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Altro che troika e default, c’è chi domani si potrebbe autoassegnare un salario minimo da 3.300 euro. In Svizzera tra poche ore si voterà un referendum per dire sì al salario minimo garantito da 4 mila franchi al mese, pari a circa a 3.300 euro. Se il referendum avrà esito positivo, nei cantoni si registrerà il record degli stipendi più alti al mondo.

NIENTE TROIKA
Niente troika a nord delle Alpi. Il paradiso svizzero, così come in molti lo hanno epitetato, potrebbe entrare nel guinness dei primati. Il tutto acquista un valore significativo anche in considerazione dei numeri relativi alla disoccupazione svizzera, la più bassa del continente con il 3,2%.

STOJANOCVIC
Il politologo Nenad Stojanovic, docente di scienze politiche all’Università di Zurigo, sostiene l’iniziativa popolare intitolata “Per un reddito di base incondizionato” ed è deputato del Partito socialista svizzero al parlamento del Cantone Ticino. L’obiettivo è di attribuire ad ogni cittadino svizzero un tot che gli garantisca una vita dignitosa.

PROMOTORI
Promotori dell’iniziativa socialisti e verdi, che in questa circostanza hanno fatto fronte comune con l’Unione sindacale svizzera. Non troppo entusiasti invece i datori di lavoro, secondo cui quella cifra in busta paga corrisponde al 64% del salario medio svizzero, come dire che si tratterebbe di un regalo tout court ai lavoratori. In totale sarebbero poco più di trecentomila gli aventi diritto su una popolazione di otto milioni di residenti, di cui un quarto stranieri.

CRITICITA’
Una delle critiche rivolte al provvedimento riguarda gli equilibri sociali, economici e politici che verrebbero alterati. In media, nel canton Ticino, gli stipendi sono più bassi rispetto agli altri, oltre alla questione relativa ai frontalieri italiani che potrebbero avanzare pretese simili. Nel Paese intanto montano le polemiche. Secondo i sostenitori del “sì” si tratta di una battaglia di principio da appoggiare senza se e senza ma. A gettare un’ombra sull’iniziativa ecco i numeri: secondo le ultime rilevazioni, il 64% degli elvetici voterà no.

IN ITALIA
Il salario minimo garantito è una forma di reddito minimo destinato a quelle persone che si trovano in età lavorativa e con un ammontare che varia in funzione dell’età stessa. In Italia un provvedimento simile è contenuto nella bozza del job’s act renziano, con ammortizzatori sociali e sussidi per precari e cocopro: all’interno del progetto del neo premier ecco l’introduzione di un sussidio di disoccupazione universale valido per chiunque perda l’impiego.

Chi spinge per un salario minimo record in Svizzera

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