Skip to main content

Italia Unica, la creatura politica di Corrado Passera, sembra avere una natura bifronte. Da un lato ha un’impronta radicalmente riformatrice che punta ad azzerare l’intero ceto dirigente del centro-destra per costituire la “gamba liberale e popolare” di una democrazia competitiva e maggioritaria. Dall’altra conserva legami, rappresentati dalle adesioni di diversi protagonisti dell’esperienza del governo Monti, con un’élite allergica al bipartitismo di stampo anglosassone e alle rotture con i poteri e le forze politiche esistenti.

(CHI C’E’ CON PASSERA IN ITALIA UNICA. LE FOTO DI UMBERTO PIZZI)

Per capire se e in che modo verrà sciolta tale contraddizione Formiche.net si è rivolta a Giorgio Guerrini, già presidente di Confartigianato e componente del team che ha contribuito a redigere il programma di Italia Unica.

(IL RESOCONTO DELL’EVENTO DI ITALIA UNICA AGLI STUDIOS SULLA TIBURTINA)

Perché ha aderito a Italia Unica?

Mi ha spinto l’apprezzamento per i ruoli svolti in passato da Corrado Passera, nel terreno manageriale e al governo. Condivido la sua volontà di rinverdire l’area moderata, liberale e popolare, più che mai a rischio astensione. Perché gli attuali protagonisti del centro-destra, alla prova dei fatti, di sono rivelati logori e superati.

Quali sono i punti più convincenti del progetto?

Ricordo che la redazione completa del programma, frutto del viaggio e degli incontri dell’ex ministro per lo Sviluppo economico con le realtà produttive, avverrà a ottobre. Mi hanno persuaso i punti che consentiranno la ripartenza economica dell’Italia. A partire dalle ricette radicali in campo fiscale, ben più ambiziose rispetto agli 80 euro previsti dal decreto legge IRPEF dell’esecutivo Renzi. Misure inadeguate a rompere la stagnazione e l’immobilismo produttivi.

Ritiene realistico mobilitare 400 miliardi di euro?

Trovare simili risorse con il piano di valorizzazione del patrimonio pubblico prospettato da Passera si può e si deve. Così come restituire subito i debiti commerciali della pubblica amministrazione, e stabilire un arco temporale di 30-60 giorni per i pagamenti delle imprese fornitrici come nel resto d’Europa.

E gli altri obiettivi che ha trovato stimolanti?

La proposta di una rappresentanza più leggera dello Stato a favore di un Welfare decentrato sul territorio, una riforma mono-camerale del Parlamento, un’autentica semplificazione del Titolo V. Percorsi differenti dal pasticcio predisposto dal governo.

Vi sono punti critici su cui è perplesso?

È necessario creare al più presto la struttura territoriale-federale del nuovo soggetto politico, nella cornice di un assetto sussidiario delle istituzioni.

È pensabile coprire il taglio massiccio delle tasse con la previsione di 25 miliardi annui di entrate dalla lotta all’evasione?

Assolutamente sì. Soprattutto rispetto all’aumento della pressione fiscale sulle rendite finanziarie e sul patrimonio immobiliare di famiglie e aziende prodotto dall’esecutivo.

Per avere successo Italia Unica dovrà intraprendere un percorso con le attuali forze del centro-destra.

Nella fase attuale puntiamo a organizzare un’offerta politica del tutto nuova, grazie a persone ricche di esperienza aziendale, manageriale, produttiva, professionale, amministrativa. Per ora non riteniamo utile stipulare accordi e creare tavoli con i gruppi esistenti dell’area moderata.

Passera parteciperà a eventuali primarie di coalizione?

Al momento non è la sua priorità. Vedremo poi cosa sarà meglio fare. Penso che nel centro-destra le trasformazioni saranno rapide. Per cui realtà partitiche oggi grandi diventeranno ridotte e poco rilevanti. Mentre formazioni agli albori potranno crescere e affermarsi in modo sorprendente.

Come giudica il referendum proposto da Gustavo Piga contro l’applicazione dell’austerità in Italia?

Passera ha maturato la consapevolezza che di rigore si muore. Ben venga l’iniziativa, se serve a trovare risorse per rilanciare gli investimenti e a costruire una finanza capace di sostenere l’economia reale.

