Skip to main content

“Oggi è cruciale che Kyiv comprenda che non è sola”, è questo il messaggio multidimensionale che esce dalla prima giornata di incontri sul futuro dell’Ucraina ospitata in Italia. Sostegno attraverso la concatenazione di piani civili e della difesa, e dual-use, sebbene sia complesso ragionare sul futuro del Paese quando le bombe russe lo martellano quotidianamente. Mentre i leader internazionali sono riuniti a Roma per discutere di come ricostruire l’Ucraina aggredita dalla Russia, Mosca continua infatti a cercare di distruggerla. La Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina (Ukraine Recovery Conference, Urc), in corso ieri e oggi alla Nuvola dell’Eur, si svolge in un contesto in cui il cessate il fuoco resta lontano. Circa 400 droni e 18 missili, inclusi missili balistici, sono stati lanciati contro il territorio di Kyiv poche ore prima dell’inizio degli incontri, con Vladimir Putin che non rallenta gli attacchi — nonostante i bluff sul percorso negoziale.

Nata per dare impulso concreto alla ripresa del Paese, l’edizione romana di Urc — al quarto appuntamento annuale dal 2022, dopo Lugano, Berlino e Londra — è diventata l’occasione per ribadire il sostegno politico a Kyiv. Ma sul tavolo ci sono anche 200 accordi per un valore di 10 miliardi, nuove possibili vie per fornire armamenti contro l’aggressione russa, proposte per strutturare resilienza anche attraverso le infrastrutture — come da strategia Nato.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha aperto la conferenza insieme a alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, prima di partecipare a una “call dei volenterosi” con Emmanuel Macron e Keir Starmer collegati da Londra. Per la prima volta, ha preso parte anche un alto rappresentante statunitense: il generale Keith Kellogg, inviato speciale per l’Ucraina, segnale di un possibile rafforzamento del coinvolgimento americano.

Secondo Teresa Coratella, vicedirettrice dell’ufficio romano dell’Ecfr, “la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina è un’altra occasione che la premier italiana Meloni non vuole lasciarsi sfuggire”, perché “le offre la possibilità di riaffermare il suo impegno verso l’Ucraina; rassicurare l’Europa sul fatto che mantiene una posizione ferma sulla Russia, in linea con la strategia dell’Ue; continuare a costruire il capitale politico multilaterale che ha accumulato gradualmente da quando è entrata in carica; e dimostrare che segue una sua linea autonoma, indipendente dal presidente americano Donald Trump”.

Coratella aggiunge commentando con Formiche.net: “Sarebbe stato più incisivo avere Macron e Starmer a Roma, ma i due leader hanno deciso di tenere il loro vertice bilaterale a Londra. Tuttavia, la presenza del cancelliere tedesco Friederich Merz rappresenta un riconoscimento dell’impegno italiano, nonostante il limitato sostegno militare, finanziario ed economico all’Ucraina a causa dei vincoli di bilancio interni e dell’opinione pubblica italiana, tra le più riluttanti in Europa quando si tratta di sostenere Kyiv”.

L’analista ucraina Lesia Ogryzko — che guida il think tank Sahaidachnyi Security Center e visiting fellow dell’Ecfr — sottolinea che “a margine della conferenza, ci si aspetta in effetti la firma di un gran numero di accordi di investimento, intese progettuali e nuove partnership con istituzioni finanziarie”. E aggiunge: “Di solito, conferenze come questa servono come piattaforme per dichiarare intenzioni di sostegno e finanziamento futuri. Tuttavia, si prevede che l’edizione di quest’anno produrrà un numero significativo di intese concrete in tutte le aree della ricostruzione”. Le imprese italiane, dice, “sono fortemente coinvolte, il che conferisce all’evento un carattere più pratico e orientato ai risultati”.

Tuttavia, Ogryzko — che è board member dell’organizzazione per la ricostituzione RISE Ukraine — avverte che “nel quarto anno di guerra e senza prospettive chiare di un cessate il fuoco o di una pace sostenibile, parlare di ricostruzione senza collegarla alla situazione della sicurezza sul fronte e alla più ampia turbolenza geopolitica globale appare sempre più inadeguato per molti”. Per questo, Ogryzko apprezza il fatto che “sotto la presidenza italiana, la conferenza includa due panel dedicati alle tecnologie dual-use e all’industria della difesa come parte dello sviluppo economico”, perché per ora “la comunità della ricostruzione e quella che lavora sulla difesa e la sicurezza sono restate in gran parte mondi separati, con poche interazioni, nonostante l’interdipendenza sia evidente”. L’appuntamento di Roma potrebbe essere quello in cui si sancisce la centralità strategica di questa interdipendenza.

