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Se anche Mosca teme l'ombra cinese. L'analisi di Politi

La Russia di Putin sogna di tornare ad essere potenza mondiale e guarda a oriente. La Cina sembra essere il partner adatto a ridimensionare l’egemonia statunitense. Ma anche il Cremlino teme l’ombra di Pechino. Il commento di Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation

Russia-Usa, dialogo sul filo (spinato). La road map di Savino

Le tensioni di oggi in Europa orientale testimoniano non un’assertività russa dovuta a un rilancio di una politica espansionista a livello globale, ma la necessità per Putin di giungere a un accordo con gli Usa e la Nato. Una road map verso l’accordo nell’analisi di Giovanni Savino, professore presso l’Accademia presidenziale russa

aldo moro

L’altalena tra democristiani e comunisti. Gli anni '70 visti da Follini

Tra democristiani e comunisti è stata una sfida tra istinti collaborativi e pulsioni di lotta. Ovvero tra il tentativo dei gruppi dirigenti di parlarsi e qualche volta perfino di collaborare e la contrarietà del loro retroterra ad acconsentire a consigli tanto miti. L’analisi di Marco Follini, giornalista e già vicepresidente del Consiglio, alla luce del romanzo di Gianluca Calvosa, Il Tesoriere

Come applicare i veri criteri Esg contro il greenwashing

C’è un mare sconfinato di liquidità che gira per il mondo alla ricerca delle migliori e più redditizie occasioni. Chi punta sugli investimenti Esg (Environmental, social, governance) ha grandi opportunità, ma corre il rischio di cadere nella trappola del greenwashing, di chi si dà un’immagine ecologista senza cambiare nulla. L’analisi di Enzo Argante, presidente di Nuvolaverde

La giusta strategia per la Pubblica amministrazione. Scrive Mensi

Il cloud rappresenta un elemento chiave del processo di riforma e ammodernamento della Pubblica amministrazione, in quanto modello strategico fatto di infrastrutture e servizi qualificati per garantire elevati standard di qualità. Il principale vantaggio della strategia avviata consiste nella riduzione dei numerosi data center pubblici che ospitano dati sensibili e critici e costituiscono l’obiettivo principale degli attacchi hacker, come quello alla Regione Lazio di quest’estate

Il fallimento e la rinascita. La sfida dell’Intelligence a 20 anni dalle Torri gemelle

Dall’11 settembre in poi ci sono stati dei mutamenti nell’Intelligence americana, che è riuscita a collezionare in seguito qualche successo. Nel complesso però c’è una sproporzione enorme tra costi e benefici. L’analisi di Aldo Giannuli, direttore del Centro studi osservatorio globalizzazione

Quanto è costato l'11/9? Così è cambiata la spesa militare

Di Dominick Salvatore

L’effetto a lungo termine dell’11 settembre sull’economia Usa è stato un aumento consistente dei costi e delle spese militari e di sicurezza che ha inciso nel tempo, fino ad oggi, sulla spesa pubblica. A partire dal settembre 2001 la spesa militare è passata dai 450 miliardi di dollari del 2000 ai 900 miliardi dei successivi anni. L’analisi di Dominick Salvatore, distinguished professor presso la Fordham University di New York e consulente Banca mondiale, Fondo monetario internazionale e Nazioni Unite

Il futuro dopo l'11 settembre. Così gli Usa guardano avanti

A venti anni dall’11 settembre 2001, l’amministrazione Biden, seriamente impegnata sul versante interno in un massiccio e controverso New deal di rilancio, sembra aver riassorbito lo shock dell’attentato e dei suoi effetti distorsivi sul terreno delle priorità e delle policy per restituire all’occidente iniziativa e coesione nella gestione delle proprie responsabilità globali

L'effetto 11 settembre sulla politica estera Usa visto da Lucia Annunziata

Di Lucia Annunziata

La guerra anti-terrorismo svolta in Afghanistan non ha funzionato. La presenza americana non ha stabilizzato il Paese e ora con il suo ritiro lascia nuovamente aperto questo scacchiere. L’11 settembre ha posto l’accento sul disegno americano in Iraq, visto come una base per consolidare la sua influenza militare in Medio Oriente

La neutralità carbonica non sarà un pranzo di gala. Il commento del prof. Zollino

Conseguire in Italia la neutralità carbonica con le tecnologie oggi in uso sarebbe estremamente impattante. Ce ne servono di nuove, di cui dobbiamo promuovere lo sviluppo e la crescita. Se non sarà un pranzo di gala, che almeno la neutralità carbonica assomigli a un decoroso banchetto, e soprattutto che a noi non tocchi solo di pagare il conto! Il commento di Giuseppe Zollino, professore di Tecnica ed economia dell’energia e Impianti nucleari a fissione e fusione presso l’Università di Padova, pubblicato sul numero di luglio della rivista Formiche

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