Skip to main content

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori, pubblichiamo un estratto di un articolo uscito sul settimanale Milano Finanza diretto da Pierluigi Magnaschi. Per ulteriori dettagli si può leggere questo articolo di Formiche.net

Il governo torna alla carica sulle fondazioni bancarie. Ecco quello che prevedevano le ultime bozze del disegno di legge sulla concorrenza: rendere più incisiva la separazione tra banche e fondazioni bancarie. L’obiettivo è impedire, oltre al controllo di diritto, anche quello di fatto, esercitato da più fondazioni congiuntamente o insieme ad altri azionisti.

Per farlo la bozza di ddl prevedeva che dal 1° gennaio 2016 la nozione di controllo prevista dall’articolo 6 del decreto legislativo 153 del 1999 (quello sulla disciplina civilistica e fiscale delle fondazioni) venga ampliata anche ai casi previsti «dall’articolo 7 della legge 10 ottobre 1990 numero 287 e successive modificazioni», ovvero la legge sulla concorrenza che ha istituto anche l’autorità Antitrust. Il tutto sotto il controllo proprio dell’Authority, chiamata a vigilare sull’applicazione delle nuove norme.

Nelle cronache finanziarie di questi anni il rapporto incestuoso tra banche e fondazioni significa soprattutto due nomi: Montepaschi e Carige.

Solo un anno fa il legame tra Ente Mps e la sua conferitaria sembrava destinato a spezzarsi sotto il peso di 350 milioni di debiti. Palazzo Sansedoni ha infatti dovuto liquidare gran parte della partecipazione, precipitando così al 2,5% dell’istituto. Oggi però, in forza di un patto di sindacato stretto con Fintech e Btg Pactual, quello strapuntino rimane una quota strategica che permette alla fondazione di designare un terzo del cda e il presidente.

Discorso analogo per la Fondazione Carige, che in due anni ha liquidato il 20% della quota nella conferitaria e che si prepara oggi a una nuova diluizione. Non è chiaro se all’orizzonte ci sia davvero un’uscita definitiva, ma è certo che oggi l’ente ha ancora un peso determinante nel cda della banca, dove esprime quattro consiglieri su dodici. Più complessa è la situazione per i due big del credito italiano: Intesa e Unicredit. Nel capitale della Ca’ de Sass ci sono quattro fondazioni sopra il 2%: Compagnia di San Paolo (9,9%), Cariplo (4,68%), Cariparo (4,18%) e Cr Firenze (3,38%), cui va aggiunta Carisbo che si troverebbe poco sotto al 2%.

Anche se nell’ultima assemblea gli enti hanno espresso complessivamente 17 consiglieri di sorveglianza su 19, è difficile dimostrare il controllo di fatto visto che non ci sono mai stati patti né di voto, né di blocco. Lo stesso discorso vale per Unicredit , dove Cariverona (3,53%), il tandem Cr Modena-Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (2,99% attraverso Carimonte) e Crt (2,5%), hanno presentato una lista unitaria presentata che si è aggiudicata la larghissima maggioranza del board. Ma come nel caso di Intesa non è in piedi alcun patto parasociale che permetta di ravvisare un controllo effettivo.

Tutto da valutare quindi l’effettivo raggio d’azione che però prevede anche un rafforzamento delle disposizioni relative ai requisiti di onorabilità e professionalità degli organi di governo delle fondazioni e sulla incompatibilità di incarichi in più banche concorrenti. Le fondazioni hanno tre mesi di tempo per adeguarsi, pena «una sanzione compresa tra l’1 e il 4% del fatturato dell’ultimo anno».

Ecco come Renzi vuole azzoppare le fondazioni bancarie

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori, pubblichiamo un estratto di un articolo uscito sul settimanale Milano Finanza diretto da Pierluigi Magnaschi. Per ulteriori dettagli si può leggere questo articolo di Formiche.net Il governo torna alla carica sulle fondazioni bancarie. Ecco quello che prevedevano le ultime bozze del disegno di legge sulla concorrenza: rendere più incisiva la separazione tra banche e fondazioni…

Tutte le farse contro Mondadori e Mediaset

Nel sistema politico anglosassone esiste ed è operante la tradizione del governo-ombra. L’opposizione, che si candida a governare nella successiva tornata elettorale, intende misurarsi, giorno dopo giorno di fronte all’opinione pubblica, sui problemi concreti proponendo – se del caso – soluzioni diverse da quelle della maggioranza e del governo in carica. Lo fa affidando a propri qualificati esponenti il ruolo…

Il disastro del Parma calcio ha "nomi" e "cognomi". Rabino (SC) chiede di far affiorare tutte le responsabilità.

