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Il risultato eccellente di Matteo Renzi alle Europee rafforza non solo il suo governo ma anche il Quirinale, come ha sottolineato a Formiche.net il politologo Gianfranco Pasquino, tra i pochi esperti che non scorgeva prima del 25 maggio né un successo di Beppe Grillo né area funesta per il governo Renzi.

I numeri di Renzi rafforzano così tanto il Colle che ora il presidente della Repubblica potrebbe sentirsi nelle condizioni politico-istituzionali per dimettersi. Può sembrare un paradosso, ma non lo è.

Un eventuale successo di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle avrebbe avuto un effetto destabilizzante sul sistema Paese. La vittoria del Pd certifica viceversa che la linea dell’imprecazione contro il capo dello Stato non ha pagato e non paga.

Gli italiani hanno confermato la loro fiducia ai vertici istituzionali e dato una indicazione inequivocabile sulla volontà (necessità) di avere maggiore stabilità.

In questo contesto, la spinta per chiedere le dimissioni di Giorgio Napolitano è praticamente esaurita ed ora potrebbe essere lui a prendere in esame l’ipotesi di anticipare la conclusione del suo secondo mandato. Dopo la presidenza del Semestre europeo e senza alcuna fretta.

L’emergenza non è finita ma il grosso del fardello, almeno politicamente, sembra alle spalle.

Ha vinto Napolitano (che ora, senza fretta, potrebbe dimettersi)

Il risultato eccellente di Matteo Renzi alle Europee rafforza non solo il suo governo ma anche il Quirinale, come ha sottolineato a Formiche.net il politologo Gianfranco Pasquino, tra i pochi esperti che non scorgeva prima del 25 maggio né un successo di Beppe Grillo né area funesta per il governo Renzi. I numeri di Renzi rafforzano così tanto il Colle…

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