Skip to main content

 

Il 24 febbraio 2022 è una data che l’Europa non dimenticherà facilmente. Giorgia Meloni è a Kiev e presiederà a breve la prima riunione virtuale del G7 a guida italiana, che avrà come ospite Zelenskyy, un segnale di attenzione e di centralità del tema per l’occidente.

Per l’Italia il 2024 è un anno importante, in cui avrà il ruolo di mantenere viva la pressione occidentale sull’Ucraina. Il ministro Tajani, nell’ultimo numero della rivista Formiche, ha sottolineato che il sostegno a Kyiv è una priorità della presidenza italiana del G7.

Le difficoltà incontrate sul campo dall’Ucraina, con l’abbandono della città di Avdiika, dovute in parte alla mancanza di munizionamenti adeguati rispetto a Mosca, il supporto europeo con le iniziative della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen di un fondo speciale per la Difesa e di un commissario ad hoc, i timori per l’incognita Trump sulle elezioni Usa, la reazione difforme tra le forze in campo alla morte di Navalny. Il timore è che l’occidente si stia spaccando al suo interno, lasciando che Putin continui indisturbato nei suoi disegni anti-democratici.

Questi i temi al centro del live-talk organizzato da Formiche in occasione dei due anni di conflitto in Ucraina, con Lorenzo Guerini, presidente del Copasir, e Andrew Novo, professore di Studi Strategici presso la National Defense University americana. Modera il dibattito Flavia Giacobbe, direttore delle riviste FormicheAirpress.

 

Ucraina, due anni dopo. Perché sostenere (ancora) Kyiv. Il live-talk di Formiche

Venerdì 23 febbraio alle 19 il live-talk organizzato da Formiche in occasione dei due anni dell’invasione russa dell’Ucraina con Lorenzo Guerini, presidente del Copasir, e Andrew Novo, professore presso la National Defense University americana. Modera l’evento Flavia Giacobbe, direttore delle riviste Formiche e Airpress

Per ogni astronauta c’è una squadra che fa sistema. La ricetta di Villadei

La missione Ax-3 Volutas ha rappresentato un nuovo modello per il futuro dello spazio italiano, nel quale le istituzioni, la ricerca, la Difesa e l’industria si uniscono per andare in volo oltre l’atmosfera. In questa nuova dimensione che è la Space economy, dobbiamo fare squadra e sinergia e promuovere la presenza dell’Italia. L’intervista di Airpress al colonnello dell’Aeronautica militare e astronauta, Walter Villadei

Restiamo il terzo contributore in Esa. Valente fa il punto sullo Spazio italiano

L’Italia è il terzo contributore dell’Esa, e continua a ricoprire un ruolo di primo piano nel contesto dello Spazio internazionale. La missione Axiom è stata un’ulteriore conferma, ma il comparto nazionale già guarda al futuro, dalla prossima stazione spaziale post-Iss, al ritorno sulla Luna. L’intervista di Airpress al presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Teodoro Valente

Così l'Italia porta la crisi dell'Indo Mediterraneo sul tavolo del G7 Trasporti

Durante la riunione G7 ospitata dal ministro Matteo Salvini, il tema dei trasporti è stato elevato tra i fattori comuni della politica (e della geopolitica) del gruppo. “Libertà di navigazione”, “sicurezza marittima”, “connettività”, i temi dell’incontro

La corsa all’oro verde? Cosa cambia con la scoperta dell’idrogeno nel sottosuolo

È in arrivo uno studio del Servizio geologico Usa che segnala l’esistenza di quantità massicce del gas nei giacimenti sotterranei di tutto il mondo, abbastanza per soddisfare il fabbisogno umano per secoli. Se estrazione e trasporto costano meno della produzione ex novo, siamo agli albori di una nuova industria. E c’è chi si è già lanciato

Phisikk du role - Cari governatori, tertium non datur. Forse

La presidente del Consiglio non ha alcun interesse ad assecondare il perpetuarsi dello status dei candidati leghisti e forzisti nelle regioni controllate dalla destra, né a porgere una mano alla segretaria del Pd per aiutarla a levarsi qualche impiccio. Dunque ha l’interesse a tener duro e a non lasciare spiragli. La reazione violenta della Lega con la crisi della legislatura? Non ci pare alle viste: ci guadagnerebbe solo Giorgia Meloni. Dunque ci punge vaghezza che tertium non datur. A meno che… La rubrica di Pino Pisicchio

Piano Mattei, occhio alla disinformazione cinese

Sul “Global Times” un articolo cita le parole del presidente keniota Ruto legandole al vertice di Roma convocato da Meloni a gennaio. In realtà, si riferiscono a un altro appuntamento internazionale di fine 2022. E anche le parole di Faki (Unione africana) in Italia vengono scelte in maniera selettiva. Il tutto per sostenere la tesi che mentre l’Occidente fatica, Pechino consolida i suoi legami con il continente. Ma non è proprio così

Secondo la Cnn questo è il momento di Giorgia Meloni. Ecco perché

In un lungo editoriale vergato da Fareed Zakaria vengono passati in rassegna tutti i banchi di prova superati dalla premier in questo anno e mezzo. Dopo New York Times, Economist e Le Monde è la volta della tv statunitense ad occuparsi dell’Italia

Cosa nascondono le ambiguità di alcune forze politiche italiane su Navalny. Scrive Sisci

Ammesso e non concesso che si debba arrivare a un compromesso con Mosca sull’Ucraina ciò non significa che si debba farlo rinunciando ai nostri principi – che i dissidenti non vanno ammazzati e chi ammazza i dissidenti appartiene a un altro circolo ricreativo. Il commento di Francesco Sisci

Lezioni ucraine per Italia ed Europa. Il report Iai

Lo scoppio della guerra in Ucraina rappresenta un allarme che né l’italia né l’Europa possono ignorare. Tra lezioni militari e significati strategici, serve un nuovo approccio alla difesa. A livello nazionale e non solo. Chi c’era e cosa si è detto alla presentazione del report “Le implicazioni strategiche della guerra in Ucraina per l’Italia” pubblicato dall’Istituto Affari Internazionali
×

Iscriviti alla newsletter