Skip to main content

Lo scenario economico continua ad influire sui risultati dei gruppi bancari italiani e nel primo semestre 2014 emergono segnali contrastanti. Tornano a crescere i margini, e superata la stagione di impairment sugli attivi, si registra un risultato positivo. Prosegue il focus dei gruppi bancari sull’efficienza e sulla razionalizzazione delle strutture, con una conseguente riduzione soprattutto delle spese per il personale. Le rettifiche su crediti sono diminuite, ma continua il processo di deterioramento della qualità del credito che non accenna ad arrestarsi. Le prudenti politiche creditizie e gli aumenti di capitale contribuiscono al matching dei requisiti patrimoniali.

PERFORMANCE

La contrazione degli impieghi verso la clientela (-2% circa) conferma la prudenza dei gruppi bancari del campione nell’erogazione di nuovo credito anche per la necessità di rispettare i requisiti patrimoniali e gli obiettivi di qualità dell’attivo. Tuttavia ci sono alcuni segnali positivi: torna ad aumentare il margine di intermediazione (+1%), grazie all’incremento del margine di interesse e del margine commissionale e nonostante la riduzione dei profitti da attività finanziarie. Segnali incoraggianti anche dal punto di vista della redditività: l’utile normalizzato del campione si è attestato a 1,9 miliardi di Euro, un buon risultato dopo gli impatti delle rettifiche sugli avviamenti del 2012 e delle rettifiche su crediti del 2013. Il Cost/Income Ratio è rimasto stabile per l’aumento proporzionale dei margini e dei costi operativi.

QUALITÀ DEL CREDITO

A causa del perdurare della crisi economico-finanziaria, continua il preoccupante trend dei crediti deteriorati, che raggiungono a giugno 2014 i 159 miliardi di Euro (+6,2 miliardi di Euro, +4,1% rispetto a dicembre 2013). Un dato confortante tuttavia è rappresentato dalla riduzione dei crediti scaduti (-9%) e delle rettifiche su crediti rispetto allo scorso anno (-7%), quando avevano inciso in maniera negativa sui risultati dei gruppi del campione. Il costo del credito in media si mantiene comunque elevato, soprattutto per i gruppi piccoli (1,3%).

REQUISITI PATRIMONIALI

A partire dal 1°gennaio 2014 le banche italiane devono rispettare un ratio minimo di CET1 pari a 4,5%, di Tier1pari a 5,5% (6% dal 2015) e di Total Capital Ratio pari all’8% (10,5% a partire dal 2019). Grazie alle recenti operazione di ricapitalizzazione e alle politiche prudenti nell’erogazione dei crediti, i gruppi bancari del campione, in media, rispettano i requisiti richiesti.

COSTI

Il tema della razionalizzazione e del contenimento dei costi rimane centrale per il settore bancario, nonostante il miglioramento di margini e redditività. I gruppi del campione sono intervenuti attraverso la riduzione del numero di sportelli e di risorse, con una conseguente contrazione soprattutto delle spese del personale.

Tutto il report di Kpmg qui

Ecco i conti delle banche italiane al vaglio della Bce. Report Kpmg

Di Kpmg

Lo scenario economico continua ad influire sui risultati dei gruppi bancari italiani e nel primo semestre 2014 emergono segnali contrastanti. Tornano a crescere i margini, e superata la stagione di impairment sugli attivi, si registra un risultato positivo. Prosegue il focus dei gruppi bancari sull’efficienza e sulla razionalizzazione delle strutture, con una conseguente riduzione soprattutto delle spese per il personale.…

I compiti a casa ora li faccia Bruxelles

Il commento che Barroso, a fine mandato, ha riservato alla pubblicazione della lettera destinata all'Italia lascia ben sperare per il futuro dell'Unione Europea. Non solo, l'autogol ha dato il là a un serio e doveroso appunto del nostro primo ministro, che ben sappiamo e dovrebbero sapere tutti i leader e i loro spin doctor, sulla comunicazione non ha pari in…

