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Il primo ministro del Nepal, Sushil Koirala, ha dichiarato oggi che potrebbero essere più di 10mila le vittime del terremoto che ha colpito il paese lo scorso sabato. Molti tibetani vivono rifugiati in Nepal, senza documenti né registri, per cui non sono inclusi nelle cifre ufficiali. Sono loro le vittime invisibili del sisma. L’ong Dolma Development Fund (Ddf) ha avvertito che ci sono villaggi abitati da tibetani che continuano a essere isolati, senza nessun tipo di aiuto umanitario.

CRISI POLITICA E POVERTÀ

In mezzo a due potenze emergenti in Asia – Cina e India – il Nepal non ha sbocco sul mare e vive ore drammatiche. Immerso nell’instabilità politica, da tempo le forze politiche non trovano un accordo sulla nuova Costituzione. Un quarto della popolazione vive sotto la soglia della povertà e la situazione potrebbe peggiorare perché l’agricoltura è la principale attività economica del Paese.

POSIZIONE STRATEGICA

La corsa per gli aiuti umanitari in Nepal è cominciata. Il Paese ha una posizione geografica strategica per la regione e tutti vogliono averlo come alleato. Ma le autorità di Katmandu hanno già cominciato a selezionare chi lasciar entrare e chi no. Il team di soccorritori di Taiwan è stato rifiutato, secondo le dichiarazioni del viceministro degli Affari esteri dell’isola, Andrew Kao. Tra i due Paesi non ci sono rapporti diplomatici.

ALLEATO CINESE

Invece la relazione con la Cina è molto stretta. Il governo del Nepal è grande alleato politico e socio commerciale di Pechino. Il governo di Katmandu si è aggiunto al progetto della nuova via della Seta. Le autorità cinesi hanno contribuito con 130 milioni di dollari per i lavori di soccorso e ricostruzione. Si tratta della più grande donazione mai fatta dal Paese asiatico. Nel 2014, la Cina ha superato l’India come principale investitore diretto in Nepal.

RESPONSABILITÀ GLOBALE

Gli aiuti però non si sono limitati al piano economico. Per l’assistenza logistica il governo di Pechino ha autorizzato l’invio di 12 aerei, 6 elicotteri, soldati, specialisti e cani da ricerca che sono già stati impegnati in lavori di soccorso ad Haiti, Pakistan, Giappone e Cina. Secondo Wang Lian, esperto di affari dell’Asia meridionale all’Università di Pechino, “la Cina punta ad assumere responsabilità e doveri più internazionali”, un ruolo più adeguato al profilo di grande economia globale.

INFLUENZA INDIANA

Il Nepal era sempre stato sotto il dominio economico e politico dell’India. Come ricorda Indian Express, la cultura induista ha messo il Nepal nella sfera d’influenza indiana. Appena è accaduto il terremoto, il governo di New Delhi ha messo in atto l’Operazione Maitri: 13 aerei e più 500 soccorritori sono arrivati nella zona devastata per partecipare negli interventi di salvataggio e assistere i sopravvissuti con acqua, cibo e medicine.

L’INTERESSE DEL PAKISTAN

In un’intervista pubblicata sul quotidiano online Hindustantimes.com, l’analista di difesa pakistano ed ex agente dell’esercito, Talat Masood, ha confermato che “la posizione molto strategica del Nepal rende questo Paese molto importante per il Pakistan, l’India e la Cina”. “Il Pakistan, che ha inviato quattro aerei C-130 – ha spiegato Massod vede in Nepal una voce di sostegno indipendente nella regione, mentre l’India ritiene di aver bisogno ancora del Nepal dalla sua parte e la Cina aumenta il suo coinvolgimento effettivamente”.

Nepal, la “guerra” geopolitica degli aiuti tra Cina, India e Pakistan

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