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Non condivido – se mi è permesso – la difesa, compiuta da Giorgio Napolitano in una recente intervista, della riforma costituzionale approvata nei giorni scorsi. Ma ho sentito suonare le campane quando il presidente emerito ha bacchettato sulle dita Paolo Grossi per le sue esternazioni, nei fatti partigiane, sul dovere di votare nel referendum anti-triv.

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Spogliato dei suoi quesiti più incisivi, per gli effetti che produrrebbe una vittoria del Sì, il referendum anti-triv si ridotto al lumicino. In sostanza, ad un’operazione tardo-luddista in conseguenza della quale i giacimenti di gas o di petrolio dovrebbero essere chiusi alla scadenza delle concessioni, a prescindere dal loro esaurimento. Il voto, però, ha acquistato altri significati. Matteo Renzi ha deciso di liberare il Pd dai ricatti della “compagnia di giro’’ dell’ambientalismo bucolico del “non nel mio giardino’’. Nella sua storia più recente il Pd ha sofferto di un riflesso pavloviano nei confronti delle pseudo-culture che non erano mai appartenute alla sinistra (il vecchio Pci non si sarebbe mai sognato di sprecare delle risorse energetiche), tra cui quella radical-ambientalista, che nel caso del referendum sull’acqua si unì al vecchio vizio dello statalismo. Nel referendum di domenica, quindi, il Pd combatte prima di tutto contro se stesso: la sfida è tra chi vuole spezzare una delle tante “catene della sinistra’’ e chi non intende rinunciarvi, perché le considera un carattere identitario. Del resto che cos’altro potrebbe pensare delle proprie catene un sequestrato, affetto dalla sindrome di Stoccolma?

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Non credo che sia necessario ribadire che il sottoscritto, domenica, girerà al largo del seggio.

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Perché l’Italia è un Paese sottodimensionato per quanto riguarda le opere e le infrastrutture pubbliche, benché, in tanti, suonino la grancassa per rivendicare investimenti in questi settori? Mi sono domandato spesso i motivi che inducono gli imprenditori nel campo delle costruzioni a fare questo ingrato mestiere. A parte tutte le difficoltà per ottenere le commesse e i pagamenti con frequenza regolare, costoro devono mettere in conto di essere intercettati, di ritrovare, pubblicate sui quotidiani, le registrazioni delle loro conversazioni (magari con l’amante e, ancora meglio, se dicono qualche parolaccia), di ricevere una sequela di avvisi di garanzia e, magari, anche di visitare per qualche mese le patrie galere, assistiti  da una campagna  mediatica diffamatoria. Tutto ciò, anche in assenza di eventuali malversazioni. Ormai questi eventi sono parte integrante del rischio d’impresa.

Lavoro cassimatis, GIULIANO CAZZOLA

Il referendum del 17 aprile è tardo luddista, dunque mi asterrò

Non condivido – se mi è permesso – la difesa, compiuta da Giorgio Napolitano in una recente intervista, della riforma costituzionale approvata nei giorni scorsi. Ma ho sentito suonare le campane quando il presidente emerito ha bacchettato sulle dita Paolo Grossi per le sue esternazioni, nei fatti partigiane, sul dovere di votare nel referendum anti-triv. ++++ Spogliato dei suoi quesiti…

Cosa farà Sanders in Vaticano con Correa e Morales

Papa Francesco non ha in programma domani d’incontrare Bernie Sanders e neppure il presidente dell’Ecuador Rafael Correa. Riceverà, invece, il presidente della Bolivia, Evo Morales, che l’aveva accolto nel suo Paese lo scorso luglio. Ma, avvertono i vaticanisti più prudenti, Francesco ama sorprendere e, quindi, l’ipotesi di un saluto al senatore del Vermont non può essere proprio esclusa, senza che…

Stefano Parisi e Enrico Letta

Stefano Parisi incontra le associazioni del settore scuola

Il 13 aprile u.s. le Associazioni del settore scuola AGE, AGeSC, Aninsei Lombardia, Comitato Politico Scolastico, Cdo Opere Educative, Diesse, Faes, Fidae Lombardia, Amism-Fism, Uciim, Aimc, hanno incontrato il dott. Stefano Parisi, candidato sindaco di Milano. Fidae Lombardia apre l’incontro chiedendo al candidato sindaco quale ruolo può avere la famiglia per la città di Milano e se sia finalmente possibile…

Vesna Pusic

Chi sono i candidati a segretario generale delle Nazioni Unite

Per la prima volta da quando le Nazioni Unite sono state fondate, i candidati alla carica di Segretario Generale dovranno sostenere una serie di incontri per presentare competenze, interessi e progetti. Un formato molto simile a quello del comune colloquio di lavoro, ma con l’aggiunta della trasmissione in diretta del servizio di webcast. Per tre giorni, i candidati dovranno rispondere…

Matteo Renzi

Cosa penso delle riforme del governo

E siamo arrivati al traguardo finale voluto dal governo: le province abolite non abolite, il senato abolito non abolito, il federalismo abolito non abolito, la legge elettorale scritta e approvata per far vincere il partito al potere. Non c’è niente di sconvolgente o migliorativo nel potenziale nostro futuro sistema istituzionale. Solo una fiction che se diventerà reality l’Italia potrà ritrovarsi,…

FABRIZIO VIOLA MPS

Cosa farà il fondo Atlante per il Monte dei Paschi di Siena

Il lancio di Atlante potrebbe cambiare lo scenario di mercato favorendo il processo di consolidamento del sistema bancario italiano in cui potrebbe essere coinvolto anche il Monte dei Paschi, che anche per questa ragione ha avviato riflessioni sulla possibilità di sottoscrivere parte delle quote del fondo. CHE COSA HA DETTO TONONI È quanto indicato dal presidente di Rocca Salimbeni, Massimo…

Basta bonapartismi contro le banche popolari e territoriali

L’Italia attraversa oggi un periodo tribolato, nel quale il modello cooperativo sembra essere messo in discussione, nella forma e nello spirito. Noi siamo decisi a difenderlo, i numeri ci danno ragione, abbiamo una patrimonializzazione di Categoria che è il doppio di quella richiesta dalle norme europee. Difendiamo, in particolare, il regime di concorrenza che solo le banche territoriali assicurano, il…

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