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Eccellenza, illustri ospiti, signore e signori.

Sono particolarmente lieto di partecipare a questo evento, perché siamo all’inizio di una settimana di iniziative dedicate alla cultura africana.

Saremo testimoni di prima mano delle energie creative dell’Africa, espresse in termini di cultura, scienza e design – parte del programma “Energy, Art and Sustainability for Africa”, promosso da Expo 2015 in collaborazione con Eni, che è il partner ufficiale per le iniziative di sostenibilità nei paesi africani.

Ma soprattutto, siamo particolarmente orgogliosi di dare il benvenuto a una delle più rilevanti leader del continente africano, Sua Eccellenza Nkosazana Dlamini Zuma. Sua Eccellenza è stata una delle più attive promotrici dello sviluppo sostenibile africano anche attraverso un maggior ruolo delle donne nella vita sociale ed economica.

A livello sociale, è cruciale la questione del riconoscimento dei diritti delle donne; e qui voglio citare Sua Eccellenza che a Marzo ha detto: “…l’attuazione del riconoscimento dei diritti delle donne è fondamentale perché è stato dimostrato che lo sviluppo sostenibile, la stabilità politica e la crescita economica non possono essere raggiunti quando una parte della popolazione è emarginata ed esclusa dall’accesso e la distribuzione delle risorse nazionali.” … “Ed è per questo che i capi di Stato e di governo dell’Unione Africana hanno dichiarato il 2015 come Anno di emancipazione femminile e lo sviluppo verso l’Africa Agenda 2063.”

In Africa Eni contribuisce a migliorare la condizione femminile e a promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso iniziative che favoriscono il miglioramento della salute e dell’istruzione delle donne, nonché attraverso i progetti di accesso all’energia come precondizione di sviluppo e lotta alla povertà energetica.

L’Africa è molto importante per Eni oggi come lo è stata anche storicamente; Eni ha iniziato le sue attività internazionali in Africa più di 60 anni fa e opera oggi in 14 paesi africani e impiega 11.500 persone, la maggior parte delle quali locali. E’ diventato il primo produttore di idrocarburi del continente, tra le compagnie internazionali, e rappresenta il 7% della produzione di idrocarburi in Africa.

Per raggiungere questi e altri traguardi, Eni ha dimostrato nel tempo il proprio valore nei paesi in cui opera. Eni non si è limitata ad offrire le migliori condizioni contrattuali e di tecnologia, ma ha anche investito nel benessere a lungo termine e nello sviluppo delle società africane e dei loro abitanti. Per esempio, Eni contribuisce allo sviluppo delle economie dei paesi in cui opera acquistando localmente quasi il 60% dei beni e servizi.

L’Africa offre un potenziale di risorse e possibilità illimitato alla sua gente ed anche agli investitori stranieri.

Ma l’Africa deve necessariamente risolvere alcune sfide importanti.
Il continente, soffre ancora uno dei tassi di povertà energetica più alti del mondo. L’accesso alle moderne forme di energia è un prerequisito fondamentale per lo sviluppo economico e sociale ed è uno strumento fondamentale per una crescita sostenibile in grado di garantire l’accesso a servizi di base come l’istruzione, la sanità, il trasporti e l’agricoltura.
Questa sfida diventa ancora più complessa e critica, considerando che l’Africa sperimenterà uno dei più veloci e radicali cambiamenti demografici della storia. Secondo le Nazioni Unite, entro la fine di questo secolo, circa il 40% della popolazione sarà africana.

Fin dall’inizio della sua presenza nel continente nel 1954, Eni ha scelto di fare impresa concentrandosi sulla promozione dell’accesso all’energia ed è oggi leader Eni è stata la prima compagnia ad investire nella produzione di energia in Africa utilizzando il gas associato, il cosiddetto “flaring” – prima tradizionalmente bruciato nell’atmosfera e fonte di inquinamento, – ed è oggi il produttore di energia leader tra le compagnie petrolifere internazionali. Nella regione sub-sahariana, l’Eni ha installato una capacità totale di 1 GW, raggiungendo circa 18 milioni di persone, con ulteriore potenziale di crescita.

La presenza di Eni in Africa continuerà anche in futuro grazie alle nostre importanti scoperte.
In Africa orientale, gli imponenti giacimenti di gas ritrovati in Mozambico possono portare benefici a una vasta regione perché il gas naturale è una risorsa molto flessibile, che può essere utilizzata per diverse applicazioni oltre alla produzione di energia. Può essere utilizzato per cucinare, per il trasporto o la produzione di fertilizzanti.

Lo stesso si può dire per il gigantesco giacimento di gas Zohr in Egitto, l’ultima della nostre scoperte, che contribuirà notevolmente a soddisfare la domanda di energia in Egitto.

Di particolare importanza sono anche le attività locali e gli investimenti realizzati in particolare in Angola, Congo, Gabon, Mozambico e Ghana. Quest’ultimo il paese a cui è dedicata la giornata di oggi.

Eni è presente in Ghana dal 2009 e nel gennaio di quest’anno Eni e i suoi partner hanno raggiunto un accordo con il governo del Paese per sviluppare un progetto integrato oil&gas, che tra l’altro fornirà a partire dal 2018 gas competitivo al mercato domestico, alimentando centrali elettriche per più di 15 anni. In un paese in cui la carenza di energia determina un vincolo allo sviluppo, questo progetto costituirà un contributo importante alla crescita economica.
Il progetto avrà un minimo impatto ambientale, in quanto pensato per avere zero flaring e zero residui.

In Africa Eni è stato un precursore nella cooperazione con le comunità locali, facendo leva sulla competenza nell’esplorazione di lungo termine e l’applicazione delle più recenti tecnologie.

E non solo. Operiamo in costante collaborazione con le autorità e le istituzioni locali, attraverso progetti in agricoltura, tecnologia, salute, istruzione e protezione ambientale, fatti su misura per le esigenze delle comunità locali e sempre con un forte coinvolgimento degli stakeholder.

Operare con responsabilità ed investire nel futuro del Paese sono uno dei pilastri su cui Eni ha fondato e continua a fondare le proprie attività, il cosiddetto approccio “dual flag”, che significa far sventolare la bandiera del paese ospitante, con le sue opportunità, sfide e aspirazioni di sviluppo, e quella di Eni, con competenze manageriali e tecnologiche di una grande azienda internazionale.

In questo modo, con un costante ed autentico impegno verso la responsabilità sociale, Eni può continuare a redistribuire i benefici delle risorse agli africani.

Il valore fondamentale dato alla sostenibilità e il legame speciale con l’Africa rende evidente il perché abbiamo voluto promuovere questa settimana dedicata all’Africa ed essere Official Partner for Sustainability Initiatives in African Countries in EXPO.

Grazie.

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