Skip to main content

I colossi informatici Usa avvertono il presidente Barack Obama di non indebolire la crescente evoluzione dei sistemi di crittografia nati con lo scopo di proteggere la privacy dei consumatori.

CHE SUCCEDE

Le due maggiori associazioni Usa di software ed hardware (Information Technology Industry Council e Software and Information Industry Association che rappresentano colossi tra cui Apple, Google, Facebook, Ibm, Microsoft, eccetera) hanno scritto una lettera indirizzata al presidente americano (qui il testo completo in inglese). “Siamo contrari – si legge nella missiva – a qualsiasi azione politica o misura che mini la disponibilità e l’efficacia della crittografia”. Si tratta dell’ultimo monito, in ordine di tempo.

IL MONITO

Il governo Usa chiede da tempo di controllare meglio, per ragioni di sicurezza, gli smartphone ed altri dispositivi digitali dei consumatori. Alcuni funzionari dell’amministrazione Obama, guidati dall’Fbi, spingono le imprese a trovare il modo di usare la crittografia, lasciando però una porta aperta alle forze dell’ordine per indagare su attività illegali, comprese le minacce di terrorismo.

IL PRECEDENTE

Non si tratta di una azione nuova: a maggio altre aziende informatiche ma anche organizzazioni della società civile avevano già indirizzato, sempre al presidente Obama, una missiva in cui si ribadivano due concetti: “La crittografia forte è il perno della sicurezza della moderna economia dell’informazione” e “le agenzie governative dovrebbero sostenere pienamente e non compromettere gli sforzi fatti per creare uno standard di crittografia unico”. In sostanza un chiaro “no” alla possibilità che il governo Usa metta in campo norme che obblighino i colossi a lasciare “backdoor” di accesso ai device dei clienti. Con rischi per la privacy e per l’accesso da parte degli hacker.

I DUBBI DI CONGRESSO E CASA BIANCA

Finora la Casa Bianca non ha precisato le sue intenzioni su operazioni di regolamentazione. Alcuni esperti di sicurezza informatica sono scettici sul fatto che il Congresso possa prendere nel breve periodo una decisione legislativa per ampliare i poteri dell’amministrazione, anche perché ha preso atto dei voti contrari alla Camera volti a frenare la sorveglianza di massa (ed inoltre le elezioni presidenziali del 2016 sono alle porte).
Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha dichiarato che l’amministrazione “sostiene fermamente lo sviluppo e l’adozione della crittografia forte”, ma ha aggiunto ci sono preoccupazioni circa “l’uso della crittografia da parte di terroristi e altri criminali per nascondere e consentire crimini e altre attività pericolose”.
La lettera inviata ad Obama dalle associazione industriali è stata inviata anche al direttore dell’Fbi James Comey, al segretario alla Sicurezza Nazionale Jeh Johnson, al procuratore generale Loretta Lynch ed altri capi di Gabinetto.

LA POSIZIONE DELL’FBI

La posizione dell’Fbi è significativa: Kate Martin, direttore del Centro per gli Studi sulla Sicurezza Nazionale, ha detto che “la questione fondamentale è se l’Fbi sta per chiedere una legge che ponga dei limiti allo sviluppo di strumenti di crittografia”. L’amministrazione Obama è nel bel mezzo di un dibattito interno sulla questione e la recente nomina di Ed Felten, un informatico ed esperto di affari pubblici come Us Chief Technology Officer, è un’indicazione che Obama “prende sul serio le preoccupazioni sulla privacy”.

LE ULTIME SETTIMANE

È da evidenziare che proprio pochi giorni prima gli Stati Uniti hanno emanato una legge che limita la capacità del governo di raccogliere enormi volumi di dati relativi alle registrazioni delle telefonate degli americani. Allo stesso tempo, Washington è vittima di sempre più numerosi hack informatici. La scorsa settimana è stata data notizia di una breccia scoperta presso gli Uffici della direzione del personale. Alcuni dati sensibili appartenenti a 4 milioni di impiegati ed ex dipendenti federali sono stati probabilmente compromessi.

L’AMMONIMENTO

Nella lettera si legge di un netto rifiuto da parte dell’industria del settore nel limitare la crittografia: “La fiducia dei consumatori nei prodotti e servizi digitali è una componente essenziale che permette la continua crescita economica del mercato online. Di conseguenza, vi esortiamo a non perseguire alcuna politica o proposta che obblighi o incoraggi le aziende a indebolire queste tecnologie, tra cui l’abbassamento del livello di crittografia o la creazione di misure di elusione” per aggirare la sicurezza dei sistemi crittografici stessi.

