Skip to main content

Ride Brooks: mi chiede informazioni su una traccia di antiche mura vicino al Pantheon, e io rispondo svagata e impreparata. Ride della mia assuefazione al bello di Roma, e io cerco di giustificarla parlando di una città che sa esprimere quasi esclusivamente il senso della rovina tramite le sue semiabbandonate rovine. Conveniamo che non solo Roma, ma in generale i nostri luoghi, compresi i suoi United States, riflettano una decadenza che mi ricorda ancora una volta epoche già passate.

Da dove viene questa decadenza?

L’idea di Brooks è molto precisa, e ne parlerà anche negli incontri a Roma e Milano che l’Istituto Bruno Leoni, insieme a Rubbettino editore e il Centro Tocqueville-Acton, ha organizzato, a margine della pubblicazione italiana per Rubbettino del suo “The road to freedom” (“La via della libertà”), curata da Flavio Felice e Francesco Martini.

Quello che abbiamo perso, nel secolo dello Stato sociale, madre e padre insieme, premuroso di insegnarci come dobbiamo vivere e attento a centellinare le nostre libertà in nome degli interessi pubblici e della solidarietà coatta, è il valore della libera iniziativa, la consapevolezza di poter e dover costruire con le proprie responsabilità, i propri errori, le proprie capacità la nostra felicità. Stretti tra uno Stato vorace di cui ci lamentiamo quando paghiamo le tasse e uno Stato assistenziale a cui ci viene naturale rivolgerci per ogni soccorso, senza comprendere che sempre della stessa entità si tratta, persuasi dalla retorica solidaristica che parole come guadagno e successo abbiano solo un vile, perché venale, connotato materialistico, abbiamo dimenticato la bellezza della scelta e del dono, del rischio, della responsabilità, dell’intraprendenza anche quando le cose non vanno nel verso giusto, lasciando che una decadenza morale iniziasse ad aleggiare sulle nostre coscienze “assistite” e deresponsabilizzate. E se lo abbiamo dimenticato, in parte è anche perché chi, pur in tale retorica, resta convinto che il libero mercato e la libertà di iniziativa, che di essa è il presupposto, sono “la via per la libertà” non sa trasmettere il messaggio valoriale che c’è dietro questa convinzione. Quella per libero mercato e la libertà di iniziativa non è, dice Brooks, una scelta economica, ma una scelta di valore.

Le sue parole, il suo libro, la sua illustrazione delle ragioni morali della libera impresa mi ricordano quelle di uno dei più grandi scrittori del realismo socialista nell’Unione sovietica, Vassilij Grossman. Dopo una vita in cattività nei campi siberiani, testimone della follia stalinista e dell’utopia comunista, il protagonista di Tutto scorre confessa che “un tempo pensav[a] che la libertà fosse la libertà di parola, di stampa, d’opinione. Ma la libertà tuta la vita di tutta la gente. Ecco cos’è: è il diritto di seminare quello che vuoi, di cucire scarpe o soprabiti, di fare il pane con la farina che hai seminato, per venderlo o non venderlo, come vuoi tu […] nella lotta per il diritto di fare scarpe o cucire maglioni, di piantare quello che vuoi, si manifesta il naturale, indistruttibile anelito alla libertà proprio della natura umana”.

Il libro di Arthur Brooks non è solo una illustre esposizione di come la libertà è negata quando la libertà di intrapresa è negata, è anche un incoraggiamento, forse persino con un tono di benevolo rimprovero, per chi difende il libero mercato a cambiare le parole che usa per difenderlo, o a usarle in maniera diversa, senza temere di farne un discorso magari meno dimostrato da dati e numeri, ma più appassionante.

Ascoltandolo parlare mentre ammira con curiosità le vie stanche e afose di Roma, penso che, in effetti, le parole non mancano, manca forse l’armonia che le lega. Sappiamo bene che il discorso della libertà di iniziativa e del libero mercato è un discorso di responsabilità, merito, libertà di ricercare il proprio senso della felicità, bellezza del dono e della spontaneità. Ma forse, nel trasmettere queste parole, le usiamo come singole note, senza riuscire a unirle in un unico accordo che suoni come la ricerca della libertà attraverso la responsabilità e la ricerca della felicità attraverso la spontanea solidarietà.

