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La corsa a due per la direzione dell’Agenzia per l’Italia digitale si è trasformata in un tandem. Ieri sera a conclusione della riunione del Consiglio dei ministri in conferenza stampa Matteo Renzi ha racchiuso i nomi dei candidati più quotati in una formula che ha assegnato ad Alessandra Poggiani il ruolo di direttore generale dell’Agid e a Stefano Quintarelli quello di presidente del Comitato di indirizzo, l’organo di indirizzo strategico dell’Agenzia.

IL RUOLO DI POGGIANI

Poggiani, (leggi qui la sua biografia) già direttore generale di Venis spa, la società informatica del Comune di Venezia con un passato militante nel Pd, coprirà il ruolo di legale rappresentante dell’Agenzia, e sarà responsabile della gestione e dell’attuazione delle direttive impartite dal Presidente del Consiglio dei Ministri o dal ministro da lui delegato, in questo caso Marianna Madia. Resterà in carica tre anni, rinnovabili. Secondo lo statuto dell’Agenzia il suo incarico sarà incompatibile con altri rapporti di lavoro subordinato pubblico o privato o di lavoro autonomo, nonché con qualsiasi altra attività professionale privata, anche occasionale, che possa entrare in conflitto con gli scopi e i compiti dell’Agenzia.

COSA FARA’ QUINTARELLI

Il deputato di Scelta Civica Quintarelli, forte delle sue ompetenze e dell’esperienza nelle telecomunicazioni, fornirà invece supporto politico e tecnico guidando il comitato di indirizzo.

Nel Comitato Quintarelli rappresenterà la Presidenza del Consiglio dei Ministri come previsto dallo statuto. Del comitato di indirizzo faranno parte, oltre a lui, un rappresentante del Ministero dello sviluppo economico, un rappresentante del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca, un rappresentante del Ministro della funzione pubblica, un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze e da due rappresentanti designati dalla Conferenza e dai membri del Tavolo permanente per l’innovazione e l’Agenda digitale italiana.

Come a tutti i componenti del comitato, a Quintarelli non spetterà alcuna indennità né rimborso spese. Eletto alla Camera nelle liste di Scelta Civica, potrà dunque rimanere parlamentare.

Sentito da Formiche.net a ridosso delle nomine, Quintarelli ha dichiarato di aver interpretato la sua candidatura alla guida dell’Agid come spirito di servizio: “Se si ritiene che rispetto all’interpretazione che si vuole dare al ruolo dell’Autorità serve un profilo come il mio, io sono disponibile, ma se fanno una scelta diversa perché la caratterizzazione che si vuole dare all’Agenzia è di stampo diverso non posso sgomitare”.

Poggiani e Quintarelli. Il tandem che rilancerà l'Agenzia per l'Italia digitale

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