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Magari arriveranno precisazioni, rettifiche e/o smentite all’articolo di oggi del quotidiano la Repubblica. Ma dopo un lungo pezzo di ieri firmato da Alberto Statera, sempre sul quotidiano diretto da Ezio Mauro, in cui si dava conto di come e quanto, – anche di notte – Matteo Renzi studiasse curricula e compensi dei top manager ai vertici delle principali società a partecipazione del Tesoro, ecco oggi un secondo articolo di Repubblica – pezzo se possibile più informato e circostanziato – con tutti i nomi che il segretario del Pd preferisce per la guida di società come Eni, Enel, Finmeccanica ecc.

LA PARTITA RENZIANA NELLE SPA DEL TESORO

Renzi dice di volersi tenere alla larga da posti di governo per lui e per ministri renziani, ma da ministro ombra dell’esecutivo ha già una lista bell’e pronta di persone gradite per i vertici delle maggiori aziende dell’Italia in cui il Tesoro, direttamente o indirettamente, ha una partecipazione o il controllo.

I NOMI PER IL CANE A SEI ZAMPE

Secondo Francesco Bei e Roberto Mania, autori dell’articolo, i giovani renziani vorrebbero all’Eni, al posto dell’ad, Paolo Scaroni, Vittorio Colao (1961), amministratore delegato del colosso telefonico Vodafone, in passato anche al vertice di Rcs Mediagroup. Ma per il Cane a sei zampe, dice Repubblica, non c’è solo l’ipotesi Colao: è possibile anche un up grade di Claudio De Scalzi (1955), responsabile della divisione strategica dell’esplorazione.

LE OPZIONI RENZIANE PER ENEL SECONDO REPUBBLICA

C’è invece una terna in ballo per il vertice di Enel, nel caso si dovessero sostituire e non confermare gli attuali vertici delle aziende in cui il Tesoro ha partecipazioni strategiche: Francesco Starace (1955), ad di Enel Green Power, Gianfilippo Mancini, (1965) responsabile dell’area di produzione e della vendita, Luigi Ferraris (1962), responsabile dell’area finanza.

CAIO, GUERRA E BERTOLUZZO GLI ALTRI GRADITI

Ma anche il numero due di Colao, ovvero Paolo Bertoluzzo (1965), è gradito a Renzi. Più scontati altri nome come quelli del capo azienda di Luxottica, Andrea Guerra (1965), visto che ha partecipato con passione alla Leopolda di Renzi. Tra i manager più apprezzati dal sindaco di Firenze e segretario del Pd c’è anche Francesco Caio (57 anni), ad del gruppo aerospaziale Avio e mister Digitale con il governo Letta.

LE IPOTESI PER FINMECCANICA

Per Repubblica in casa Finmeccanica, al posto dell’attuale ad, Alessandro Pansa, potrebbe arrivare un uomo che già lavora all’interno del gruppo attivo nella difesa e nell’aerospazio: Giuseppe Giordo, (1965) amministratore delegato di Alenia.

Eni, Enel e Finmeccanica. Le nomine alla Renzi secondo Repubblica

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