(BROOKS VISTO DA UMBERTO PIZZI. TUTTE LE FOTO)

A spasso con Arthur Brooks. Il diario di Serena Sileoni

Ride Brooks: mi chiede informazioni su una traccia di antiche mura vicino al Pantheon, e io rispondo svagata e impreparata. Ride della mia assuefazione al bello di Roma, e io cerco di giustificarla parlando di una città che sa esprimere quasi esclusivamente il senso della rovina tramite le sue semiabbandonate rovine. Conveniamo che non solo Roma, ma in generale i…

L'immigrazione diventi priorità per Forza Italia. Parola dei giovani di Forza Italia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Nunzio Panzarella, Coordinatore Forza Italia Giovani Palermo e Promotore Primavera Liberale Sicilia "Il termine 'Mare Nostrum', come idilliacamente i romani chiamavano il Mediterraneo, oggi non ha più nulla di quel trascorso. Anzi, è solo foriero di degrado e abbrutimento, grazie all'omonima operazione, portata avanti e voluta da Angelino Alfano. Da siciliano, mi accorgo fortemente che la situazione…

Ecco chi inquina di più in Europa

Una diminuisce mentre l’altra cresce. E’ l’andamento divergente tra le emissioni di anidride carbonica globali e quelle dei paesi dell’Unione europea. Nel 2013 le emissioni complessive di CO2 dei Paesi UE sono diminuite del 2,5%, proseguendo sulla via della riduzione dopo il calo dell’1,6% registrato nel 2012 in rapporto ai valori del 2011. All’origine di questo calo, incidono vari fattori,…

Roma e Lazio, tutte le grane di Renzi, Marino e Zingaretti

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’articolo di Edoardo Narduzzi apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Quando Matteo Renzi comincerà ad analizzare con la giusta tranquillità i problemi della capitale, solo allora scoprirà che il suo più grande problema non è rappresentato dal sindaco Ignazio Marino, ma dalla Regione Lazio con un disavanzo sanitario monstre.…

Se tutto ruota attorno a Renzi

Sostenere o non sostenere Matteo Renzi? Questo è il problema. Sembra che tutta la politica italiana ruoti attorno al presidente del Consiglio e al suo governo. Facendo una rapida rassegna dei vari partiti, emerge con evidenza come Renzi abbia monopolizzato il dibattito politico. Sono mesi che Forza Italia ragiona su come sfuggire o meno a quello che Giovanni Toti definì…

Ora un patto federativo dei cattolici

Nel novantacinquesimo anniversario dell’appello di Luigi Sturzo ai Liberi e Forti, noi, rappresentanti delle organizzazioni ed esperienze di matrice o ispirazione cristiana, firmatari del presente documento, riuniti per approfondire e dibattere la situazione critica del Paese e le nostre responsabilità di fronte ad essa ed alle sue prospettive, al termine di due giorni di comune ricerca, approvando e facendo nostre…

Expo e Mose, un paio di consigli per il magistrato Cantone

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’articolo di Domenico Cacopardo apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Gli scandali Expo, Mose e Carige rappresentano l'occasione per dare sfogo al moralismo nazionale, per mescolare cause ed effetti, per attribuire a questo o quel partito o gruppo sociale la responsabilità di ogni nefandezza, esclusi i grillini del M5s:…

bitcoin

Ecco tutti i rischi delle valute virtuali

La crescente diffusione delle valute virtuali ed alcuni episodi di frode hanno sollevato l’attenzione delle istituzioni in merito all’importanza di diffondere una corretta informazione sui rischi potenziali derivanti dall’utilizzo di valute virtuali. Lo scorso dicembre l’Associazione bancaria europea (ABE) ha richiamato una serie di rischi da valutare prima di effettuare operazioni di acquisto, scambio o semplicemente per mantenere il possesso…

Vi spiego perché l'Occidente ha bisogno di un nuovo umanesimo. Parla Brooks (AEI)

Arthur Brooks, 50 anni, è il presidente dell'American Enterprise Institute di Washington DC, uno dei pensatoi più importanti d'America, con un budget annuo di 50 milioni di dollari e 200 collaboratori. È stato ospite di due conferenze organizzate a Roma e Milano dall'Istituto Bruno Leoni in collaborazione con il Centro Studi Tocqueville-Acton, dove ha presentato il suo nuovo libro, "La…

A cosa può servire una Leopolda di centrodestra. Parla Giovanni Orsina

Le prospettive di una radicale rigenerazione e di un rilancio culturale e politico del centro-destra non possono trovare cittadinanza nelle attuali formazioni conservatrici, moderate, popolari, nazionali. E richiedono un loro azzeramento preliminare per promuovere una sfida aperta tra outsider spinti dall’ambizione di dare corpo a un grande partito riformatore-liberale. L’analisi impietosa realizzata dalla scienziata politica Sofia Ventura sulle pagine de…

×

Iscriviti alla newsletter