Dopo l'allerta dell'ambasciata di Roma a Tripoli, è iniziata l'evacuazione: gli italiani stanno lasciando la Libia. A tornare in patria sono tecnici, dirigenti e anche italo-libici che da tempo vivevano nell'ex Paese di Muammar Gheddafi. Per la Farnesina si tratta solo di una "operazione di alleggerimento", resa però necessaria dall'avanzata del l'Isis nello Stato nordafricano; una minaccia che ha spinto…
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L'onore di servire
Le parole di Francesco ai nuovi Cardinali fanno riflettere per la loro semplicità. Francesco va dritto al cuore dei problemi e ridisegna una Chiesa di popolo, laddove la carità problematizza poteri che rischiano di portare le strutture ecclesiastiche fuori dal senso religioso della vita. La carità che problematizza è un grande dono di Dio e diventa talento umano nel momento…
Perché il mondo libero deve liberare la Libia
Questo commento è stato pubblicato oggi su L’Arena di Verona, il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi Dopo l’attentato del 7 gennaio a Parigi, e quell’universale “siamo tutti Charlie”, riecco la Danimarca ripiombare nello spettro del terrorismo. Copenaghen, la capitale, è stata di nuovo colpita da un attacco a mano armata, mentre in un bar si svolgeva un convegno che proprio…
Perché è indigesta l'insalata populista di Salvini. Parla Riccardo Realfonzo
“Meno tasse, meno debito, meno disoccupazione”. È lo slogan con cui il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha illustrato sul Foglio il “decalogo” del suo progetto economico. Un programma che copre un ampio spettro di posizioni politiche mescolate grazie a una marcata impronta populista. Ma che potrebbe costituire la piattaforma di un’alleanza elettorale con Forza Italia, conferendo al futuro…
Che cosa si può (e si deve) fare in Libia
Il collasso della Libia è una minaccia alla sicurezza dell'Italia, la più grave da quando Gheddafi sparò (goffamente, per la verità) il missile su Lampedusa. Una minaccia indiretta per l'onda dei profughi che sarà impossibile respingere, ma anche gestire; una minaccia diretta perché gli uomini che fanno capo all'Isis hanno detto che vogliono portare l'attacco a Roma. Dunque, non si…
Che cosa è successo a Copenaghen
Due morti e cinque feriti: è il bilancio di due attentati, forse collegati tra loro, che hanno sconvolto Copenaghen. Il primo nel pomeriggio verso le 16, quando un uomo sui 25-30 anni, all'apparenza un arabo, ha sparato una trentina di colpi in un centro culturale dove era in corso un incontro sull'Islam e la libertà di espressione. ECCO LE FOTO…
Ucraina, vince la contabilità della morte
Articolo tratto da Nota Diplomatica L’Europa ha deciso cosa fare di Putin e dell’Ucraina. La soluzione—con le ditate tedesche in ogni angolo—è diabolica, totalmente amorale e probabilmente alla lunga molto efficace. Spogliato dei fronzoli, si è convenuto a Minsk di dare ai russi ciò che insistentemente credono di volere, una sorta di licenza per procedere con la guerra: una guerra…
Mattarella e la sicurezza dello Stato
Riceviamo e volentieri pubblichiamo I legami sociali da ricostruire sono un tema costante nel pensiero recente di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana. Viene in mente, in questo caso, la grande tradizione della sociologia positivista e anche cattolica francese, sempre attenta a definire i "liens sociales" come quegli elementi che, fuori dalle norme positive e dalle forme ufficiali, tengono unita…
Libia, tutte le fibrillazioni energetiche dell'Italia
Quando i miliziani dell’Isis arrivano a conquistare Sirte, quando l’ambasciata italiana a Tripoli invita i nostri connazionali a lasciare rapidamente la Libia, e il Ministro degli esteri Paolo Gentiloni afferma senza reticenze che l’Italia “è pronta a combattere” in quel Paese, sotto l’egida delle Nazioni Unite, allora la situazione è veramente grave e bisognerà chiedersi se siano state valutate a…
Per un ritorno alla politica complessa
La realtà, come sempre, supera le nostre fantasie. E oggi abitiamo un mondo percorso da una crudeltà innaturale, negazione del senso umano che portiamo dentro in quanto persone. Non importa quale sia la nostra appartenenza culturale o religiosa. Ciascuno di noi ha il dovere, se teniamo alla sopravvivenza dell'umanità, di ripensare le proprie certezze, di problematizzarle, di aprirsi alle differenze…