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piano giovani

Selezioni da rifare per mille giovani. E si va avanti con il sistema del click-day, ma stavolta testato. Sono due dei provvedimenti emersi nel corso della seduta della commissione Lavoro all’Ars. I mille tirocini  da assegnare  sono quelli delle finestre del 14 luglio, circa duecento non hanno i documenti in regola, e del 5 agosto annullate per le anomalie del sito. Altri numeri da giocare al lotto: la revoca del  bando del 18 agosto. L’assessore alla Formazione Nelli Scilabra però garantisce che il piano giovani andrà avanti.

Sul tavolo della commissione, l’altroieri, la relazione dell’assessore Nelli Scilabra che risponde alle accuse dell’ex dirigente alla formazione Anna Rosa Corsello. Italia Lavoro interviene invece parlando della finalità dei 5 milioni di euro destinati all’ente, che fa capo, al ministero del Lavoro. Ha illustrato le competenze della società: dalla gestione degli avvisi pubblici all’affiancamento dei Centri per l’impiego nella verifica dei requisiti. Spiegazioni che non hanno convinto Fi. Il presidente Marcello Greco del Pdr ha provato a far votare una risoluzione che impegnasse il governo a far ripartire il piano giovani e a garantire il futuro dei 1800 (degli ex Sportelli multifunzionali nell’ambito di Garanzia giovani).

Ma non è  bastata l’interruzione della diretta streaming per trovare una sintesi tra i due testi e alla fine nella commissione non si è votato alcun documento. Nella sua relazione l’assessore ha respinto soprattutto le accuse lanciate dall’ex dirigente Corsello. A partire da quella di “pressioni per l’affidamento a Italia Lavoro”. L’assessore ha contestato tra l’altro le incongruenze dell’ex dirigente sull’affidamento della gestione del portale informatico per il click-day alla Ett.  Prossima riunione della commissione il 12 settembre. Il 16, invece, ci sarà la seduta d’aula con le mozioni di censura per l’assessore di Fi e M5S.

“Piove sul bagnato”, Codacons lancia una class Acton. Nel mirino il fallito click day. Tutti i giovani che si ritengono danneggiati potranno partecipare all’azione collettiva di risarcimento.

“Basta, basta, basta giocare sulla nostra pelle. Dopo queste ultime notizie, continuo a non capire, cosa sia cambiato”. Così commenta Gianluca Veltri, uno dei ragazzi idonei dalla prima battuta. “Si parla si parla, ma dove sono le soluzioni? Verranno esclusi in 200 perché prima del primo click day non avevano i requisiti, requisiti che oggi hanno. Quindi che facciamo adottiamo pesi e misure diverse, nelle varie selezioni?”. Secondo Veltri, ormai uno dei capofila e portavoce della parte lesa del “Piano giovani”:  “qui si dovrebbe parlare di fallimento di questo piano giovani, annullando tutto e ripartendo da zero, con un nuovo bando e invece che si fa, si continua a offendere l’intelligenza e i diritti di noi giovani. Come vogliono i nostri amministratori dare risposte concrete, se penalizzano in questo modo, la prossima classe dirigente?”.

Sicilia e giovani: tutto da rifare, c'è un Piano B?

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