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Corsa solitaria per Enrico Zanetti o il congresso del 31 gennaio slitta? E’ quello che si stanno chiedendo in queste ore dirigenti, parlamentari e militanti del movimento Scelta Civica dopo le indiscrezioni pubblicate da Formiche.net, con un articolo di Bruno Guarini, in cui si parlava dell’intenzione di Irene Tinagli di abbandonare la corsa alla segreteria del movimento fondato da Mario Monti.

L’indiscrezione di Formiche.net è confermata da ambienti di Scelta Civica. L’economista Tinagli, che in vista del congresso di Sc si era candidata come Enrico Zanetti alla segreteria del partito (qui l’articolo con le mozioni di Zanetti e Tinagli), con una lettera all’assemblea di Scelta Civica e al comitato dei garanti questa mattina ha deciso di non correre più per il vertice del movimento.

La decisione di Tinagli, con un passato nella montezemoliana Italia Futura come il tributarista Zanetti, è il frutto – secondo la ricostruzione di Formiche.net – di una constatazione: Tinagli ha notato in alcuni territori una corsa al tesseramento in vista del congresso di Sc; una corsa che stride con le origini, le caratteristiche e il futuro di un movimento snello, di opinione e senza apparati da partito “pesante”. Per questo – visti gli auspici che aveva espresso nella mozione – ha preferito rinunciare alla candidatura. Un gesto che in settori di Scelta Civica appare come un campanello di allarme, visto che le preoccupazioni di Tinagli sarebbero state condivise in particolare dai senatori montiani e post montiani di Scelta Civica.

Così, dopo la scoppola alle elezioni del 25 maggio con l’esperienza di Scelta Europea – risultato dell’alleanza con Fare di Michele Boldrin e con il Centro Democratico di Bruno Tabacci -, adesso quel che resta del movimento fondato dall’ex premier Monti attraversa un’altra fase travagliata, mentre con il congresso in molti in Scelta Civica pensavano di rifondare e rilanciare il movimento.

Perché Irene Tinagli non corre più per la segreteria di Scelta Civica

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