Skip to main content

“Un minuto dopo l’approvazione della legge di stabilità uscirò dal Nuovo centro destra”. Andrea Augello, senatore di Ncd, da tempo manifesta la sua insofferenza per l’alleanza di governo con il Pd. Augello ha una storia di destra, prima Msi e poi An, infine Pdl. Non ci sta, dunque, a fare da sgabello all’esecutivo di Matteo Renzi. Ed è contrarissimo alla costruzione di un’alleanza stabile con il Pd ventilata dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Senatore Augello, sorpreso delle dimissioni di Quagliariello?

No, il nostro coordinatore manifestava la mia stessa insofferenza. L’alleanza di governo con il Pd è nata in una situazione di estrema emergenza per il Paese. E’ stata fatta per mettere in sicurezza in nostri conti pubblici e incardinare il processo di riforme costituzionali, oltre che per dare un governo stabile all’Italia in un momento difficile. Adesso, una volta approvata la legge di stabilità e con la ripresa economica avviata, quell’emergenza non esiste più. Siamo a un bivio e dobbiamo scegliere da che parte stare.

Da che parte?

Io dico che non ci sono più i presupposti affinché una forza di centrodestra continui a sostenere il governo Renzi. Perché se la strada è quella indicata dalla Lorenzin, allora ci saremmo dovuti chiamare “nuovo centro sinistra”. Continuare a stare al governo per noi è un ossimoro.

La linea della Lorenzin sembra la stessa di Alfano. Che infatti non l’ha smentita.

Io non credo che Angelino voglia costruire un partito stabilmente alleato del Pd, ma in questo momento non ha la forza e la volontà per imporre la sua linea. Ma gli chiedo: perché gli italiani dovrebbero votare un Ncd alleato di Renzi e non direttamente il Pd?

Il ministro dell’Interno e altri, come Renato Schifani, dicono che stando al governo si obbliga Renzi a fare cose di centrodestra…

Sì, ma le regole d’ingaggio erano diverse: stiamo al governo fino a quando il Paese esce dall’emergenza. Poi si torna nel nostro alveo naturale, dall’altra parte della barricata. Devo supporre che forse quelle regole d’ingaggio siano cambiate. I limiti di quest’alleanza ormai sono sotto gli occhi di tutti, come si è visto con la forzatura imposta sulle unioni civili.

Quale sarebbe il percorso secondo lei?

Ncd dovrebbe procedere a una graduale presa di distanza dall’esecutivo. Prima con l’appoggio esterno e poi con l’uscita definitiva da questa maggioranza. E iniziare a lavorare davvero per ricostruire un’alleanza di centrodestra. Quelli che dicono “se non vince Renzi c’è il baratro” fanno un ragionamento fuorviante e semplicistico.

Se non sarà così?

L’ho già detto, me ne andrò dopo l’approvazione della legge di stabilità.

Non sarà solo. Ci saranno Quagliariello, forse anche Lupi e Giovanardi…

Per quanto mi riguarda, molti amministratori locali nel Lazio mi seguiranno.

Come pensa di ricostruire il centrodestra? Vuole dar vita a un nuovo partito?

No, penso più a una federazione dei partiti esistenti. Ricordo che alle ultime Regionali l’insieme dei partiti di centrodestra ha ottenuto un ottimo risultato senza un leader, né strategia comune. In pratica Renzi stava per perdere le elezioni da solo, senza avversari. Vuol dire che da quella parte c’è terreno fertile per ricostruire. Un centrodestra unito e competitivo è necessario alla vita democratica del Paese. Non si può lasciare tutto il campo a Renzi e Grillo.

Al momento da quelle parti domina Salvini, mentre Berlusconi sembra sul viale del tramonto…

La Lega su tutto il territorio nazionale alle Regionali non è andata oltre il 12 per cento. Occorre lavorare per costruire una casa comune, una federazione di forze che diano vita a una rivoluzione conservatrice, con un programma credibile e la voglia di entrare nel merito delle questioni con soluzioni serie che smascherino il populismo renziano. I segni di vitalità ci sono. Penso a Brugnaro a Venezia, all’attivismo di Marchini a Roma.

Chi sarà il leader?

La politica deve creare le condizioni affinché i vuoti si riempiano. Poi qualcuno a colmare quel vuoto arriva sempre.