(CHI C’E’ CON PASSERA IN ITALIA UNICA. LE FOTO DI UMBERTO PIZZI)

(IL RESOCONTO DELL’EVENTO DI ITALIA UNICA AGLI STUDIOS SULLA TIBURTINA)

Perché sono al fianco di Passera in Italia Unica. Parla Giorgio Guerrini

Italia Unica, la creatura politica di Corrado Passera, sembra avere una natura bifronte. Da un lato ha un’impronta radicalmente riformatrice che punta ad azzerare l’intero ceto dirigente del centro-destra per costituire la “gamba liberale e popolare” di una democrazia competitiva e maggioritaria. Dall’altra conserva legami, rappresentati dalle adesioni di diversi protagonisti dell’esperienza del governo Monti, con un’élite allergica al bipartitismo…

Gli americani tornano in Iraq

Dovevano essere forse e solo i droni: ora è certo che i droni soli non saranno. Ad accompagnarli 300 uomini sceltissimi delle forrze speciali che nelle prossime ore arriveranno in Iraq, boots on the ground, uscendo dal mantra e dalla retorica del "don't do stupid shit". Il loro compito sarà quello di assistere da terra, sul campo - va sottolineato - le…

Si torna alla Lira?

In questi giorni il Poligrafico e Zecca dello Stato ha lanciato una campagna pubblicitaria trasmessa anche dai canali Rai dal titolo “La Lira celebra la nostra storia”. “La Lira siamo noi” “La moneta più amata dagli italiani” “Un valore da trasmettere nel futuro” Pensavo fosse uno scherzo. Invece non è così. Tutto vero. Si celebra la Lira. L’anomalia sta nel…

Mutui casa in ripresa: questo il dato positivo registrato dall’Abi

A partire dall’inizio del 2014 i mutui casa segnano un +26,5% rispetto all’inizio del 2013 Comprare casa facendo leva sui risparmi è ad oggi praticamente impossibile visto il costo di terreni e immobili. Per tutti gli italiani che vogliano metter su famiglia o semplicemente avere uno spazio per sé dove vivere indipendentemente, allora, viene in soccorso l’esercizio del finanziamento. E…

Fine di Scelta Civica al Senato?

Scelta civica ribolle. Dopo la scoppola alle Europee, non c’è pace per il partito montiano. Da giorni si discute su quale direzione dare al movimento e il dibattito riguarda soprattutto il Senato dove i numeri ballano. Ieri all’assemblea dei montiani, la maggioranza si è espressa a favore della relazione del reggente Renato Balduzzi per un'ulteriore fase di riflessione del partito…

Chi è Jay Newman, il manager americano che vuole affondare l'Argentina

A un primo sguardo sembrerebbe lo Steve Jobs della finanza: alto e magro, quasi fragile e timido. Ma Jay Newman è tutt'altro che vulnerabile. Si è posto di traverso alle trattative tra il governo argentino e i fondi speculativi per difendere l'interesse della società che amministra, la Elliott Management, e non ha nessuna intenzione di togliere il disturbo. Dopo che…

Gole profonde sull'Isis, via Twitter

C'è qualcuno che sta spifferando informazioni scomode sullo Stato Islamico dell'Iraq e della Siria. Tutto parte dall'account Twitter @wikibaghdady, scritto in arabo. Sono più di sei mesi che i segreti del gruppo vengono esposti in rete: un migliaio di tweet che mano a mano ne hanno costruito un quadro completo (sicuramente inclinato dal lato anti-Isis) e molto prezioso: a cominciare…

Ilva, tutti i passi in avanti secondo Ronchi

Per Edo Ronchi, da un anno sub-commissario, l'Ilva di Taranto è un'azienda in via di risanamento ambientale. È quanto emerge da un dossier presentato oggi che fa il punto sulla qualità dell'aria rilevata dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale pugliese e analizza le cose fatte e quanto c'è ancora da fare. EMERGENZA PASSATA Secondo il sub-commissario del polo siderurgico, il…

La Toscana vista (e governata) da Palazzo Chigi

Che la modifica al titolo V abbia introdotto una frammentazione “rompicapo” delle competenze, è una realtà inequivocabile. Che il livello governativo abbia sempre, con più o meno discrezione, condizionato le scelte locali è altrettanto vero. Mai però, prima d’ora, la Toscana aveva dovuto patire l’onta di un palese “commissariamento” da parte di Palazzo Chigi. Ma tant’è! Su questioni politicamente dirimenti,…

La poesia e la pubblica amministrazione

La poesia a scuola si studia sempre meno. Perfino nei Licei. E vale l’idea di Pierre Dulaine, il ballerino che a Brooklyn cercava di spiegare, a scuola, che l’insegnamento del ballo da sala ad allievi dei quartieri delle periferie (sostantivo), quelli degradati e infami, quelli resi periferie (aggettivo) dai brutti parcheggi vuoti dopo la scorpacciata di struscio nei centri commerciali,…

×

Iscriviti alla newsletter