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Il premier britannico David Cameron ha vinto di nuovo le elezioni il 7 maggio scorso, ma ha già annunciato la sua nuova squadra di governo. Tra le novità ci sono il sindaco di Londra, Boris Johnson, entrato nel gabinetto del primo ministro (ma senza lasciare l’incarico da primo cittadino), e John Whittingdale nominato ministro della Cultura, Comunicazione e Sport e da sempre critico della Bbc come è strutturata oggi.

I MINISTRI CHE RESTANO

Cameron ha confermato il ministro delle Finanze, George Osborne, e l’ha promosso a primo Segretario di Stato. Osborne è l’artefice della politica di tagli e controllo del deficit messa in atto dal governo in questi anni e che gli elettori hanno deciso di premiare con il voto. Theresa May, da sempre promotrice di controlli più rigidi contro l’immigrazione, resta al ministero dell’Interno. Michael Fallon rimane al ministero della Difesa e Philip Hammond al ministero degli Affari esteri, dove avrà un ruolo importante nella rinegoziazione delle relazioni con Bruxelles sul referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione europea. Tutti i ministri sono membri del Partito Conservatore britannico. I Tories sono riusciti ad ottenere 331 seggi, mentre i laburisti 232 e i nazionalisti scozzesi 56.

IL SINDACO SUCCESSORE

La nomina del sindaco Boris Johnson nel team di governo è strategica. È molto noto per le sue abilità mediatiche ed è considerato uno dei possibili successori di Cameron. Il premier britannico ha annunciato che Johnson farà parte del gabinetto, partecipando alle riunione del governo, ma non avrà un ruolo specifico perché continuerà a svolgere gli impegni come sindaco di Londra fino alla fine del mandato, che scade nel 2015. Johnson e Cameron si conoscono dai tempi dell’università. Johnson è stato membro del club Bullingdon di Oxford, un’associazione di studenti famosa per alcune grandi feste organizzate. Johnson è un giornalista. Venne licenziato dal Times, è stato direttore dello Spectactor e ha fatto parte della redazione del Daily Telegraph.

IL “MINISTRO OMBRA” CONTRO LA BBC

Un’altra novità che riguarda il mondo della comunicazione è la nomina di John Whittingdale al ministero della Cultura, Comunicazione e Sport. Whittingdale è un conservatore critico rispetto alle tasse che i britannici pagano per finanziare i canali televisivi pubblici della Bbc e sarà alla guida di un tavolo di negoziati per rinnovarla. Whittingdale sostituisce Sajid Javid, che è stato nominato ministro dell’Impresa.

Secondo il Daily Telegraph, Whittingdale è stato finora “un ministro ombra” della Cultura. “La sua nomina come ministro della Cultura è stata descritta da alcuni osservatori come una dichiarazione effettiva di guerra alla Bbc”. A ottobre, Whittingdale aveva detto che il canone per la Bbc “è in realtà peggio della poll tax”, perché per la poll tax esiste un principio di proporzionalità. “Mentre con il canone della Bbc non importa quanto povero sei, devi sempre pagare circa 145,50 sterline e vai in prigione se non lo fai. Molte persone vanno in carcere ogni anno perché non possono permettersi di pagare questa tassa”.

ALLIEVO DI MARGARET THATCHER

Il neo ministro, però, sostiene anche che la Bbc rimane “un’istituzione ampiamente ammirata e che gode di fiducia”. “Nel breve termine non sembra esserci alcuna realistica alternativa al canone, ma quel modello sta diventando sempre più difficile da giustificare e sostenere”, ha aggiunto, manifestando idee maturate negli passati come segretario politico di Margaret Thatcher.

Un articolo pubblicato da Press Gazzette racconta inoltre come Whittingdale abbia “energicamente perseguito i problemi degli abusi delle intercettazioni, la tutela dei minori, la pluralità dei media e il rinnovo delle concessioni della Bbc”.

Ecco come Cameron farà una guerricciola alla Bbc

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