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Dentro o fuori. Con la Lega Nord oppure con la propria Fondazione “Ricostruiamo il Paese”. Flavio Tosi si è preso qualche giorno per decidere cosa fare da grande dopo l’aut aut impostogli da Matteo Salvini al consiglio federale di ieri che ha incoronato all’unanimità Luca Zaia (ri)candidato governatore del Veneto.

Non solo, Salvini ha di fatto commissariato (anche se questo termine è bandito) proprio quella Liga Veneta di cui Tosi è segretario nazionale, affidando all’ex deputato trevigiano Gianpaolo Dozzo l’arduo compito di dirimere la controversia tra il sindaco di Verona e Zaia in tema di alleanze, liste civiche e scelta dei candidati leghisti al consiglio regionale. Nel frattempo Tosi, stando al diktat di Salvini, ha una settimana di tempo per decidere se continuare a stare dentro la Lega, la cui tessera di partito conserva da 25 anni, oppure se continuare a fondare Fari in giro per l’Italia con la sua Fondazione creata per costruirsi una leadership nazionale. Le due cose non sono più compatibili.

IL TOUR ALTERNATIVO DI TOSI IN SICILIA

Per ora Tosi non molla la sua creatura, affidata al fedelissimo Fabio Venturi, ex vicepresidente della Provincia di Verona. “Non può esserci compromesso, perché non abbiamo il cappello in mano per elemosinare qualcosa” ha scritto ieri su Facebook il pasdaran tosiano. E così, poche settimane dopo la discesa di Salvini a Palermo dove – tra qualche contestazione – ha lanciato la lista Noi con Salvini affidandola al deputato Angelo Attaguile, ecco che anche Tosi sbarca in Sicilia con la sua Fondazione per un tour alternativo a quello del segretario federale.

Il programma prevede due giorni di appuntamenti intensi: si parte venerdì 6 marzo alle 12 con la presentazione all’hotel Giardino Inglese, in viale della Libertà a Palermo, del primo Faro nel capoluogo siciliano, ossia del primo nucleo cittadino della Fondazione Ricostruiamo il Paese. L’evento è promosso in collaborazione con il Movimento Nuova Repubblica e sarà presente il segretario nazionale Manfredi Ravetto. Nel pomeriggio una visita – per il momento solo “probabile” – ad Agrigento, la città di Angelino Alfano che andrà al voto nel maggio prossimo e annovera tra i candidati a sindaco pure un esponente leghista come il deputato trevigiano Marco Marcolin. Quindi nel tardo pomeriggio di venerdì Tosi sarà a Caltanissetta, dove alle 18.30 (hotel San Michele in via Fasci Siciliani) interverrà al convegno “Buona Politica e/o Buona Amministrazione” con Nicola Bono, scuola Msi e An, già deputato per quattro legislature ed ex presidente della Provincia di Siracusa. Insieme a loro anche Nicolò Cristaldi, sindaco di Mazara del Vallo ed esponente di Fratelli d’Italia. L’incontro sarà coordinato da Michele Giarratana, ex candidato sindaco di Caltanissetta sostenuto dal Movimento Nuova Repubblica. Il tour siciliano di Tosi si conclude sabato 7 marzo con una visita al mattino a Messina e, come informa la Fondazione Ricostruiamo il Paese in una nota, con “un incontro privato con alcuni amministratori del territorio”.

IL RUOLO DI MANFREDI RAVETTO

Ad accompagnare Tosi tra Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Messina ci sarà Manfredo Ravetto, fondatore e responsabile del Movimento Nuova Repubblica, 39enne di origini palermitane ma trapiantato a Verona, team manager di Formula 1 con la passione per la politica e già coordinatore veneto del movimento Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo. Ravetto, come lui stesso sottolinea, è uno dei principali pontieri tra Tosi e il leader di Italia Unica, l’ex ministro Corrado Passera. “Il Movimento Nuova Repubblica è stato il primo a portare Tosi in Sicilia nell’ottobre del 2013, quando ebbe un’accoglienza trionfale a Palermo – ricorda -. Lo abbiamo anche accompagnato in Basilicata e in Campania. Siamo convinti che solo lui possa rappresentare la sintesi necessaria nel centrodestra italiano. Tosi sa parlare all’elettorato meridionale, e non viene certo accolto da proteste e contestazioni”.

Lega, la competizione tra Salvini e Tosi si sposta anche al Sud

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