Skip to main content

Una volta, quando si volevano indicare intervalli temporali eccessivamente lunghi, si diceva ‘’ad ogni morte di Papa’’. D’ora in poi si dirà ‘’ad ogni direttore di Repubblica’’. Quel grande quotidiano, infatti, dal momento in cui ha iniziato le pubblicazioni, ha avuto solo due direttori: il Fondatore e il Prosecutore. Di Pontefici ce ne sono stati, nel frattempo, almeno cinque. Anche se uno è durato pochi giorni.

++++

Nei commenti, nelle interviste degli esponenti della sinistra dem le ragioni dell’insuccesso (???) del partito nelle recenti elezioni regionali è attribuito alla riforma della scuola e alla ‘’rottura’’ con quel pezzo di elettorato tradizionale della sinistra a cui è affidato l’indottrinamento dei nostri figli, a prova del fatto che, su di loro, ricadono le colpe dei padri. Eppure, un partito serio non prenderebbe nemmeno un caffè con quegli esagitati che assediano i Palazzi del potere, bloccano le città al solo scopo di difendere il loro cadreghino di nullafacenti e di poggiare i ‘’magnanimi  lombi’’ dietro una scrivania al grido ‘’Dio me l’ha data. Guai a chi me la tocca!’’. Vogliono far saltare gli scrutini? Matteo Renzi li tratti come Ronald Reagan trattò i controllori di volo in sciopero: li licenzi tutti, visto che la libera iniziativa sindacale non può garantire una copertura ad  atti illeciti e profondamente lesivi dell’ordinato ‘’ vivere civile’’ di un Paese.

++++

La vicenda dei profughi è drammatica. Il guaio è che non esistono soluzioni. Quella del soccorso, dell’accoglienza umanitaria è certamente la via giusta, ma, anche con tutta la buona volontà, non ci sono le condizioni materiali per fronteggiare quella che ormai si profila come un’invasione di disperati. Anche la linea dura indicata da Matteo Salvini non esiste. E’ solo propaganda irresponsabile che, però, fa guadagnare voti perché la gente è davvero preoccupata. Non siamo riusciti neppure – a causa di quell’Ente inutile dell’Onu – a bombardare i barconi degli scafisti nei porti libici (una mossa che non avrebbe cambiato granché la situazione, ma che almeno avrebbe inviato un segnale minimo di reazione da parte della Ue).

++++

Una soluzione pratica, all’italiana, l’avevano trovata Salvatore Buzzi e la sua combriccola. Sarebbe bastato chiudere un occhio. Ci si guadagnava pure e si creavano posti di lavoro. Purtroppo, Buzzi, invece di nominarlo Commissario straordinario all’Immigrazione, lo hanno carcerato alla stregua di un mafioso.

++++

Le Francescheidi

‘’Chi sono io per credere nel miracolo di Medjugorie?’’.

Consigli reaganiani a Renzi sulla Buona Scuola

Una volta, quando si volevano indicare intervalli temporali eccessivamente lunghi, si diceva ‘’ad ogni morte di Papa’’. D’ora in poi si dirà ‘’ad ogni direttore di Repubblica’’. Quel grande quotidiano, infatti, dal momento in cui ha iniziato le pubblicazioni, ha avuto solo due direttori: il Fondatore e il Prosecutore. Di Pontefici ce ne sono stati, nel frattempo, almeno cinque. Anche…

E se fosse (di nuovo) Bush contro Clinton?

Una signora oltre la mezza età, ben vestita, ca­pelli in ordine, rughe non mascherate, parla al tavolo di un bar, davanti a una tazza di caffè, con una coppia oltre la trentina: lui un impren­ditore, lei un’insegnante. Una zia cui i nipoti chiedono un consiglio? Magari un aiuto? No: è la scena icona della “nuova campagna” sen­za fanfare e lustrini…

Perché il prossimo presidente Usa può essere repubblicano

Sarà il movimento dei Tea party – sorto a ca­vallo tra il 2009 e il 2010 in reazione al dram­matico aumento della spesa pubblica opera­to dai presidenti Bush e Obama – a decidere il campo in cui si giocherà la campagna elet­torale per le presidenziali Usa in programma per l’8 novembre 2016. A metà dell’aprile 2009 i Tea party organiz­zarono…

Perché i democratici Usa sono in cerca di pepe

“Inevitabile”. Questa è la parola spesso uti­lizzata per descrivere Hillary Clinton e la sua nomina democratica per il 2016. Ma qualcuno capace di affrontarla c’è? Niente è impossibi­le, ma le probabilità sembrano essere poche. Il suo avversario più minaccioso interno al partito potrebbe rivelarsi un uomo che non è nemmeno tecnicamente un democratico (per lo meno non ancora): si tratta…

Usa 2016, l'impronta di Obama sulla campagna elettorale

Una cosa sull’esito delle elezioni america­ne si può dire già adesso, quando mancano ancora quasi 18 lunghi mesi al loro svolgi­mento. Negli ultimi vent’anni, a dominare la scena elettorale Usa sono stati temi come l’economia, la guerra, il terrorismo e, con l’elezione di Obama, di nuovo l’economia. Il prossimo (o la prossima) presidente degli Stati Uniti dovrà confrontarsi con un…

Repubblicani e democratici, l’eterno ritorno della legge del pendolo

Barack Obama conquistò nel 2008 il primo mandato alla Casa Bianca anche grazie alla “legge del pendolo”. Con questa espressione la scienza politica designa la tendenza all’o­scillazione del voto da un partito all’altro e rivela la diffidenza degli americani verso il potere di una parte a favore della democrazia dell’alternanza. Dopo “l’estremista” George W. Bush, che aveva puntato sull’interventi­smo militare…

Rc auto: i carrozzieri contro il DDl Concorreza

Federcarrozzieri insorge contro il DDL Concorrenza: regali alle lobby assicurative e automobilisti privati del diritto di libera scelta del carrozziere Continua la bufera dal fronte Rc Auto. Gli automobilisti devono costantemente stare attenti alle polizze che stipulano, per evitare di incorrere in vere e proprie fregature come quella delle assicurazioni auto gratuite con l’acquisto di un nuovo veicolo. Prima di…

Così il Pd renziano vuole ingabbiare la Corte Costituzionale

Pd renziano in azione sulla Consulta. Le recenti sentenze della Corte Costituzionale hanno fatto emergere l'esigenza che, dopo la riforma del 2012 che ha inserito in Costituzione l'obbligo del pareggio di bilancio e il divieto di indebitamento salvo che nei casi di avverso ciclo economico o eccezionale calamità naturali, tutto il sistema istituzionale operi nel rispetto di questi nuovi vincoli…

La vita a Mosul. La serie con immagini esclusive della Bbc

Dopo che lo Stato Islamico ha diffuso una serie di fotografie sulla presunta “vita felice e ordinata” a Mosul, la Bbc ha trasmesso immagini esclusive della città irachena sotto il controllo del Califfato. La serie, intitolata Inside Mosul", dimostra una realtà ben diversa: moschee distrutte, scuole in macerie e punizioni e torture contro chi viola le regole della sharia.

jihadista

Immigrazione, fine dello Stato?

La questione immigrazione non è semplicemente uno dei problemi principali che il nostro governo deve affrontare in queste ore; non è neanche quello che domina la nostra attualità, come un tempo fu il dramma dei profughi albanesi o curdi. I flussi che in modo continuo, forsennato e incontrollato spingono persone da tutto il sud del mondo sulle nostre coste è…

×

Iscriviti alla newsletter