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Le ragioni di una sfilata. La riflessione del gen. Cuzzelli

Di Giorgio Cuzzelli

La nostra costituzione, nata dalla resistenza, ha lo scopo di tutelare la libertà, individuali e collettive, evocando con chiarezza il dovere di difenderle. Ma a chi è affidato il compito istituzionale della difesa della libertà, dei cittadini e del Paese? Ieri ai partigiani, ai soldati oggi. La riflessione del generale Giorgio Cuzzelli, docente di sicurezza internazionale e studi strategici all’Orientale di Napoli e alla Lumsa di Roma

Ecco le sfide per le Forze armate. L'analisi di Monteforte

Di Ferdinando Sanfelice di Monteforte

Le nostre Forze armate hanno due principali sfide da affrontare. Da un lato visto uno scenario geopolitico sempre più complesso, servirà un impegno ancora maggiore rispetto al passato, dall’altro impedire aggressioni al territorio nazionale. L’analisi dell’ammiraglio Ferdinando Sanfelice di Monteforte, esperto militare e docente di Studi strategici

L'importanza del 2 giugno e della Componente militare nazionale

Di Mauro Del Vecchio

È sempre più importante preservare il ruolo e la competenza della Componente militare del nostro Paese, specie in momenti, come quelli attuali, caratterizzati da un generale contesto di instabilità in cui le condizioni di sicurezza del Vecchio continente sono fortemente minacciate. La riflessione del generale Mauro Del Vecchio

Il 2 giugno. Una riflessione sulle ragioni del vivere insieme

Una ricorrenza quella del 2 giugno per riflettere sulle ragioni del nostro vivere civile, per rinnovare l’impegno con cui 78 anni fa oltre 25 milioni di Italiani, di cui – per la prima volta – circa 13 milioni di donne, vollero esprimere la loro visione sul futuro del Paese. Il punto del generale Vincenzo Camporini, già capo di Stato maggiore della Difesa e dell’Aeronautica

Realtà e simboli della Festa della Repubblica. Scrive il gen. Giancotti

Di Fernando Giancotti

Oggi assistiamo, ancora una volta, alla tragedia immane della guerra, e alla drammatica compressione di benessere, libertà e diritti che causa. La rivista militare del 2 giugno mira a esprimere lo spirito di servizio delle Forze armate verso i cittadini e le istituzioni, nel loro obiettivo di allontanare il mostro del conflitto armato dalle nostre realtà. Il punto del generale Fernando Giancotti, già presidente del Centro alti studi per la Difesa

Una celebrazione unitaria della festa della Repubblica

Siamo impegnati a reagire al meglio a questo momento grave e difficile con una guerra di aggressione e turbolenze etnico-politiche vicino alla porta di casa, offrendo con  coesione ed equilibrio una presenza credibile anche in ambito alleato ed europeo. Per questo, la celebrazione unitaria di questo 2 giugno 2023 ha, all’interno e all’estero, il significato tutto particolare di un’Italia compatta. La riflessione del generale Mario Arpino, già capo di Stato maggiore della Difesa

Chi è Giovanni Soccodato, nuovo managing director di Mbda Italia

Sarà Giovanni Soccodato a succedere a Lorenzo Mariani, da poco nominato condirettore generale di Leonardo, nel ruolo di managing director di Mbda Italia. Ecco il suo profilo

Come funziona una guerra simulata. L'esercitazione Joint Stars vista da vicino

Si è conclusa Joint Stars, la più grande esercitazione della Difesa italiana coordinata dal Covi, che è servita da vera e propria palestra per le Forze armate e i corpi non armati dello Stato, dalla Croce Rossa alla Protezione civile. Airpress ha potuto seguire per un giorno le operazioni sul campo, che hanno coinvolto più di cinquemila persone e oltre 900 piattaforme

L’Italia è un ponte mediterraneo. Cavo Dragone sulle missioni internazionali

Dalla presenza del gruppo Wagner, alle crisi economiche, pandemiche e umanitarie, il Mediterraneo allargato è un crocevia di fragilità e insicurezza. Per il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, le missioni internazionali italiane possono offrire un aiuto per la stabilità e la sicurezza, prerequisiti allo sviluppo economico e sociale: “L’Italia è percepita come un ponte di dialogo, una porta d’accesso per l’Europa”

Dopo gli Emirati, l’Arabia Saudita. Stop alle limitazioni sull’export di armi

In linea con la scelta fatta nell’aprile scorso nei confronti di Abu Dhabi, il Consiglio dei ministri “ha attestato che l’esportazione di bombe e missili” verso Riad “non ricade” nei divieti stabiliti dalla legge. I paletti decisi tra il 2019 e il 2020 sono “venuti meno”

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