Skip to main content

Un incidente di percorso “poco elegante”, per dare un segnale al neo cancelliere, ma che in prospettiva non ne ha messo in discussione il secondo voto. Nino Galetti, responsabile per la sede di Roma della Fondazione Konraud Adenauer, commenta così a Formiche.net il primo voto contrario del Bundestag a Friedrich Merz che, alla guida di una coalizione tra Cdu/Csu e Spd, ha deciso per un cambio di paradigma sia sull’immigrazione che sulle politiche fiscali: due temi che stanno impattando sulle dinamiche parlamentari interne.

Fumata bianca

Alla seconda votazione Merz è stato eletto cancelliere grazie a 325 voti a favore, 289 contrari, 3 non validi e 1 astensione. “Vi ringrazio per la fiducia e accetto l’elezione”, ha commentato il neocancelliere, dopo la paura di qualche ora prima. Nino Galetti spiega che alcuni parlamentari non sono rimasti contenti della linea di Merz attuata durante la campagna elettorale: il riferimento è al voto di fine gennaio sull’immigrazione assieme al partito AfD. “Questo a tanti politici non è piaciuto. Ma non è tutto, perché come lei sa in Germania abbiamo sul tavolo il tema dell’indebitamento su cui la Cdu ha cambiato linea. Quando sono iniziati i negoziati per la coalizione, Merz ha lasciato la posizione che il partito ha sostenuto per 15 anni e che fa ormai parte del dna della Cdu. Anche questo non è piaciuto ad alcuni deputati. E il risultato è nel primo voto contrario”.

Aggiunge che in Germania non vede il rischio di ingovernabilità, dal momento che quel primo voto “è stato un segno, un incidente di percorso per dare un segnale al neo cancelliere, ma che in prospettiva non ne avrebbe potuto mai in discussione il proseguio”. “D’altronde lo abbiamo già visto a livello federale dove avevamo questa situazione in alcuni Länder”. Per cui solo uno spavento e non un rischio concreto.

La differenza con Scholz

Cambierà l’approccio di Merz dopo il secondo voto? Pensa che dovrà recepire questo segnale per calibrare diversamente alcune politiche? Secondo il responsabile per la sede di Roma della Fondazione Konraud Adenauer non cambierà nulla nelle politiche di Merz, anche se la macchia del voto contrario è stata una mossa poco elegante, perché già per domani era previsto un viaggio come nuovo cancelliere a Parigi e a Varsavia e in caso di voto reiterati ci sarebbe stato il rischio di spostare le due visite.

Inoltre nella scelta dei ministri c’è stata anche un’intenzione di essere discontinuo rispetto a Scholz, che ha subìto il costante controcanto dei Verdi. “Normalmente i ministri tedeschi sono molto disciplinati in questa situazione. Il nuovo governo sarà basato su due partiti, mentre nell’ultimo governo ce n’erano tre: questo ha rappresentato la differenza, e il problema, per ora. Inoltre non dimentichiamo che Scholz non aveva la maggioranza con la Spd, che era più debole rispetto alla somma di liberali e Verdi. Questa volta non sarà così, perché la Cdu è molto più forte dei socialdemocratici. Per questa ragione non vedo una debolezza”.

Merz, la fumata è bianca ma qualcuno gli ha lanciato un segnale. L'analisi di Galetti

Conversazione con il responsabile per la sede di Roma della Fondazione Konraud Adenauer: “Alcuni parlamentari non sono rimasti contenti del voto di Merz assieme al partito AfD. Non vedo il rischio di ingovernabilità in Germania, lo dimostra il secondo voto favorevole. La differenza con Scholz? Al governo ci sono solo due partiti e la Cdu è più forte della Spd”