Perché all’Italia serve un’iniezione di cultura manageriale

Un felice connubio di sapere, saper essere, saper fare. E saper ascoltare i collaboratori, chi investe il capitale e i giovani portatori del futuro. È il profilo dei manager italiani che emerge nel libro “Risorse sovraumane. Autoritratto dei manager italiani oggi”. Chi sono i manager? Il volume, scritto dalle ricercatrici Monica Fabris ed Emma Villa e presentato all’Università Luiss “Guido Carli”…

Perché Renzi ha ragione nella diatriba con Barroso

Ma a Bruxelles che idea hanno della democrazia e del rapporto tra Stati ed istituzioni comunitarie? La domanda è più che legittima a fronte della reazione irrituale di Barroso, presidente uscente della Commissione europea, all'iniziativa del premier Renzi che ha giustamente divulgato il contenuto della lettera con la quale gli si chiedevano "chiarimenti" sulla legge di stabilità imponendogli di rispondere…

Dagli Usa una cattiva novella monetaria per l'Europa (e l'Italia)

Per la Banca centrale europea (Bce), e per il Tesoro italiano, sembrano "Godot": da settimane ci si attende un aumento dei tassi d’interesse Usa (il tasso base di riferimento è rimasto ancorato allo 0,250%, quindi è praticamente negativo), con implicazioni sui mercati monetari europei. Ma nulla pare muoversi. Purtroppo pochi giornalisti economici e finanziari italiani hanno esperienza di vita negli…

Ecco il modello Umbria per il partito unico popolare. Parla il sindaco di Assisi

Partirà dall’Umbria la costruzione del partito unico dei moderati italiani? Sotto la Basilica di Assisi, con l’ispirazione di San Francesco, sta nascendo un laboratorio che punta a diventare un modello per una futura ricomposizione del centrodestra anche a livello nazionale. Si chiama “Per l’Umbria popolare” e si tratta di una lista civica unica dei moderati per lanciare la candidatura di…

profumo, commissione,

Vi spiego perché la manovra di Renzi non è espansiva. Parla Gianfranco Polillo

“Significativa deviazione dagli aggiustamenti richiesti per centrare l’obiettivo di medio termine”. Il passaggio più rilevante della lettera trasmessa dal Commissario europeo per gli Affari economici e monetari Jyrki Katainen al premier Matteo Renzi risuona come un pesante monito sulla Legge di stabilità. L’esecutivo comunitario nutre forti dubbi e richiede chiarimenti su riduzione del deficit, coperture di maggiori spese e minori entrate,…

Così le armi americane finiscono ai terroristi dell'Isis

I terroristi siriani mettono le mani sulle armi americane? In passato e anche in queste settimane di lotta all'Isis, sono cadute nelle mani sbagliate? Una delle strategie utilizzate dai funzionari americani è stata quella di armare i moderati siriani, al fine di sostenere l'opposizione ai militanti islamisti. Ma oggi sembra che non tutto sia filato liscio. AIUTI MILITARI Nonostante le…

Sisal, Ovs e Fedrigoni. Ecco perché nessuno mette più piede in Borsa

L’avevano annunciato come l’anno del ritorno delle Ipo a Piazza Affari. Ma l’estate e l’autunno, dopo le Ipo di Anima, Cerved, Fineco e Fincantieri, non hanno portato l’attesa ventata di aria fresca in Borsa. La pipeline era rovente di nomi importanti, da Ovs-Upim a Massimo Zanetti (la holding del caffè Segafredo) a Favini, fino alle grandi privatizzazioni di Ray Way…

Mps, Carige e banche varie, tutti i fatui stress provocati da fantasiosi report

Le Borse si fanno nervose, mentre si avvicinano gli stress test sulle banche europee. E i broker, ma anche la stampa, continuano a fare previsioni su come andranno gli esami dell’Europa. Nessuna, una, dieci, undici, diciotto bocciate. Le previsioni si sprecano, mettono a dura prova l’emotività degli investitori e creano turbolenze sui listini. Alla fine, tra una manciata di ore,…

×

Iscriviti alla newsletter