 

 

Perché andrò via da Ncd. Parla Augello

“Un minuto dopo l’approvazione della legge di stabilità uscirò dal Nuovo centro destra”. Andrea Augello, senatore di Ncd, da tempo manifesta la sua insofferenza per l’alleanza di governo con il Pd. Augello ha una storia di destra, prima Msi e poi An, infine Pdl. Non ci sta, dunque, a fare da sgabello all’esecutivo di Matteo Renzi. Ed è contrarissimo alla…

Un'idea (balzana) sulle dimissioni di Marino

Robert Harris in "L’indice della paura" racconta come il dottor Alex Hoffmann ha creato un software top secret, destinato a rivoluzionare i mercati finanziari. Il sistema che Hoffmann ha messo a punto e che ruota intorno al "VIX" - l'indice di volatilità, chiamato dagli addetti ai lavori "indice della paura" che misura le paure dei mercati - elaborando e incrociando…

Lettera ai Romani e al sindaco migrante

Chi vi scrive non è “un romano de Roma”. Sono un “fuori sede”, un sardo migrante economico-sanitario che si è trasferito nella Capitale nel 2003 dopo un corteggiamento durato tre anni. Sono passati esattamente 15 anni dalla prima volta che sono venuto a Roma. Ebbene sì, io posso dirlo: io c'ero. C'ero al grande Giubileo del Secondo Millennio della Chiesa…

Cosa fanno le aziende italiane per il gasdotto Tap

Alcune componenti chiave lungo il tracciato del gasdotto italo-greco-albanese che porterà in Italia il gas del Caspio avranno il marchio di due aziende italiane. Trans Adriatic Pipeline AG (TAP) ha infatti assegnato tre contratti per la progettazione, fabbricazione e fornitura di giunti a 48 e 36 pollici, di giunture isolanti e di unità di ricezione alla Industria Meccanica Bassi S.p.A di San…

Jeff Koons è contro

E vorrei per una volta passeggiare per Roma, magari in Piazza del Campidoglio e rimanere sconvolta nel trovarmi davanti una mega scultura in acciaio cromato color giallo-oro al posto della statua di Marco Aurelio, o magari imbattermi nel bellissimo fauno dormiente che tiene sopra la gamba una sfera azzurra specchiante sotto l'arco di Costantino a pochi passi dal Colosseo. Vorrei…

Io, Craxi, Sigonella e Renzi. Parla Arnaldo Forlani

Di Paola Sacchi

All’inizio sembra una sfinge, che fissa in continuazione lo sguardo sul soffitto affrescato della sala Zuccari al Senato. Ma poi Arnaldo Forlani, alla soglia dei novant’anni, con un aspetto fisico non così tanto diverso da quello di vari anni fa, prende il microfono ed elogia Bettino Craxi, l’uomo che “all’apparire, alla teatralità nella quale è scivolata la politica, ha sempre…

Ecco come premiare il merito in Finmeccanica

Di Giovanni Contento

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Il "faccia a faccia" tra noi e l’azienda sta funzionando ma il management del gruppo deve essere più audace nell’affrontare il tema del premio agli addetti meritevoli e presenti nei luoghi di lavoro. Vecchie e logore prassi "massimaliste" non reggono più. Così si può riassumere la "due giorni" di confronto sul contratto integrativo unico per quelle…

La caduta del Sindaco di Roma è il fallimento del consociativismo togliattiano

Più di Suburra il film di Stefano Sollina che porta sullo schermo l'oscena vicenda di Roma Mafia Capitale, può la lungimirante considerazione davvero attuale dell'eretico comunista obnubilato, Antonio Gramsci mi sono convinto che anche quando tutto sembra perduto bisogna mettersi tranquillamente all’opera ricominciando dall’inizio. Perchè da qualunque parte la si voglia analizzare, la si giri e rigiri, la fragorosissima caduta…

Il lavoro di domani? Vincono nuove competenze e nuove professioni

[caption id="attachment_411919" align="alignleft" width="400"] Roberto Race[/caption] Nel giorno in cui Olivetti (marchio simbolo di un’Italia che faceva da pioniere nell'innovazione e che oggi fa parte del Gruppo Telecom Italia) annuncia il lancio della sua prima stampante 3D, rivolta al mondo delle piccole e medie imprese, puntando a dare impulso al settore del “Digital Manufacturing”, a Capri i Giovani Imprenditori di…

Cosa fanno i moderati in bilico fra Renzi e Salvini

Con Renzi o contro Renzi? Sembra questa la domanda che attanaglia per lo più coloro che si definiscono moderati. L'interrogativo è stato rilanciato dalle dimissioni di Gaetano Quagliariello da coordinatore di Ncd. Dopo l'approvazione del nuovo Senato a Palazzo Madama, Quagliariello ha ritenuto di abbandonare Area Popolare per contribuire a costruire alla formazione di uno schieramento alternativo al Pd. Una…

×

Iscriviti alla newsletter