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Sei candidati per la guida della Regione Veneto si contendono la carica di presidente nelle prossime elezioni Regionali del 31 maggio. Si voterà dalle 7:00 alle 23:00 e, non essendo previsto il ballottaggio, vincerà il candidato presidente che prenderà più voti.

La sfida sarà in particolare – secondo gli osservatori – tra Luca Zaia, presidente leghista in carica e candidato del centrodestra, Alessandra Moretti, candidata del Partito Democratico, e Flavio Tosi, che si presenta con una lista autonoma dopo la frattura con la Lega di Salvini. Gli altri candidati sono Jacopo Berti (M5s), Alessio Morosin (Indipendenza Veneta) e Laura Di Lucia Coletti (L’Altro Veneto).

IL PRESIDENTE USCENTE, LUCA ZAIA

Appoggiato da 5 liste – Lega Nord, Forza Italia (senza i fittiani), Zaia Presidente, Fratelli d’Italia e Indipendenza Noi Veneto con Zaia – il presidente in carica della Regione Veneto punta a essere riconfermato. La rottura interna alla Lega, che ha portato alla presentazione di una lista separata da parte di Flavio Tosi, potrebbe prosciugare in partire il bacino di voti, così come la presenza di altre liste autonomiste, come quella a sostegno di Alessio Morosin.

Sul sito di Luca Zaia non c’è ad oggi il programma di governo per i prossimi cinque anni (ma il programma è stato approvato dagli organi della Lega e registrato). Video, appuntamenti e canali social sono invece disponibili e visibili in primo piano sul sito dell’esponente del Carroccio.

LA CORSA DI ALESSANDRA MORETTI

Gli ultimi sondaggi (Scenari Politici, 28 aprile 2015) danno i consensi per la candidata del Partito Democratico al 31,5%, in posizione stabile dietro Zaia (che invece registra un calo del 6%). Moretti, ex bersaniana, poi cuperliana e infine renziana, è sostenuta verso la Regione Veneto da Sel e Lista Moretti, oltre all’appoggio del suo partito, il Pd.

Un programma in pillole quello di Moretti, concentrato su lavoro (incentivi alle imprese per nuove assunzioni sia a giovani che a over 50), sanità (nuovi presidi territoriali, taglio degli sprechi e meno burocrazia) e tutela dell’ambiente.

FLAVIO TOSI SALE (E SCENDE DAL CARROCCIO)

La scissione interna alla Lega (qui l’approfondimento di Giovanni Bucchi) che ha permesso, di fatto, a Tosi di candidarsi autonomamente alla guida della Regione Veneto potrebbe essere un’arma a doppio taglio, sia per Tosi che per Zaia. Un bacino di voti diviso, infatti, potrebbe causare la dispersione di voti a favore degli altri candidati in lista.

Al di là delle divisioni interne, però, l’assenza di un programma politico consultabile accomuna i due candidati di centro destra. Con l’appoggio di ben sei liste (Lista Tosi per il Veneto, il Veneto del Fare, Unione Nord-Est, Razza Piave – Veneto Stato, Famiglia Pensionati con Tosi, Area Popolare Veneto con Tosi) il sindaco di Verona punta a guidare la regione, anche se il sondaggio di Scenari Politici lo danno, seppure in crescita, solo all’11%.

JACOPO BERTI PER IL VENETO A 5 STELLE

Un programma scritto con i cittadini è la caratteristica del candidato del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti. 126 pagine (si possono leggere qui) in cui si espone il progetto del Movimento nell’ambito dell’economia, dell’edilizia, di turismo, ambiente, sanità, istruzione e sicurezza. Tagli a vitalizi e stipendi dei consiglieri, salvaguardia dell’ambiente e valorizzazione delle risorse sono alcuni dei punti toccati dal programma.

Jacopo Berti è al terzo posto tra i consensi nello stesso sondaggio al 13%, si assesta subito dopo Alessandra Moretti.

L’INDIPENDENTISTA ALESSIO MOROSIN

Fondatore e leader di Indipendenza veneta, Alessio Morosin può contare su consensi pari al 2,5% (rilevazioni 28 aprile). Dopo aver proposto il referendum per l’autodeterminazione della regione per raggiungere l’indipendenza. I vari movimenti territoriali a sostegno di Morosin condividono, appunto, la volontà di raggiungere l’indipendenza della regione e quattro principi fondamentali: “Il principio della proprietà privata, come estensione del più generale principio di libertà individuale; il rifiuto di ogni forma di discriminazione razziale, sessista, linguistica, di convinzioni religiose, filosofiche, o politiche; l’accettazione dei principi di legittimità democratica e della non violenza; l’accettazione delle norme del diritto internazionale“.

L’indipendenza, dunque, è l’obiettivo di Morosin, ma un programma per i 5 anni di governo non è disponibile sul sito del suo movimento.

A SINISTRA CON LAURA DI LUCIA COLETTI

La costruzione di un altro Veneto “patria dei diritti e dei beni comuni, laboratorio di cittadinanza e partecipazione democratica” è alla base del programma della candidata Laura Di Lucia Coletti e della sua lista L’Altro Veneto. Ora Possiamo!.

Investimenti in cultura, istruzione per tutti, salute come bene comune sono alcuni dei pilastri che reggono il programma (qui si può leggere la versione estesa, qui una sintesi), che propone un’alternativa di governo della regione in continuità con quanto proposto dal partito durante le consultazioni europee. Al momento i sondaggi danno Laura Di Lucia Coletti al 2%.

(articolo aggiornato alle ore 14 del 4 maggio 2015)

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