze natalizie, il presidente americano Barack Obama, in un incontro con i vertici della Homeland Security, ha chiesto di alzare al massimo l’allerta. I funzionari americani specificano che non ci sono informazioni di intelligence specifiche su questi possibili attacchi, tuttavia a New York, l’area della piazza dove avviene la tradizionale discesa della sfera di cristallo Waterford, sarà presidiata da seimila agenti di polizia. Un aumento delle forze dell’ordine su strada è previsto in tutte i luoghi sensibili degli Stati Uniti.

LA PROPAGANDA JIHADISTA

Si arriva a Capodanno con un numero record di minacce e procedimenti giudiziari aperti per accuse di terrorismo. Un funzionario della sicurezza interna americana sentito dalla CNN, ha spiegato che tuttavia la situazione, se non fosse per l’interesse mediatico che suscita, non sarebbe poi troppo diversa da quella di altre occasioni simili. L’Fbi sventa continuamente decine di complotti o pianificazioni, molti dei quali arrivano da personalità con disturbi mentali e non rappresentano pericoli importanti; altri invece hanno il solo fine di alzare il livello di attenzione, far pubblicità ai gruppi jihadisti, e fomentare così nuovi proseliti.

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