Difesa e dual-use. Ecco cosa caratterizza Urc2025 secondo Ecfr

Accordi e prospettive, sotto la linea di un impegno rinnovato a Roma. Coratella e Ogryzko dell’Ecfr, evidenziano sfide, necessità e opportunità della Conferenza di Roma da cui arrivano intese per 10 miliardi, anche coinvolgendo tecnologie dual-use e difesa

Tokyo stringe il legame con i Five Eyes. Accordo con il Canada

Il Giappone firma con il Canada un accordo per lo scambio di informazioni classificate, rafforzando la cooperazione di sicurezza e compiendo un ulteriore passo verso l’integrazione con l’alleanza di intelligence Five Eyes. Ma il percorso resta complesso, tra sfide tecniche, ostacoli politici e l’irritazione di Pechino

Per il "veltroniano” Pier Silvio la discesa in campo sarebbe un doppio sforzo. Parla Di Gregorio

Le parole di Pier Silvio Berlusconi lasciano aperti ampi spiragli di interpretazione, non avendo preso posizioni nette e inequivocabili. Di certo vorrebbe un ricambio generazionale per la classe dirigente di Forza Italia a cui comunque è molto legato. Una sua discesa in campo sarebbe faticosa: dovrebbe superare lo stereotipo dell’essere il “figlio di” ed elaborare un suo progetto autonomo. Colloquio con il politologo e docente all’Università della Tuscia, Luigi Di Gregorio

Tecnologia, autonomia strategica e cultura operativa. L’Aeronautica secondo Conserva

Nel corso della sua prima audizione in Senato, il nuovo capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Antonio Conserva, ha delineato con chiarezza le direttrici di sviluppo della Forza Armata. Un intervento strutturato e programmatico, in cui la dimensione tecnologica, operativa e culturale si intrecciano con la volontà di adeguare l’Aeronautica italiana a uno scenario internazionale, segnato da crescente instabilità e competizione strategica

Dal pubblico al privato, misure concrete per l'Ucraina (e meno proclami). Scrive l'amb. Herbst

Di John E. Herbst

Nonostante i rischi legati al conflitto, esistono ampie opportunità in settori-chiave dell’economia ucraina in cui alcune aziende occidentali stanno già ottenendo buoni risultati. I governi e le istituzioni finanziarie internazionali potrebbero facilitare questo processo affrontando la questione dell’assicurazione contro i rischi di guerra. La riflessione di John E. Herbst, direttore senior dell’Eurasia center dell’Atlantic council e già ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina e Uzbekistan, ospitata sull’ultimo numero della rivista Formiche dedicato alla Conferenza Ucr2025

La prima volta Usa al tavolo dei volenterosi e il ruolo di Meloni

Con l’inviato speciale Kellogg anche i senatori Graham e Blumenthal. Si tratta della prima volta che gli Stati Uniti prendono parte al formato della Coalizione dei Volenterosi, in linea con quanto sin dall’inizio della creazione del gruppo è stato fortemente auspicato dall’Italia

Ricostruire durante la guerra rafforza l'Ucraina. La lettura strategica di Fleck (AC)

La conferenza non produrrà risultati immediati, ma getta le basi per una partecipazione ampia alla ricostruzione dell’Ucraina. Per questo è necessario continuare a garantire il sostegno militare a Kyiv. Conversazione con Jörn Fleck, senior director presso lo Europe Center dell’Atlantic Council

Terna, Sace, Leonardo, Enav e Snam. Le grandi aziende per la ricostruzione dell'Ucraina

Dalla prima giornata della Conferenza per la ricostruzione del Paese aggredito e devastato dalla Russia arriva un veicolo da mezzo miliardo e accordi per 10 miliardi per infrastrutture ed energia. Terna, Sace, Leonardo, Enav e Snam in prima linea

Il record di Nvidia non arriva per caso. Aresu spiega perché

Il colosso dei semiconduttori guidato da Jensen Huang ha toccato quota 4.000 miliardi di capitalizzazione, diventando la prima compagnia a raggiungere questo traguardo. Ci è riuscita grazie all’accelerazione sull’intelligenza artificiale, con le Big Tech che si riforniscono dei suoi servizi per rimanere competitivi. E il futuro appare sempre più promettente

La corsa per proteggere i dati di oggi dagli hacker di domani calcolo quantistico crittografia

Cosa c'è nella Strategia italiana per le tecnologie quantistiche

Il quantum non è solo una sfida scientifica, ma una leva per immaginare un’Italia più competitiva, più autonoma, più proiettata sul futuro. In un contesto internazionale segnato da nuove tensioni e nuovi equilibri, è nella capacità di costruire oggi l’innovazione di domani che si misura la qualità della classe dirigente. I dettagli della Strategia italiana per le tecnologie quantistiche

×

Iscriviti alla newsletter