Perché l’accordo Uk-India cambia il commercio globale

Di Vas Shenoy

Accordo epocale tra Uk e India. “In un mondo in continua evoluzione, questo patto rappresenta un pilastro di stabilità e crescita economica reciproca tra due delle economie più importanti del pianeta”, scrive Vas Shenoy (chief representative della Indian Chamber of Commerce in Italia)

Sì alle stablecoin, ma c'è un problema di regole. Ecco quale secondo Panetta

Intervenendo al meeting dell’Asian development bank, il governatore di Bankitalia ha sposato la causa delle criptovalute legali e sicure, bandendo al contempo quelle non garantite e nemiche del risparmio. Ma sulle prima manca una cornice normativa omogenea

Da Alibaba a Baidu, verso il delisting Usa? Opportunità e sfide per Hong Kong

Due repubblicani di spicco hanno chiesto alla Sec di delistare 25 titoli, tra cui Alibaba e Baidu, per ragioni di sicurezza nazionale. In questo contesto, Hong Kong emerge sempre più come rifugio nella nuova geografia finanziaria sino‑americana

Cyber, Osint, Socmint e terrorismo. Ecco le competenze che cercano gli 007 italiani

L’intelligence italiana ha lanciato una campagna di reclutamento aperta fino al 10 giugno per diplomati e laureati esperti in cyber security, open source intelligence (Osint), social media intelligence (Socmint), telecomunicazioni e analisi del terrorismo interno e internazionale

Perché Pechino è sempre più interessata all'Azerbaigian

La recente visita del presidente azero a Pechino, con annessa la firma di un partenariato strategico globale, ha segnato un importante passo avanti nelle relazioni bilaterali tra Azerbaigian e Cina. L’accordo abbraccia settori chiave come energia, infrastrutture, logistica e commercio, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’Azerbaigian come hub regionale nel contesto della Belt and Road Initiative e del Middle Corridor

Trump come il Vaticano e l'Italia del 1994. L'opinione di Pedrizzi

Mentre l’Onu continua a promuovere l’Agenda 2030, che include riferimenti controversi a salute riproduttiva e uguaglianza di genere, l’amministrazione Trump ha rilanciato la Dichiarazione di Ginevra, rifiutando l’aborto come diritto internazionale e difendendo la famiglia naturale. Un ritorno alla posizione coraggiosa assunta al Cairo nel 1994 dalla Santa Sede e da una parte dell’Italia

La Germania inciampa (e poi rimedia) sul cancelliere. Il peso negato della destra secondo Arditti

A differenza della Germania, l’Italia ha già fatto i conti con la sua destra. Dal 2022, il governo Meloni ha integrato le istanze conservatrici, canalizzandole in una forza di governo che, pur con contraddizioni, dialoga con l’Europa e stabilizza il Paese. Roma ha capito che ignorare l’elettorato di destra alimenta gli estremi. Berlino, invece, resta indietro, e il prezzo di questa miopia potrebbe essere alto

Così l’IA sta riscrivendo le regole della difesa. L’analisi di Caine (Thales)

Di Patrice Caine

Dalla capacità di comprimere i cicli decisionali in pochi minuti alla trasformazione dei posti di comando, passando per l’impiego in radar, radio, sistemi anti-mine e caccia, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la difesa, offrendo un vantaggio decisivo a chi saprà adottarla per tempo. Pubblichiamo l’editoriale, originariamente apparso su Le Monde, del presidente e ceo di Thales, Patrice Caine

Da difesa a sicurezza globale. Il nuovo paradigma secondo Pontecorvo

Di Stefano Pontecorvo

Il concetto tradizionale di difesa è ormai superato, sostituito da una visione più ampia di sicurezza globale che include le risorse naturali, le infrastrutture critiche e la dimensione cibernetica. In questo contesto, le tecnologie geospaziali, digitali e satellitari per uno sviluppo sostenibile svolgeranno un ruolo sempre più centrale. Pubblichiamo l’intervento di Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo all’annual meeting della Asian development bank in corso a Milano

×

Iscriviti alla newsletter