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Si chiama Richard J. Leon il giudice americano del distretto della Columbia che ieri ha dichiarato “incostituzionale” il programma di raccolta di telefonate della National Security Agency (Nsa) svelato da Edward Snowden a giugno scorso. L’argomento di questa prima sentenza sulla vicenda del Datagate è la violazione del diritto alla privacy dei cittadini statunitensi.

I LIMITI DELLA RICERCA
Non posso immaginare un’invasione della privacy più arbitraria che questa raccolta tecnologica dei dati personali di praticamente tutti i cittadini con l’unico scopo di indagarli e analizzarli senza l’autorizzazione di un giudice”, si legge nella sentenza di Leon. Secondo il magistrato, questo programma della Nsa entra in conflitto con il quarto emendamento della Costituzione americana che vieta l’identificazione e la ricerca di informazioni oltre certi limiti.

LA DENUNCIA
La sentenza arriva dopo la denuncia dell’avvocato e attivista Larry Klayman lo scorso giugno, quando si è saputo del programma dell’Nsa. Klayman chiedeva l’eliminazione delle informazioni che facevano riferimento a lui e a uno dei suoi clienti dalla base di dati della Nsa. Il giudice Leon ha ordinato la cancellazione dei dati e la documentazione di Klayman e del suo cliente, anche se è stato concesso un periodo di tempo per l’appello del Dipartimento di Giustizia. Secondo la Bbc, nei tribunali americani ci sono diverse denunce simili, una di queste è dell’Unione americana di libertà civili (Aclu) a New York.

IL GIUDICE
Leon è nato nel 1949 a Sud Natick nel Massachusetts. È un giudice federale del Distretto di Columbia, nominato nel 2002 dall’ex presidente George W. Bush. È stato impiegato presso il giudice della Corte Suprema del Massachusetts tra il 1974 e il 1975 e della Corte Suprema del Rhode Island nei due anni successivi. È stato avvocato per il Servizio di immigrazione e naturalizzazione del Dipartimento di Giustizia americano e assistente speciale dell’ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Meridionale di New York.

LE ALTRE POLEMICHE
Leon è stato anche vice capo di minoranza nel comitato che ha indagato il commercio segreto di armi con l’Iran alla fine degli anni Ottanta. Nel 2008 ha commentato l’ambiguità del termine “combattente nemico” criticando il Congresso e la Corte Suprema e ha ordinato il rilascio di cinque detenuti di Guantanamo per insufficienza di prove. Secondo il Wall Street Journal, a gennaio del 2010 è stato protagonista di alcune polemiche per aver bloccato l’importazione di sigarette elettroniche negli Usa.

LA POSIZIONE DEL GOVERNO
Snowden è stato accusato di svelare informazioni qualificate e deve affrontare accuse per delitti molto gravi”, ha ripetuto ieri il portavoce della presidenza, Jay Carney. Il governo americano non ha preso in considerazione la sentenza di Leon e ha confermato che non darà nessuna amnistia a SnowdenLa speranza dell’amministrazione Obama è che l’ex informatico torni negli Stati Uniti e sia normalmente processato.

Chi è Richard Leon, il giudice che sfida Obama sul Datagate

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