Apple, Facebook, Ibm, Google. Ecco chi si difende dall'assalto di Obama alla crittografia

I colossi informatici Usa avvertono il presidente Barack Obama di non indebolire la crescente evoluzione dei sistemi di crittografia nati con lo scopo di proteggere la privacy dei consumatori. CHE SUCCEDE Le due maggiori associazioni Usa di software ed hardware (Information Technology Industry Council e Software and Information Industry Association che rappresentano colossi tra cui Apple, Google, Facebook, Ibm, Microsoft,…

La prudenza del Fmi e l’exit comedy della Fed

Leggo divertito che il Fmi ha fatto sfoggio di grande prudenza suggerendo alla Fed di aspettare il 2016 prima di iniziare ad alzare i tassi, e mi convinco, una volta di più, che tanto è stato facile per la banca centrale americana quintuplicare i suoi asset e azzerare i tassi, tanto sarà difficile tornare alla normalità. Peraltro il suggerimento del…

Tutti i numeri sugli effetti delle sanzioni contro la Russia per l'Italia

È davvero certo che la caduta dell'interscambio tra Italia e Russia sia dovuta solo all'effetto delle sanzioni e non - anche - alla debolezza del rublo, al crollo del prezzo del petrolio e alla conseguente crisi economica di Mosca? LA LETTURA DOMINANTE Il giorno dopo la visita di Vladimir Putin in Italia e Vaticano, la prima lettura è quella che…

Eni, l'agenda ambientale di Descalzi sull'Osservatore Romano

Critiche all'Europa. Non solo rinnovabili. Il futuro è low carbon. Sono queste alcune indicazioni che Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha affidato all’Osservatore Romano di oggi. Nell'intervento del capo azienda di Eni sull'organo della Santa Sede, non ci sono riferimenti espliciti all’Enciclica sull'ambiente di Papa Francesco che sarà pubblicata il 18 giugno ma alcuni addetti ai lavori hanno letto…

Ecco come il Papa processerà i vescovi che coprono gli abusi sessuali

La comunicazione l'ha data ieri padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, nel briefing al termine della tre giorni di lavoro del C9 (prossima riunione già programmata per settembre), la commissione cardinalizia incaricata dal Papa di predisporre una riforma globale della curia romana. UNA NUOVA SEZIONE GIUDIZIARIA AD HOC Dopo aver ascoltato la relazione del cardinale Sean O'Malley "sulla…

Come ricostruire il centrodestra a Milano (con Passera e Salvini)

Basta con divisioni e liti, il centrodestra va ricostruito tenendo insieme tutti i partiti della coalizione con un progetto civico capace di fare da collante tra le forze politiche e da cinghia di trasmissione con il popolo dei moderati. E quale occasione migliore per farlo se non le elezioni amministrative a Milano nel 2016? Ne è convinto Nicolò Mardegan, avvocato…

Sciopero trasporti a Milano, il prefetto precetta ma i sindacati che fanno?

La decisione del prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, di precettare di nuovo i dipendenti ATM ha evitato il rischio di blocco del trasporto pubblico ma ha lasciato pesanti interrogativi. Questa regola varrà per tutta la durata di Expo 2015? L'azienda e le parti firmatarie non hanno accettato la posizione dei sindacati “di base” di rimettere in discussione alcuni punti…

Ecco cosa (non) ha fatto l'Europa per la ripresa. L'analisi di De Nardis (Nomisma)

“I nodi della ripresa sono – oggi come un anno e mezzo fa  –  ancora in gran parte lì”. Così si conclude la riflessione di Sergio De Nardis, capo economista di Nomisma, pubblicata oggi sulla Newsletter del sito del Think Tank bolognese. LE COLPE EUROPEE Secondo De Nardis, non si è fatto abbastanza per superare in modo non distruttivo la crisi di…

Tutte le pessime notizie sulla Grecia

Mancano ancora progressi sostanziali, per quanto il tavolo negoziale non sia stato ancora abbandonato. LO STATO DEI NEGOZIATI Ieri sera, dopo molte incertezze e dopo la bocciatura delle controproposte greche, si è svolto il previsto incontro fra Merkel, Hollande e Tsipras: i funzionari tedeschi e Tsipras, con sfumature diverse, si sono limitati a dire che vi è stata intesa riguardo…

×

Iscriviti alla newsletter