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Caro direttore,

dopo la mia lettera sull’eccesso di personalismi dei leader dei movimenti liberali e liberisti che nuoce gravemente al liberalismo, ho notato su Facebook che – dopo l’intervento di Marcel Vulpis, che si occupa della comunicazione del Pli di Stefano De Luca, in cui si raccontava di alcuni abboccamenti tra Fare e Fratelli d’Italia in vista delle elezioni europeeMichele Boldrin ha replicato su Facebook. Mi limito a riportare la discussione tra Boldrin e Vulpis.

Michele Boldrin:
“Imbarazzante questo signor Vulpis. Dopo aver scritto una marea di stronzate prodotto della sua fantasia viene qui a dare lezioni di tolleranza! Come esempio di mala fede, difficile da eguagliare.

Ma visto che c’è, mi permetta di chiederle una cortesia: può ricordare ai suoi leader, Morelli e De Luca, che devono a Fare circa 440 euro a testa? E’ la quota pro-capite per le spese relative all’evento del 14/12 alla Residenza di Ripetta. Tutti han contribuito subito la loro quota, fuorché i “liberali con il cartellino”. E sono già stati sollecitati dal nostro tesoriere, visto che abbiamo anticipato noi per tutti. Però, forse perché troppo occupati a vergare missive in cui giocano a parlar male di me, si son scordati sia di rispondere che di pagare. Noi siamo sia poveri che popolani, non siamo aristocratici signori ma, sa com’è, i contratti li rispettiamo e vorremmo che dei liberali doc come loro sapessero far lo stesso.

Avendo atteso due mesi ci siamo anche dimostrati “tolleranti”, mentre i suoi leader si prendevano delle “liberta’” con i soldi altrui … antico vizietto. Cari saluti”.

Marcel Vulpis:
“Eh caro professor cortese …è un po’ adiratello o mi sbaglio? Di liberale ha poco sul discorso dei soldi glielo farò presente – ma non mi occupo della cassa del PLI – né faccio il segretario di altri – lo chiami (De Luca) e le farà il bonifico (mi sembra che ha cell e mail) – non credo che si perderà per 440 euro. Però si ricordi che con questo stile non andrà molto lontano… non solo in politica. Notte e si faccia una bella camomilla a stelle e strisce.. hai visto mai che si calma…?”.

Michele Boldrin:
“Lei, caro Vulpis, non sta bene, mi creda. Io sono tranquillo e felice, mi sto divertendo come in poche altre occasioni. Sto facendo piani per una amena bischettata con dei colleghi, s’immagini. Il suo eroe e il suo maitre à penser già hanno email, richieste e numeri di conto corrente. Continui a farneticare in pubblico, son certo che le guadagnerà grande stima ed onori. Mi baci la signora, con lo stile che caratterizza i fighetti come lei, mi raccomando. Che i popolani come noi meglio lasciarli perdere e mandarli al campo da cui solo devon venire, due volte all’anno, a pagar l’affitto del latifondo liberale”.

Marcel Vulpis:
“Boldrin sa qual è il suo problema? Lei crede di valere 20… ma nell’urna vale e varrà sempre uno, non lo dimentichi – un pizzico di umiltà non fa male”.

ECCO GLI APPROFONDIMENTI DI FORMICHE.NET SULLA GALASSIA LIBERALE: 

I niet di Monti: l’alleanza alle Europee con Boldrin e Tabacci non s’ha da Fare. L’articolo di Lorenzo Castellani

Cari Boldrin & Co, l’eccesso di personalismo nuoce gravemente alla salute. La lettera di Leo Soto

Cari amici liberali, vogliamo presentarci uniti alle Europee? Di Enrico Zanetti

Cari montiani, ecco chi vuole davvero Fare la lista Alde alle Europee di Ezio Bussoletti

Caro Boldrin, i liberali non possono Fare intese con Meloni di Marcel Vulpis

I tormenti di Scelta Civica sulla lista Alde alle Europee di Fabrizia Argano

Boldrin, De Luca ed Enrico, visioni e divisioni del guazzabuglio liberale di Bruno Guarini

Così i liberali italiani scudisciano Boldrin di Raffaello Morelli

Boldrin, Bonino, Enrico e De Luca. Viaggio nella tormentata galassia liberale di Lorenzo Castellani

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