[caption id="attachment_341735" align="alignleft" width="400"] Il deputato piemontese di Scelta Civica, Mariano Rabino - nuovo responsabile degli Enti Locali del partito guidato dal segretario Enrico Zanetti[/caption] Finalmente la politica italiana ha deciso di accendere i riflettori sul caso del disastro, o fallimento che dir si si voglia, del Parma FC, che non riesce più a scendere in campo per difficoltà economiche.…

Bandi e concorsi: tutte le opportunità per le start-up

Coop punta sulle start-up. C’è tempo fino al 31 marzo 2015 per partecipare al bando Farmability per costituire cooperative innovative nell’agroalimentare. Si rivolge a imprese di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. Per aspiranti imprenditori (anche cooperative), con un progetto innovativo in ambito agroalimentare. Si selezionano 20 progetti che avranno l’opportunità di accedere ad un percorso di incubazione gratuito con…

Ecco cosa si aspetta l'America dall'Italia

L’Italia è il banco di prova per la tenuta dell’Alleanza atlantica. Ma è anche il crocevia dove si gioca il destino dell’Unione europea. Perché il nostro Paese è “tornato ad essere terra di frontiera e si trova in mezzo alle tre grandi crisi dei nostri tempi: quella del debito nei Paesi dell’Eurozona, Grecia in primis, la crisi russo-ucraina e, soprattutto,…

Tutte le piroette della Lega di Matteo Salvini

E' ufficiale. Matteo Salvini ha mantenuto, per ora, il vecchio nome, Lega Nord, ma di fatto ha dato vita ad un nuovo soggetto politico. Gianfranco Miglio è stato messo in soffitta e al suo posto si sono imposti Marine Le Pen e Vladimir Putin. Il passaggio dal federalismo al nazionalismo autarchico è una piroetta di quelle che non possono passare…

Ecco cosa pensano i dirigenti Rai dell'Opa Mediaset su Rai Way

Vigile attesa in casa Rai sulle torri sotto scacco. Fra i dirigenti di viale Mazzini i sentimenti e gli umori si alternano. C’è chi pensa che l’Opas di Ei Towers (40% Mediaset) sia la dimostrazione, visti i valori e i multipli, che dal collocamento si poteva spuntare molto di più. C'è chi è rassicurato comunque dalle parole del premier Matteo…

Telecom Italia, tutte le tensioni col governo sulle reti

Una bozza dei tecnici di Palazzo Chigi mette a soqquadro il settore delle tlc. Con Telecom che grida implicitamente alla rottamazione della rete in rame, paventando svalutazioni monstre - secondo il Sole 24 Ore - con impatto dirompente sui conti, sui dividendi dunque anche sul titolo in Borsa. Mentre sullo sfondo resta in ballo il dossier Metroweb e alcuni osservatori…

Garanzia Giovani, i conti non tornano

Eppur si muove. Dagli entusiasmi con il quale è stato diffuso ieri l’ultimo monitoraggio del Ministero del Lavoro su Garanzia Giovani sembrerebbe questa la notizia. E dopo nove mesi durante i quali il piano europeo (1,5 miliardi di euro per contrastare l’inattività giovani) proseguiva a rilento e con risultati pressoché nulli, non potremmo che accogliere la notizia positivamente. Ma sappiamo…

Donne, potere e spade di latta

Si avvicina l’8 marzo e si rianimano le assemblee femminili che, travolte dall’epoca renziana e dalla sua forza d’ariete, rispolverano gli antichi riti dei ritrovi, balli in piazza, raduni teatrali, codici vetusti di fronte ai quali le giovani che si affacciano decise a creare mondi e sistemi, ritengono repellente il labirinto appiccicoso del brulicame chiassoso delle spade di latta che…

×

Iscriviti alla newsletter